Il rapporto, realizzato da Kyoto Club e dall'Istituto sull'inquinamento atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche, rileva che dalla seconda metà del 2020 le emissioni legate al settore della mobilità e il traffico sono tornati ad aumentare, "con il rischio di un ritorno al business as usual pre-covid"
Dalla seconda metà del 2020 le emissioni legate al settore della mobilità e il traffico sono tornati ad aumentare, "con il rischio di un ritorno al business as usual pre-covid" (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI - LA SITUAZIONE A MILANO E IN LOMBARDIA) e a Milano i valori delle concentrazioni degli inquinanti hanno subito addirittura un rialzo nel 2020 rispetto al 2019. È questo l'allarme lanciato dal rapporto "MobilitAria 2021", realizzato da Kyoto Club e dall'Istituto sull'inquinamento atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-IIA), il quale segnala che gli sforzi delle città per essere più "green" con reti ciclabili e bike sharing rischiano di essere vanificati dalla crisi del trasporto collettivo.
I dati sulla qualità dell'aria
Il rapporto analizza i dati della mobilità e della qualità dell'aria al 2020 nelle 14 città metropolitane e nelle 22 città medie italiane che hanno approvato i PUMS. Nel merito del NO2 (biossido di azoto) in tutte le città si registra una riduzione delle concentrazioni, ad esclusione della sola città di Milano, che ha riportato un incremento del 7% rispetto all'anno precedente. "Tale decremento è connesso con la riduzione delle emissioni del comparto mobilità soprattutto nei primi mesi di lockdown dovuto alla epidemia da covid-19", spiega lo studio che indica le maggiori riduzioni delle concentrazioni medie sono nella città di Cagliari (-38%) e Catania (-37%) a cui segue Palermo con un -31% rispetto al 2019. Per il PM10 diverse città superano più di 35 volte il limite giornaliero nell'arco di un anno a partire da Torino (98 superamenti), Milano (90), Venezia (88), Napoli (57) e Cagliari (38); "anche Bologna e Roma, dopo rispettivamente 2 e 3, anni tornano a superare il limite", continua il testo. Le concentrazioni di PM2,5, invecem non indicano criticità per nessuna delle città analizzate.
Direttore CNR-IIA: “Pianificare mobilità davvero sostenibile”
"Questa fase di sospensione della normalità può essere impiegata per la pianificazione di una mobilità davvero sostenibile ", dichiara il direttore del CNR-IIA Francesco Petracchini, che indica la necessità di "accelerare sulle misure e prepararci alla revisione della normativa verso nuovi limiti e inquinanti, agire per l'adozione della strategia nazionale sull'inquinamento atmosferico e potenziare gli studi scientifici per la comprensione delle cause e dell'effetto dell'inquinamento atmosferico sul nostro territorio".