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Milano, violenza sessuale: amica vittima invitata dal “braccio destro” di Genovese

Lombardia

La 18enne ha saputo così di poter partecipare a “quella festa privata”. Lo ha messo a verbale davanti agli investigatori della squadra mobile, nell’inchiesta della procura di Milano che ha portato in carcere l’imprenditore

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Venne a sapere di poter partecipare a "quella festa privata" nell'attico di lusso con vista sul Duomo di Milano, dove nella notte tra il 10 e l'11 ottobre l'imprenditore delle startup digitali Alberto Genovese avrebbe stuprato una 18enne stordita con un mix di droghe, da un uomo che alcune ragazze hanno definito il "braccio destro" dell’imprenditore. Lo ha messo a verbale davanti agli investigatori della Squadra mobile, nell'inchiesta della Procura di Milano che ha portato in carcere l'imprenditore, un'altra 18enne, amica della vittima e che quando aveva 17 anni avrebbe partecipato ad alcuni festini a base di cocaina e sesso a Bologna. Dalla sua denuncia è scattata l'inchiesta dei pm emiliani chiamata 'Villa Inferno', che a settembre portò ad arresti. E proprio i possibili collegamenti tra le due indagini ora sono al vaglio degli inquirenti milanesi e bolognesi.

Il resoconto della 18enne

Nella "tarda mattina" di quel sabato 10 ottobre, ha raccontato ancora la ragazza testimone, aveva "sentito" la sua amica, "che mi aveva detto che sarebbe andata anche lei alla festa di Genovese". La ragazza al centro dell'indagine bolognese arrivò alla festa a Milano verso le 16 assieme ad un'altra amica, mentre la 18enne che poi subì abusi "l'ho vista arrivare verso le 20.30" assieme ad un'altra. La ragazza-teste andò via quasi alle 2, ma prima cercò l'amica che era dentro la stanza da letto di Genovese, ma un bodyguard le impedì di entrare. Erano le 22.30, ha detto ancora, e "ricordo di aver avuto una brutta sensazione". Con un messaggio verso la mezzanotte "tra domenica e lunedì" venne a sapere dall'amica che era stata "violentata". E un'altra ragazza le disse, ha spiegato ancora, che giravano delle "voci" sul fatto che Genovese violentasse donne durante "le sue feste private".