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Coronavirus Lombardia, sindacati: “Assenteismo Trivulzio? Mancavano dpi e tamponi”

Lombardia
©Ansa

"Far ricadere scelte organizzative su chi esegue le disposizioni impartite dall'alto è vergognoso ed irrispettoso", affermano le sigle. Il comitato "Noi denunceremo" di Bergamo chiederà all'Europa di valutare il possibile reato di crimini contro l'umanità

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"Non c'erano Dpi, non si eseguivano tamponi, ma leggiamo con stupore che la pandemia del Pio Albergo Trivulzio avrebbe tra le cause l'assenteismo del personale". Questa la lapidaria risposta dei sindacati dopo la presentazione, ieri, del rapporto redatto dalla commissione d’inchiesta sulle morti sospette all’interno della Rsa. "Far ricadere scelte organizzative su chi esegue le disposizioni impartite dall'alto è vergognoso ed irrispettoso per chi ha lavorato e ha pagato sulla propria pelle queste scelte”, aggiungono le sigle sindacali. 

Intanto, il comitato “noi denunceremo” di Bergamo scriverà alle istituzioni europee per chiedere di vigilare sulle indagini in corso in quanto potrebbero esserci gli estremi per prefigurare il reato di crimini contro l'umanità.

Nel pomeriggio, la Regione ha dirmato un'ordinanza con la quale dà il via libera al calcetto e agli sport di contatto da domani, mentre le discoteche possono riaprire già da stasera. Oggi 135 nuovi casi e sei decessi. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

18:00 - In Lombardia 135 nuovi casi

Sono 135, a fronte di 11.505 tamponi effettuati, i nuovi casi di coronavirus accertati in Lombardia nelle ultime 24 ore. Lo rende noto la Regione, specificando che 72 contagi sono stati individuati a seguito di test sierologici, mentre altri 46 sono risultati debolmente positivi. Sono invece sei i decessi registrati nell’ultimo giorno, per un totale di 16.736 vittime da inizio emergenza. Calano i ricoverati in terapia intensiva, giunti a 27, quattro in meno rispetto a ieri, così come diminuiscono anche i pazienti ricoverati negli altri reparti, 190 (-11). Infine, sono 145 le nuove guarigioni, per un totale di 69.828.

16:00 - Da domani via libera al calcetto. Aperte le discoteche

Via libera da domani al calcetto in Lombardia. Lo conferma la nuova ordinanza firmata dal presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, che autorizza da sabato 11 luglio gli sport di squadra, di contatto e individuali, "solo in assenza di segni/sintomi" e se "all'accesso nella struttura", la temperatura non sarà superiore a 37,5° C. "La misura – si legge nell'ordinanza – potrà essere rimodulata in funzione dell'evoluzione dello scenario epidemiologico". La Regione conferma da oggi la riapertura di discoteche e sale da ballo, già prevista nell'ordinanza del 29 giugno, ma solo negli spazi all'aperto.

15:17 – Treno troppo affollato: 4 ore e mezza da Milano a Genova

Odissea nel Pavese per i viaggiatori che questa mattina sono partiti alle 8.30 dalla stazione Centrale di Milano per raggiungere Genova con il treno 2175 di Trenitalia. Il viaggio, spiega Jacopo Attardo, pubblicitario che si recava nel capoluogo ligure per un appuntamento di lavoro, "è durato 4 ore e mezza" dopo una lunga sosta a Pavia, con un ritardo accumulato di 90 minuti secondo Trenitalia. "Ho acquistato i biglietti on-line di prima classe con un collega - racconta il pubblicitario - erano nominativi e abbiamo preso posto a Milano in seconda, perché mancava la carrozza di prima". "Tutto bene fino a Rogoredo - prosegue - dove sono salite diverse persone fino a riempire il treno, tanto che a Pavia ci hanno fermato per sovraffollamento", come peraltro previsto dalle norme contro il sovraffollamento nei treni, vigenti in Lombardia ma non in Liguria. Il convoglio, racconta il professionista, è rimasto fermo a lungo, perché "nessuno voleva scendere dato che tutti avevano il biglietto", tanto che alla fine sono intervenute anche le forze dell'ordine. Alla fine il treno è ripartito, lasciando a terra diverse persone, per lo più giovani diretti sulle spiagge liguri, che sono state dirottate su autobus sostitutivi. Ben 7 secondo Trenitalia. I problemi sulla Milano-Genova non si sono però limitati a quella corsa. Sulla stessa linea infatti il regionale 2185, previsto in partenza da Milano alle 12.25, ha superato i 70 minuti di ritardo.

14:26 – Sala: “Assegnati 45mila mq spazi esterni a bar e ristoranti”

"In città molti bar e ristoranti si sono allargati all'esterno, sui marciapiedi e in alcuni casi anche sulla carreggiata. È un'idea che abbiamo messo in campo per aiutare questi esercizi commerciali e abbiamo assegnato 45 mila metri quadrati qualcosa come 8 campi da calcio". Lo ha spiegato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un video sulla sua pagina Facebook, parlando delle agevolazioni messe in campo dal Comune sull'occupazione del suolo pubblico dopo l'emergenza Covid. "Sono spazi che saranno gratuiti fino a fine ottobre e penso che sia una cosa buona non solo per i commercianti ma anche per noi - ha aggiunto -. È ovvio che in alcuni, pochissimi casi, abbiamo dovuto togliere qualche parcheggio ed è ovvio che cercheremo di vigilare perché non ci sia disturbo del vostro sonno la sera. Però questo è il momento in cui dobbiamo darci una mano".

14:17 – Sala: “Con summer school accolto tutti in 500 spazi”

Il Comune di Milano insieme alle realtà private e ad associazioni ha promosso una summer school per i bambini della città. "Era stata una mia promessa quella di trovare una formula per sgravare le famiglie dall'impegno di tenere i bambini in questo periodo, soprattutto per quei genitori che devono lavorare in presenza negli uffici - ha spiegato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un video su Facebook dove ha tracciato un bilancio dell'iniziativa -. È una buona cosa, il Comune ha messo a disposizione 130 spazi suoi, ma attraverso la chiamata ad oratori, centri sportivi, volontariato, abbiamo messo insieme 500 luoghi dove accogliere i bambini e li abbiamo accolti tutti".

14:13 - Comitato Bergamo: “Valutare crimini contro umanità”

Il Comitato 'Noi Denunceremo - verità e giustizia per le vittime di Covid-19' invierà una lettera alla presidentessa della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ed al presidente della Corte Europea dei diritti dell'uomo Ròbert Ragnar Spanò per chiedere di vigilare sulle indagini attualmente in corso in Lombardia in quanto potrebbero esserci gli estremi per prefigurare il reato di crimini contro l'umanità, contravvenendo agli articoli 1, 2 e 3 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea oltre che all'articolo 32 della Costituzione Italiana. In particolare, a quanto si è saputo, gli esponenti del Comitato chiederanno una supervisione sulle indagini in corso in Lombardia, seguite a centinaia di denunce presentate alle Procure di tutta la regione, per ravvisare ipotesi di crimini contro l'umanità. Le indagini della Procura di Bergamo riguardano in particolare la mancata applicazione della zona rossa nella zona di Alzano e Nembro e le morti sospette per coronavirus nelle Rsa , oltre che sula chiusura per alcune ore del pronto soccorso dell'ospedale di Alzano, dopo la scoperta di due casi di Covid, e la sua riapertura dopo alcune ore.

14:04 – A Varese concerto quintetto archi Accademia Scala per dire grazie a medici

Medici e infermieri, ma anche forze dell'ordine e responsabili di tutti i servizi essenziali. Professionisti che durante i giorni più difficili della pandemia hanno lavorato senza sosta, permettendo a Varese di superare l'emergenza coronavirus. A tutti loro domenica prossima sarà dedicato un concerto nel cortile d'onore di Palazzo Estense: l' appuntamento è alle 18 con il Quintetto d'Archi dell'Accademia Teatro alla Scala. A fronte delle disposizioni ancora in vigore per il contrasto alla diffusione del contagio, per il concerto sono previsti 100 posti a sedere e altrettanti in piedi, tutti a distanza di sicurezza e con le necessarie precauzioni. La partecipazione è libera e gratuita. "Il nostro - afferma il sindaco di Varese, Davide Galimberti - è un piccolo gesto, con il quale vogliamo esprimere la nostra infinita gratitudine a tutti quei concittadini che, portando avanti il loro quotidiano impegno lavorativo, hanno permesso alla città e al Paese di affrontare una prova semplicemente inimmaginabile".

13:39 – Trivulzio, sindacati: “Assenteismo? Mancavano dpi e tamponi”

"Non c'erano Dpi, non si eseguivano tamponi, ma leggiamo con stupore che la pandemia del Pio Albergo Trivulzio avrebbe tra le cause l'assenteismo del personale". E' lapidaria la risposta dei sindacati dopo la presentazione del rapporto sulle morti sospette al Pio Albergo Trivulzio, la Rsa comunale di Milano, durante l'emergenza Covid 19. "Far ricadere scelte organizzative su chi esegue le disposizioni impartite dall'alto è vergognoso ed irrispettoso per chi ha lavorato e ha pagato sulla propria pelle queste scelte - sostengono in una nota congiunta Fp Cgil e Fp Cisl -. Fra gli 'assenteisti' mancano quelli messi in quarantena obbligatoria per comparsa di sintomi Covid-19, in attesa del tampone per un mese, in media, un infortunio trasformato in malattia; poi abbiamo il personale assente perché messo in quarantena preventiva da parte del Pio Albergo Trivulzio per sospetto Covid-19: saranno mai stati denunciati all'Ats? Per non parlare della categoria degli immunodepressi o con patologie a rischio, che contattavano l'amministrazione senza aver alcuna risposta, gestiti come malattie normali". Ma i sindacati contestano anche altre asserzioni del rapporto presentato ieri. "Non ci risulta che le mascherine venissero centellinate o razionate - sottolineano - ma fortemente disincentivate, nel loro uso, per non destare allarmismo. E per gli ingressi avvenuti nel reparto Pringe, dichiarati 'pazienti NoCovid dalla struttura di provenienza', ci chiediamo come sia stato possibile, dato che non sarebbero mai stati tamponati".

13:24 - Mantovani (Humanitas): “Il virus è stabile, poche mutazioni”

Lo studio "dà un quadro di due tsunami che si sono abbattuti sulla Lombardia", Alzano e Codogno, "e soprattutto è importante sottolineare le implicazioni per il futuro. E queste sono che il virus adesso è stabile". Lo ha spiegato il professor Alberto Mantovani, coordinatore della Commissione Ricerca Scientifica di Fondazione Cariplo e Direttore scientifico Humanitas, a margine della presentazione dello studio 'Sars-CoV-2: Cosa è successo in Lombardia e quali vantaggi porterà alla ricerca per il futuro?' promosso e sostenuto da Fondazione Cariplo e condotto dai ricercatori della Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano e della Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia. "Stabile vuol dire che ci sono poche mutazioni, le mutazioni non cambiano per quanto ne sappiamo l'aggressività del virus. Stabile – ha concluso - vuol dire che la proteina Spike, l'ancora che il virus usa, è stabile quindi non cambia. Lì sono diretti i vaccini, gli anticorpi, quasi tutti e questo è estremamente importante".

13:11 - Bergamo, esperto: "Zona rossa sarebbe stata istituita con virus già dentro"

Se fosse stata disposta la zona rossa ad Alzano e Nembro sarebbe stato fatto quando già il virus era presente all'interno. Lo ha sottolineato Carlo Federico Perno, già Direttore della Medicina di Laboratorio del Niguarda, a margine della presentazione dello studio 'Sars-CoV-2: Cosa è successo in Lombardia e quali vantaggi porterà alla ricerca per il futuro?' promosso e sostenuto da Fondazione Cariplo e condotto dai ricercatori della Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano e della Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia. "Quando a Codogno è stato trovato il virus, ad Alzano già c'era - dice rispondendo ai giornalisti in merito alla zona rossa della bergamasca -. Quindi la chiusura della zona rossa sarebbe stata una chiusura con il virus già dentro, anche se fosse stato chiuso al momento di Codogno. Questo non significa che non si dovesse fare, sono valutazioni in cui non entro, ma sappiate che quando il virus è stato dimostrato a Codogno era già ad Alzano". Il Coronavirus ha fatto il suo ingresso in Lombardia verso la seconda metà di gennaio, secondo "il più grande studio al mondo per numero di casi", come hanno evidenziato i ricercatori nel corso della presentazione, in cui sono state analizzate le sequenze genomiche virali di circa 350 pazienti, provenienti da aree diverse della Lombardia. L'analisi comparativa dei genomi virali, derivati da tamponi raccolti dal 22 febbraio al 4 aprile, fa risalire l'ingresso del virus in Lombardia verso la seconda metà di gennaio. "I dati raccolti mostrano inequivocabilmente che il virus è entrato in Lombardia prima di quel che si pensasse in origine e soprattutto lo ha fatto con assalti multipli e concentrici di ceppi virali diversi - ha spiegato Carlo Federico Perno, già Direttore della Medicina di Laboratorio del Niguarda -, in luoghi diversi ma in tempi molto vicini tra loro". 

9:41 - Codogno, Gdf Lodi dona 6mila litri di igienizzante sequestrato

Saranno distribuiti i 6mila litri di igienizzante sequestrati nelle scorse settimane dalla guardia di finanza di Lodi. Il materiale, che veniva venduto per disinfettare la cute ma in realtà serviva soltanto per le superfici, verrà donato alla Protezione civile e alle parrocchie di Codogno attraverso la Caritas. "La nostra attività di controllo sul commercio di dispositivi di protezione individuale e presidi medico chirurgici diventa un valido contributo al reperimento di beni indispensabili per l'intera collettività", commenta il comandante della guardia di finanza di Lodi Vincenzo Andreone.

7:24 - Bergamo, terapia intensiva Papa Giovanni XIII è Covid free

Nella giornata di mercoledì l'ultimo paziente ha ricevuto il tampone negativo e così la terapia intensiva dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo è diventata Covid free. "Era l'obiettivo che avevamo fin dalla partenza di questa terribile gara in salita, lo abbiamo sognato e abbiamo lavorato per tanto tempo per raggiungerlo", ha spiegato Luca Lorini, che di quel reparto è il direttore e ora può dire che "ce l'abbiamo fatta". "E un grande risultato - spiega - che però non ci deve solo far festeggiare. Ieri ho chiesto al mio team di fare un minuto silenzio per ricordare i pazienti che non ce l'hanno fatta e quanto difficile è stato questo periodo. Poi ci siamo fatti un grande applauso perché ce lo siamo meritati".