Coronavirus Lombardia, Fontana: "Da Regione 3 miliardi per la ripresa"
LombardiaIl progetto di legge prevede 400 milioni da destinare a Comuni e province per interventi di opere pubbliche, 82 milioni agli operatori sanitari e altri 10 alle aziende che intendono riconvertirsi per produrre dispositivi sanitari
Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Lombardia
“Per una risposta concreta alla nostra economia e per la ripresa metteremo a disposizione 3 miliardi, cifre utili per un piano di investimenti”. Ad annunciarlo in un intervento in diretta Facebook è stato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha definito “rivoluzionaria” la proposta di legge.
Nel frattempo frenano i contagi da Coronavirus con 737 casi in più di ieri per un totale di 66.971 positivi. Sono i dati resi noti dall'assessore al Bilancio Davide Caparini durante la consueta conferenza stampa in Regione. Cala anche il numero di decessi in un giorno (comunque 163) per un totale di 12.376 deceduti. Sono poi diminuiti anche i ricoveri: in terapia intensiva sono 901 (-21) e negli altri reparti Covid 10.138 (-204). Sono invece stati 6.331 i tamponi, per un totale ad ora di 270.486.
“Noi ci siamo attivati da subito come Protezione Civile territoriale e locale - ricorda in un'intervista a Sky TG24 Francesco Passerini, sindaco di Codogno, primo comune a diventare zona rossa -, proprio per cercare di dare una risposta immediata a quelle che erano le tante esigenze che mai avremmo immaginato di dover dare risposta”. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)
19:23 - Direttore Rsa di Varese: "L'ispezione non è collegata a ipotesi di reato"
"Questa mattina abbiamo ricevuto funzionari della Guardia di Finanza che, in esecuzione di una delega di indagine della Procura di Varese, hanno acquisito documentazione sui contagi e decessi da Covid 19 avvenuti nella nostra Rsa". Lo ha dichiarato Vanni Belli, direttore della Rsa "Molina di Varese" a seguito della acquisizione di documenti da parte dei finanzieri di questa mattina, nell'ambito di un'indagine esplorativa sui decessi per Covid-19 in Rsa e Rsd della provincia. "Abbiamo fornito la nostra completa collaborazione, chiarendo i provvedimenti adottati e fornendo copia dei documenti interni e delle cartelle cliniche dei deceduti da inizio anno - ha proseguito Belli - l'ispezione non è collegata ad ipotesi di reato". Il direttore ha poi precisato che "la situazione interna è stabile, con un trend di nuovi pazienti positivi e di decessi in diminuzione".
18:57 - Dal 23 aprile test sierologici a Bergamo
Partiranno da giovedì prossimo i test sierologici nella provincia di Bergamo. "I test sierologici - ha spiegato il direttore sanitario dell'Ats di Bergamo, Carlo Tersalvi - prenderanno il via a partire dal 23 aprile quando da Regione Lombardia arriverà la strumentazione necessaria e i primi a essere sottoposti all'esame saranno gli operatori sanitari e sociosanitari. Alcuni laboratori partiranno giovedì con le analisi".
Si tratta, ha precisato Tersalvi, di "test ematici, vale a dire con prelievo del sangue: una procedura più sensibile e specifica rispetto ad altre soluzioni". Al momento l'agenzia per la tutela della Salute sta facendo una mappatura dei circa cento punti prelievo della Bergamasca per poi decidere quali saranno sedi dei prelievi. Prima, dunque, i test saranno fatti al personale sanitario e socio sanitario e poi saranno chiamati i lavoratori delle aziende ma i test "verranno effettuati nell'ordine che verrà indicato dalle Autorità competenti".
Una volta definite le categorie da chiamare e in quale ordine, i cittadini che devono effettuare il test saranno contattati, si presenteranno al centro prelievo di riferimento il quale, una volta effettuato il prelievo ematico, trasmetterà le provette ai laboratori. I cittadini verranno infine ricontattati per gli esiti.
18:50 - Trenord, ipotesi sedili alternati per i viaggiatori
Un vademecum con le regole su come comportarsi in viaggio, che si rifarà alla normativa anti-contagio. E una campagna informativa in cui si chiederà la collaborazione dei passeggeri per assicurare il distanziamento sociale a bordo dei treni. Sono i progetti a cui sta lavorando Trenord, l'azienda che gestisce il trasporto ferroviario in Lombardia. In vista della 'fase due' dell'emergenza Covid, la società - a quanto apprende l'ANSA - ha già avviato un'analisi dei flussi, inviando a oltre 500 mila clienti profilati, principalmente abbonati, un sondaggio in cui si chiede con quali modalità pensano di spostarsi nei prossimi mesi.
Un vademecum sarà poi stilato con le regole per salire sul treno, che comprenderà, ad esempio, l'obbligo di indossare la mascherina, se la normativa statale o regionale lo prevederà. Per mantenere il distanziamento sociale saranno definiti nei prossimi giorni le modalità su come poter salire a bordo in sicurezza. Tra le ipotesi per mantenere il distanziamento sociale c'è quella dei 'sedili alternati', con delle etichette che indicheranno i posti che non sarà possibile utilizzare.
Inoltre saranno studiati, insieme ai gestori dell'infrastruttura, dei percorsi nelle stazioni per facilitare la salita sui convogli. Fondamentale sarà poi allungare le fasce di punta. In questo senso è in corso un dialogo con istituzioni, mondo industriale e università, per capire come riorganizzeranno le proprie attività.
18:29 - Indagine Rsa a Varese, acquisiti i documenti
La Procura di Varese ha avviato un'indagine sulla gestione dei degenti nelle Rsa della provincia dopo aver ricevuto esposti e segnalazioni. A seguito di una di queste, la Guardia di Finanza questa mattina ha acquisito alcuni documenti presso la Rsa Molina di Varese. Un'altra situazione critica, su cui gli inquirenti concentreranno i propri sforzi, riguarderebbe una struttura a Gorla Minore (Varese), dove i decessi accertati per Coronavirus sarebbero stati oltre venti su circa 150 ospiti.
18:14 - Fondazione Don Gnocchi: "Esercitato il diritto di non gradimento"
"Fondazione Don Gnocchi precisa di aver legittimamente esercitato il proprio diritto contrattuale di 'non gradimento' nei confronti della cooperativa Ampast, ritenendo la presenza di alcuni dei loro lavoratori all'interno della struttura incompatibile e inopportuna dopo che gli stessi, a mezzo stampa e televisione, avevano espresso giudizi gravi e calunniosi, tali da ledere il rapporto fiduciario con la Fondazione". Lo precisa in una nota la Fondazione Don Gnocchi. "La cooperativa - si legge ancora - in qualità di datore di lavoro, anche a sua propria tutela, ha autonomamente ritenuto di avviare l'iter di contestazione disciplinare, secondo quanto normativamente previsto".
17:52 - Milano ancora prima per tasso contagi in Lombardia
È ancora Milano la provincia con il più alto tasso di contagi in Lombardia: sono 287 i nuovi casi nell'area metropolitana, arrivata a 16.112 positivi, che scendono a 6709 guardando alla sola città, dove sono risultati contagiate altre 160 persone. Segue Brescia, con 58 nuovi casi per un totale di 12004 e poi Bergamo con 49 positivi al tampone che portano i malati di covid a 10.738. Sono 59 i nuovi casi a Monza (4157) e a Pavia (3641).
17:40 - In Lombardia frenano contagi e decessi
Frenano i contagi da Coronavirus con 737 casi in più di ieri per un totale di 66.971 positivi. Sono i dati resi noti dall'assessore al Bilancio Davide Caparini durante la consueta conferenza stampa in Regione. Cala anche il numero di decessi in un giorno (comunque 163) per un totale di 12.376 deceduti. Sono poi diminuiti anche i ricoveri: in terapia intensiva sono 901 (-21) e negli altri reparti Covid 10.138 (-204). Sono invece stati 6.331 i tamponi, per un totale ad ora di 270.486.
16:48 - Comitato parenti vittime Trivulzio: "Da marzo morti 200 anziani su 1000"
"La situazione al Trivulzio è molto critica. Dalle informazioni non ufficiali, da inizio marzo sono circa 200 gli anziani deceduti su 1.000 degenti, circa 200 sono quelli positivi, il personale è fortemente sotto organico, su 1.100 operatori sanitari quasi 300 sono a casa in malattia. Bisogna intervenire subito per salvare le vite dei nostri genitori e nonni". Lo scrive in una nota Alessandro Azzoni, portavoce del Comitato Giustizia per le vittime del Trivulzio: "C'è un silenzio assordante da parte delle Istituzioni, a partire dalla Regione, responsabile della gestione sanitaria".
15:56 - Fontana: "Da Lombardia tre miliardi per ripresa"
Il progetto di legge intitolato 'Più Lombardia' include un fondo da 2 miliardi 470 milioni per la ripresa, 400 milioni per Province ed enti locali e 130 milioni per investimenti strategici. Una delle iniziative che prevede è la ricapitalizzazione della Pedemontana lombarda e l'impegno per far partire i cantieri delle infrastrutture previste per le Olimpiadi 2026. Ai Comuni sono riservati 348 milioni 500 mila euro per opere pubbliche a iniziare dal 31 ottobre 2020: denaro che può finanziare interventi per la mobilità sostenibile, lo sviluppo territoriale, il dissesto idrogeologico, per efficientamento e risparmio energetico, illuminazione pubblica ma anche interventi per edifici pubblici e patrimonio culturale. Alle Province invece sono riservati 51 milioni 350 mila euro per la viabilità e l'edilizia scolastica.
15:34 - Contestazione disciplinare ai lavoratori del Don Gnocchi: "Lesa l'immagine"
La cooperativa Ampast ha inviato una contestazione disciplinare ai lavoratori che hanno denunciato per diffusione colposa di epidemia e altri reati l'Istituto Palazzolo Fondazione Don Carlo Gnocchi, facendo così scattare l'indagine della Procura di Milano sui contagi nella rsa. L'accusa è di avere "leso l'immagine" della cooperativa, nonché della fondazione. Lo fa sapere l'avvocato Romolo Reboa, che assiste i lavoratori. "Questo provvedimento è palesemente illegittimo e ritorsivo", ha commentato il legale.
15:33 - Salta il concerto Radio Italia Live previsto per il 7 giugno
Non ci sarà quest'anno l'ormai consueto concerto gratuito di Radio Italia a giugno in piazza Duomo a Milano. "Radio Italia live. Il Concerto - spiega una nota dell'organizzazione -, come la gran parte di tutti gli eventi live, non potrà tenersi, come previsto, il 7 giugno prossimo". La decisione è stata condivisa con il Comune di Milano. "L'intento del sindaco Giuseppe Sala condiviso con Mario Volanti, fondatore e presidente di Radio Italia - conclude il comunicato -, è quello di riprogrammare il tradizionale appuntamento non appena ci saranno le condizioni per ritornare tutti insieme in piazza a festeggiare con la grande musica italiana".
15:14 - A Milano riapre crematorio di Lambrate
Dopo la chiusura temporanea decisa lo scorso 3 aprile, per l'emergenza sanitaria legata al Coronavirus e la conseguente saturazione della struttura, riapre il crematorio di Lambrate a Milano. Come spiega il Comune in una nota, riaprirà con oltre dieci giorni d'anticipo rispetto alle direttive dell'ordinanza, ora revocata, che ne disponeva la chiusura sino al 30 aprile. La nuova ordinanza autorizza quindi le cremazioni dei residenti milanesi deceduti a partire da oggi, mentre restano sospesi gli ingressi per i defunti non residenti. Inoltre introduce alcune novità per le salme inumate d'ufficio a causa delle mancate disposizioni da parte delle famiglie entro cinque giorni dalla data del decesso.
14:54 - Morto neurologo di Cremona
Luciano Abruzzi, neurologo di 58 anni dell'ospedale Maggiore di Cremona, è deceduto dopo essere risultato positivo al Coronavirus. Contagiato presumibilmente in corsia, era stato trasferito al Policlinico di Milano ed era intubato dal 23 marzo. Gli sono state fatali alcune complicazioni proprio quando sembrava avesse superato la fase più critica. Responsabile del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze e dell'Ambulatorio Malattia di Parkison all'ospedale di Cremona, aveva lavorato nella casa di riposo Cremona Solidale.
14:41 - Diocesi Cremona: "Parroco di Gallignano ha sbagliato"
Ha sbagliato a celebrare messa con i fedeli il parroco di Gallignano, che si è visto bloccare ieri la funzione dai carabinieri. Lo sottolinea la Diocesi di Cremona in una nota in cui osserva "con dispiacere che il comportamento del parroco è in contraddizione con le norme civili e le indicazioni canoniche" di questo periodi di epidemia". Da qui il ringraziamento a sacerdoti e fedeli "che in questo difficile periodo hanno saputo esprimere un profondo senso di comunione e di appartenenza ecclesiale anche attraverso il rigoroso e puntuale rispetto dell'attuale normativa, consapevoli della responsabilità che la Chiesa ha nei confronti della società civile e della salute dei nostri concittadini". Ed è con "ponderata fiducia" che la Diocesi dice di guardare a quando ci potrà essere una ripresa graduale e prudente delle celebrazioni e "condivide in spirito di comunione lo sforzo della Conferenza Episcopale Italiana per comprendere, d'intesa con l'autorità pubblica, quali saranno i prossimi passi che la Provvidenza ci chiamerà a fare".
14:08 - L'assessore Gallera: "Dalla Regione 82 milioni per bonus a medici"
"Finora il Governo ha stanziato 300 milioni, 40 destinati alla Regione Lombardia, per sostenere gli straordinari e il grande lavoro svolto dai medici in questi due mesi. Noi come Regione Lombardia vogliamo fare di più". Lo ha detto l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera in un video su Facebook, parlando del progetto di legge con gli interventi per la ripresa economica che sarà presentato oggi dalla Giunta lombarda, come annunciato dal presidente Attilio Fontana. "Riteniamo assolutamente necessario che il personale che con grande professionalità e pazienza in questi due mesi ha fatto da argine, salvando la vita alle persone, possa avere un segno concreto della vicinanza della Regione Lombardia. In questo progetto di legge prevediamo lo stanziamento di 82 milioni di euro. Lo Stato ne ha stanziati 40, noi ne stanziamo 82 per dare un contributo preciso, specifico, diretto, una tantum al personale che si è impegnato" ha spiegato Gallera. L'assessore ha anche precisato che per questo progetto di legge "vi è la necessità di un emendamento nel decreto Cura Italia che consenta alla Regione di destinare queste risorse e quindi di fare in modo che questo pdl abbia piena legittimità. Siamo assolutamente convinti che il Governo farà propria questa proposta di emendamento".
13:43 - Ripresa parziale in Ticino, code in frontiera
Oggi il Canton Ticino ha riaperto i cantieri edili con meno di dieci dipendenti dopo il blocco per il Coronavirus, il che ha significato il ritorno al lavoro oltre confine per circa 1.300 dei 4.000 frontalieri italiani impiegati nel settore e provenienti soprattutto dalle province di Como e di Varese. Fin dalle prime ore della mattina ci sono state lunghe code al valico di Ponte Chiasso, dove ogni auto viene controllata prima dalle autorità italiane, poi da quelle elvetiche che verificano i permessi di lavoro. Le attese hanno raggiunto un'ora e mezza, anche perché sono chiusi tutti i valichi di confine minori e il traffico si è concentrato negli otto che sono aperti, a fasce orarie, tra le province di Como e di Varese.
13:40 - Sindaco Codogno: "Ci siamo mossi subito con gli aiuti"
“Noi ci siamo attivati da subito come Protezione Civile territoriale e locale, proprio per cercare di dare una risposta immediata a quelle che erano le tante esigenze che mai avremmo immaginato di dover dare risposta”, ricorda in un'intervista a Sky TG24 Francesco Passerini, sindaco di Codogno, comune diventato zona rossa e uno tra i centri più colpiti dall'emergenza coronavirus in Italia.
13:26 - Fontana: "Da Regione Lombardia 3 miliardi per la ripresa"
“Per una risposta concreta alla nostra economia e per la ripresa metteremo a disposizione 3 miliardi, cifre utili per un piano di investimenti”. Ad annunciarlo in un intervento in diretta Facebook è stato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha definito “rivoluzionaria” la proposta di legge che verrà presentata in giunta regionale nel pomeriggio. Quest'anno saranno stanziati "400 milioni per i Comuni e per le province per interventi di opere pubbliche”, ha aggiunto il governatore.
Nella proposta di legge che verrà presentata in giunta regionale nel pomeriggio "metteremo a disposizione i fondi per i nostri operatori sanitari. Vi avevamo detto che erano 80 milioni, saranno invece 82, in attesa che il Governo ci autorizzi a fare i versamenti”, ha proseguito Fontana. "Ci portiamo avanti e portiamo avanti il pdl che eventualmente ci consentirà di erogarli a prescindere dall'autorizzazione da Roma”, ha concluso il governatore lombardo. Inoltre, altri 10 milioni verrano destinati a “quelle aziende che intendono riconvertirsi per produrre quei dispositivi sanitari che tanto ci sono mancati in questi mesi di crisi".
13:17 - Primario ospedale Alzano: "Qui abbiamo curato, non salvato faccia a ospedale"
"Tremendo, abbiamo vissuto il dolore sulla pelle", Alberto Albertoni è il primario anestesista dell'ospedale di Alzano Lombardo, uno dei primi ad essere travolti dall'emergenza Coronavirus, ora anche al centro di un'inchiesta della Procura. E a L'Eco di Bergamo racconta la sua esperienza e quella di chi, come lui, si è trovato in prima linea. "Mai nella mia lunga carriera di medico - assicura Albertoni - ho visto così tanti malati tutti insieme e tutti in insufficienza respiratoria. E non ho mai visto morire così tante persone senza un parente vicino. Non è normale morire in ospedale, in ospedale si guarisce. Ho toccato con mano i limiti e ho gioito come un medico appena entrato in ospedale quando ho visto pazienti guarire. I media ci hanno maltrattato? Non abbiamo avuto tempo, né ne abbiamo ora, per occuparci di 'salvare la faccia' del nostro ospedale. Qui abbiamo fatto altro. Abbiamo curato, abbiamo cercato di farlo contro un nemico che non conosciamo, con quello che abbiamo", facendo turni di 48 ore senza staccare.
13:06 - Operatrice Trivulzio: "Muovono ancora malati"
"Stanno continuando a trasferire i pazienti da un reparto all'altro, senza aver fatto nemmeno i tamponi, lo fanno la sera di nascosto, gli anziani continuano a morire, la situazione non è migliorata". Questo è il racconto all'ANSA di un'operatrice sociosanitaria che da "31 anni" lavora al Pio Albergo Trivulzio di Milano. "La prima mascherina nel mio reparto si è vista il 22 marzo", ha aggiunto, spiegando che lei "il 12 marzo chiese di averne una, ma a me come ad altre colleghe che le avevano portate da casa venne intimato dalla caposala di non usarle".
12:51 - A Bergamo consegnati 1.890 buoni spesa
Sono stati 1.890 i buoni spesa erogati dal Comune di Bergamo in queste ultime settimane, per un totale complessivo di 646.590 euro. L'Amministrazione di Bergamo - spiega una nota - che è stata la prima ad attrezzarsi per far fronte alle richieste della cittadinanza sul tema dei buoni spesa, ha quindi speso l'intero ammontare del fondo destinato al capoluogo orobico dal Governo per sostenere le famiglie nell'emergenza Covid-19.
12:32 - Malato in Rsa, giudice lo fa ricoverare ma muore
C'è voluto un provvedimento del giudice per far portare in ospedale dalla Rsa di Casasco Interlvi (Como) dove era ricoverato Stefano Capodivento, 78 anni, diabetico e su una sedia a rotelle, con febbre e bassa saturazione. Ma l'uomo, ex usciere delle Poste di Como, è morto all'ospedale Valduce sabato scorso, il giorno dopo il suo arrivo. Lo riporta La Provincia di Como.
12:31 - Ispezionate da Nas novanta Rsa nel Bresciano
Sono una novantina a ora le Rsa del Bresciano ispezionate in via amministrativa (non penale) dai carabinieri del Nas in tandem con il personale di Ats su incarico della Procura di Brescia. Domani i carabinieri potrebbero presentare un primo rapporto al procuratore aggiunto, Carlo Nocerino, che si sta occupando dell'inchiesta.
12:23 - Kiko dona 50mila mascherine a medici Bergamo
In risposta alla necessità di presidi di sicurezza adeguati per gli operatori sanitari impegnati in prima linea a fronteggiare l'emergenza Covid19, l'azienda di cosmetici Kiko ha donato 50mila dispositivi di protezione individuale a favore del territorio.
11:52 - Sala: "Per scuole e negozi orari scaglionati nella fase 2"
Per la fase 2, quella della ripartenza, "bisogna ragionare in termini di diversi orari. Il tema degli orari della città è fondamentale: nelle scuole bisogna entrare scaglionati e i negozi devono aprire in modo scaglionato, probabilmente dovranno tenere aperto di sera alcuni". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato, nel quotidiano video social, delle ipotesi per la ripartenza e dei pre-requisiti che secondo lui ci dovranno essere in città. Sul commercio, ha aggiunto, "ieri ne ho parlato al presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, e mi ha dato ampia disponibilità a ragionare, ma bisogna trovare di nuovo un diverso spirito collaborativo. Noi possiamo ad esempio non far pagare la Cosap, la tassa di occupazione del suolo, a quei bar e ristoranti che quando potranno aprire potranno allargarsi sui marciapiedi e sulle piazze".
11:40 - Attilio Fontana: "In fase 2 accesso limitato sui mezzi"
"A livello di cabina di regia uno dei ragionamenti che abbiamo fatto è quello di dilazionare, spalmare l'inizio del lavoro lungo la giornata e magari anche un numero maggiore di giornate rispetto alle cinque della settimane, l'inizio del lavoro in modo che non si creino quelle situazioni di grande confusione e affollamento che sono pericolose". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, parlando del nodo dei trasporti pubblici nella Fase due dell'emergenza Covid. "Evidentemente ci dovranno essere degli accessi limitati sui mezzi pubblici. E' chiaro che è molto complicato. Per quello ho detto che si doveva iniziare a lavorare intorno a questa ipotesi da subito, proprio per la complessità della situazione". Sui costi, "questo è un grandissimo problema, meno incassi e maggiori spese, quindi è chiaro che bisognerà fare anche questa valutazione con il Governo". Quanto alla riapertura dei locali pubblici, "credo che purtroppo dovremo aspettare. Ma anche su questi argomenti dovremo fare delle valutazioni con i tecnici per capire se è possibile creare una situazione di utilizzo che non vada a incidere sul contagio. Se si trovano delle soluzioni che tengono in piedi queste due necessità, si potrebbe anche anticipare, aprire insieme alle altre attività. Tutto dipende dalla possibilità di evitare il contagio", ha concluso il governatore.
11:25 - Infermieri Trivulzio: "Minacciati se usavamo mascherine"
"Ci minacciavano se usavamo le mascherine, non dovevamo spaventare i pazienti". Sono i racconti di alcuni infermieri e operatori raccolti nell'inchiesta della Procura di Milano su presunte irregolarità nella gestione dell'emergenza Coronavirus nelle case di riposo. Stando ai racconti dei lavoratori e a una lettera di diffida che era stata inviata dai sindacati Cisl-Cgil ai vertici della struttura (tra cui il dg Giuseppe Calicchio, indagato per epidemia e omicidio colposi) gli operatori avrebbero ricevuto le mascherine per proteggere loro stessi e gli anziani ospiti oltre un mese dopo lo scoppio dell'epidemia in Lombardia, il 23 marzo scorso. E gli stessi sindacati avevano parlato delle "velate minacce" agli operatori. Anche tra lo stesso personale del Trivulzio, però, in questi giorni sono volate accuse incrociate tra chi difende i vertici e chi li accusa, come hanno fatto molti familiari degli anziani con le loro denunce. Il Trivulzio in un documento scrive che già "dal 22 febbraio" iniziò a isolare i pazienti con sintomi, anche se non poteva fare tamponi perché riservati solo "agli ospedali", e che ha sempre fornito le mascherine pur nelle difficoltà di "approvvigionamento". Nel frattempo, si indaga anche sul ricovero di pazienti con polmoniti già da gennaio nel reparto di degenza geriatrica 'Pringe' del Pat, altro fattore che potrebbe aver alimentato i contagi, oltre che sui noti trasferimenti di pazienti Covid nelle altre Rsa sulla base delle delibera regionale dell'8 marzo. Il Trivulzio fece da centrale di smistamento di quei malati, un "servizio", si legge in un documento del 14 marzo, che svolgeva per conto della "Unità di crisi di Regione Lombardia".
11:07 - Attilio Fontana: "Su Rsa non ho accusato i tecnici"
"Io non avevo l'intenzione di accusare nessuno. Semplicemente, dopo aver scoperto che le due delibere erano assolutamente identiche, ho detto 'se è buona quella di Zingaretti evidentemente deve essere considerata buona anche la mia'". Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervistato da Centocittà su Rai Radio 1, è tornato sulle polemiche con la Regione Lazio relative ai malati Covid nelle Rsa. Sulla delibera lombarda, Fontana ha poi precisato di non aver detto 'sono stati i tecnici a consigliarmi' di inviare i pazienti Covid nelle case di riposo. "Ho detto una cosa diversa: sono stati i tecnici che hanno controllato che ci fosse il rispetto delle condizioni che noi avevamo messo nella delibera, cioè che ci dovessero essere dei locali assolutamente isolati con del personale dedicato esclusivamente ai malati Covid. Chiaro che questo non potevo andare io a controllarlo, lo hanno controllato i tecnici. Non ho assolutamente accusato nessuno di nulla, se non il fatto che c'era stata una distribuzione dei compiti".
10:55 - Attilio Fontana: "Riaprire il 4 maggio? Disponibile a tutto purché condizioni"
"Io sono disponibile a tutto, purché si creino le condizioni di questa convivenza non pericolosa per i cittadini". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a Centocittà su Rai Radio 1, alla domanda se ritiene che il 4 maggio sia una data 'attendibile' per la ripartenza, vista la curva dei contagi. "Io mi auguro di sì, che in queste due settimane i numeri migliorino ulteriormente. Anche perché comunque, fintantoché non troveremo una medicina o un vaccino alla malattia, io temo che dovremo convivere con questo virus, non ci sono dubbi. Lui purtroppo spontaneamente non scompare, come dicono gli esperti", ha aggiunto Fontana.
10:45 - Medico si ammala in Rsa in cui morì madre
Il dottor Mauro Mauri, 57 anni, è ricoverato in ospedale dal 23 marzo, per Covid-19 ed è ancora intubato. Si è ammalato assistendo gli anziani nella Rsa 'Girola', casa di riposo della storica 'Fondazione Don Gnocchi-Palazzolo' di Milano in cui è morta sua madre e in cui lui lavora da 20 anni.
10:41 - Morta la madre dei gemelli Filippini
È morta a Brescia all'età di 74 anni dopo un lungo ricovero in ospedale per Coronavirus, la madre dei gemelli Filippini, Antonio ed Emanuele, ex giocatori del Brescia. La donna era diventata un volto televisivo a Quelli che il calcio, condotto da Simona Ventura, quando seguiva i figli negli stadi di serie A. "Ciao mamma, mi hai insegnato tanto" è stato il saluto sui social di Emanuele Filippini.
10:41 - Cominciata raccolta testimonianze operatori Trivulzio
Comincia la raccolta delle testimonianze dei lavoratori del Pio Albergo Trivulzio, operatori, infermieri, medici, nell'inchiesta della Procura di Milano su presunte irregolarità nella gestione dell'emergenza Coronavirus nelle case di riposo, dove sono morti centinaia di anziani, e anche sull'operato di Regione Lombardia e delle Agenzie di tutela della salute. Diversi dipendenti del Pat già nelle scorse settimane sui media hanno denunciato carenze nei protocolli interni di sicurezza della struttura che avrebbero favorito il contagio tra ospiti e operatori. Venerdì è stata sentita un'infermiera che lavora all'Istituto Frisia di Merate (Lecco), struttura che fa capo al Trivulzio, e che ha ripetuto ciò che aveva già denunciato: mancavano i "presidi sanitari" di sicurezza, i pazienti e gli anziani con sintomi "non venivano isolati" in modo corretto e i parenti continuavano ad entrare anche dopo lo scoppio dell'epidemia. Gli investigatori della Gdf in videoconferenza hanno iniziato a raccogliere testimonianze su presunti errori di gestione da parte dei responsabili del Pat.
10:40 - Attilio Fontana: "Su chiusura confini De Luca sbaglia"
"Sul piano psicologico credo che De Luca si confonda. È un po' che non mi telefona e non si rende conto che non sono assolutamente provato ma sono lucidissimo". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana a Centoncittà su Rai Radio 1, replicando al suo omologo campano Vincenzo De Luca secondo cui i governatori delle Regioni più colpite dal Coronavirus sarebbero 'crollati psicologicamente'. Sulla 'minaccia' di De Luca di chiudere i confini della Campania alle Regioni più contagiate, Fontana ha poi commentato: "Credo che abbia sbagliato e che queste scelte semmai si devono fare di comune accordo, non certamente per una imposizione di una parte rispetto all’altra".
10:08 - Fontana: "Grosso rischio se alcune Regioni aprono prima"
Far ripartire prima della Lombardia le Regioni al momento meno colpite dal Coronavirus "è un grosso rischio, perché il contagio riesce a non diffondersi se c'è il rispetto di certe regole. Io credo che se rispettassimo tutti le stesse regole riusciremmo a contenerlo. Se così non fosse non dovrebbe aprire nessuno”. Così il governatore lombardo Attilio Fontana a Centocittà su Rai Radio 1. "O siamo in grado di contenere il contagio, allora si apre tutti, o se non siamo in grado non c'è chi 'è più o chi è meno', perché se il contagio riprende anche da chi è meno è un rischio per tutti. Io credo che si debbano fare delle valutazioni comuni", ha detto Fontana. Il governatore ha poi spiegato che nella cabina di regia nazionale per la 'Fase due' dell'emergenza, che si è riunita sabato, non si è parlato della 'regionalizzazione' delle aperture ipotizzata dal ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. "No. Dalla cabina di regia è uscito che si sarebbero date delle linee generali per tutto il Paese, che si sarebbero esaminati nel dettaglio i tipi di aperture, considerando per esempio non i codici Ateco ma le filiere. Non abbiamo ancora parlato di questo argomento, è un argomento che verrà a affrontato nei prossimi giorni anche in base ai numeri che gli esperti dovranno valutare", ha affermato Fontana.
7:15 - Parroco celebra funerale a Soncino, carabinieri in chiesa
Troppa gente al funerale e il parroco viene multato dai carabinieri. Questo è successo oggi a Soncino, in provincia di Cremona. Quando i militari dell'Arma sono entrati nella chiesa della frazione Gallignano, dove era in corso la messa di addio a una delle vittime del Covid-19, hanno trovato 13 persone: il don, sei assistenti (un diacono, un organista e i chierichetti) e tra i banchi, "ben distanziati, con tanto di mascherina e guanti com'è giusto che sia" precisa l'arciprete, altre sei persone. I militari, applicando, la legge hanno contestato al religioso una violazione del Dpcm in materia di emergenza sanitaria stilando un verbale da 280 euro. Dura la reazione di don Lino Viola: "È rispetto questo? Un carabiniere che interrompe una messa arrivando sull'altare? In una chiesa di 350 metri quadrati con dentro 13 persone sei delle quali piangono un defunto? Dove siamo, nella Russia sovietica? Per adesso non pago. Prima scriverò al prefetto perché le modalità usate dai carabinieri sono inaccettabili e si deve sapere. Tra l'altro c'è un filmato che documenta tutti i fatti sul web".
7:12 - I Nas in altre tre case di riposo nel Pavese
I carabinieri dei Nas di Cremona hanno controllato altre tre case di riposo in provincia di Pavia, dopo la prima ispezione che era stata effettuata in una Rsa della frazione Samperone di Certosa. I sopralluoghi sono avvenuti alla Rsa "Lavatelli" di Cassolnovo, alla San Francesco di Pinarolo Po e all'Opera Charitas di Garlasco. Negli istituti di Cassolnovo e Garlasco si sono registrati oltre 20 morti di anziani nelle ultime settimane.
7:10 - Giulio Gallera : "In Rsa nessuna commistione"
"Non c'è stata nessuna commistione" nelle Rsa tra malati di Covid e ospiti. Lo ha detto l'assessore lombardo, Giulio Gallera, a Che tempo che fa. "Non li abbiamo messi nelle stesse stanze e reparti" ha aggiunto, spiegando che "la nostra strategia è stata quella del Lazio, trovare posti letto che non creassero commistione". Poi Gallera su Canale 5 ha parlato del fatto che il dg del Pio Albergo Trivulzio, Giuseppe Calicchio, sia indagato per epidemia colposa e omicidio colposo: "non devo avere io un'opinione, abbiamo nominato una commissione in maniera tempestiva. Vogliamo la massima trasparenza. Al Pio Albergo Trivulzio sono stati portati solo pazienti negativi, così ci ha detto il direttore". Sulla riapertura: "Si riaprirà solo nella massima sicurezza. Tutti devono avere mascherine e guanti e deve essere misurata la temperatura prima di entrare al lavoro e poi c'è il tema del trasporto pubblico. Se si realizzano queste condizioni riapriamo, sennò no".
7:03 - Infermiera Trivulzio ai carabinieri: "Malati non isolati"
Mancavano i "presidi sanitari" di sicurezza, come le mascherine, i pazienti e gli anziani con sintomi "non venivano isolati" in modo corretto e i parenti continuavano a entrare anche dopo lo scoppio dell'epidemia. Sono queste, da quanto si è saputo, le accuse messe a verbale da un'infermiera che lavora all'Istituto Frisia di Merate (Lecco), una delle tante strutture che fanno parte del Pio Albergo Trivulzio di Milano, e che è stata sentita dai carabinieri. La testimonianza è stata raccolta dai carabinieri di Merate venerdì scorso. Nel verbale la donna ha ribadito ciò che lei e anche altri infermieri e operatori del Trivulzio hanno raccontato nelle ultime settimane sui media, ossia che l'emergenza sarebbe stata gestita male dal Pat e che in questo modo si sarebbe diffuso il contagio tra gli anziani e tra il personale.