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Coronavirus: in Lombardia 64135 casi, diminuisce numero dei ricoverati

Lombardia
Foto di archivio

I ricoverati in terapia intensiva sono 971, meno 61, mentre quelli non in terapia intensiva sono 10.628, meno 729 rispetto a ieri. In totale sono 243.512 i tamponi eseguiti

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Sono 790 in meno di ieri le persone positive al Coronavirus ricoverate negli ospedali lombardi. Il dato è stato comunicato durante la diretta Facebook di aggiornamento sull'emergenza Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - L'EMERGENZA IN LOMBARDIA), in cui era presente anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Il numero dei decessi è salito a 11.851, con un aumento di 243.

I dati in Lombardia

In totale nella Regione sono 64.135 i positivi, 1041 più di ieri. I ricoverati in terapia intensiva sono 971, meno 61, mentre quelli non in terapia intensiva sono 10.628, meno 729. Al momento sono 243.512 i tamponi eseguiti, 10.839 quelli analizzati da ieri.

Nuovi contagi in lieve aumento a Milano

Sono 325 i nuovi contagi accertati nella provincia di Milano, in lieve aumento rispetto a ieri, quando erano 277 per un totale di 15.277. A Milano città sono 166 (ieri 102), in totale 6.326. Numeri in linea con ieri, seppur in lieve aumento, sia a Bergamo, più 72,  che a Brescia, più 212. Rimangono sotto la soglia dei cento casi le altre province lombarde con Sondrio che ne registra solo due e Lecco 19.

Fontana: "Non riapriamo senza certezze"

"Non ci assumiamo una responsabilità di questo genere se non c'è la certezza che si può dare", ha detto il presidente Fontana sulla preparazione che si sta compiendo in Lombardia per la riapertura, rimarcando la necessità di avere il via libera da virologi ed esperti. La ripresa, ha detto dopo l'incontro del tavolo per lo sviluppo di oggi, dovrà essere "graduale, fatta su gruppi e settori in base ai rischi maggiori" con un "piano operativo di gestione" a partire dalle filiere che sono rimaste sempre aperte, e comunque favorendo consegne a domicilio e vendite online. "Non faremo più riferimento ai vecchi sistemi" ha assicurato, dicendo che la base di tutto saranno non quattro ma cinque D, perché accanto a distanza, dispositivi, digitalizzazione, diagnosi di dovrà essere una quinta D, quella di "diritti" al "lavoro, alla sicurezza, allo studio e alla mobilità".

"Dall'inizio dell'emergenza sono nati 1541 bambini a Milano"

"Dall'inizio di questa epidemia negli ospedali pubblici di Milano sono nati 1541 bimbi", ha riferito il governatore della Lombardia. "E' una cosa che ci fa piacere" come il fatto che le donne positive al Covid che hanno partorito ora sono guarite "e stanno tutte bene. Questo - ha concluso - è un segno della ripresa della vita".