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Coronavirus, Bergamo diventa “città dei Mille volontari”

Lombardia
Immagine di archivio (ANSA)

Un migliaio di cittadini si sono offerti di collaborare con il Comune per garantire servizi essenziali ad anziani e persone fragili. L’assessore alle Politiche Sociali: “Numero altissimo di richieste, ma noi possiamo provvedere solo agli abitanti della nostra città” 

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“Bergamo città dei Mille volontari”. Questo il numero dei cittadini di Bergamo (capoluogo lombardo definito dallo stesso Giuseppe Garibaldi “la città dei Mille”) che hanno dato la loro disponibilità a collaborare con il Comune di Bergamo per garantire i servizi essenziali alle persone anziane e fragili della città. Lo riferisce lo stesso Comune, sottolineando quanto sia prezioso questo patrimonio vista la decisione dell'amministrazione di avviare da subito la distribuzione dei "Buoni Spesa" varati dal Governo e di fornire oltre 200mila mascherine chirurgiche per la protezione delle persone ancora sprovviste, nonostante sia scattato l'obbligo per decisione di Regione Lombardia (LA DIRETTA - LA SITUAZIONE A MILANO E IN LOMBARDIA).

Gli interventi odierni

Nella giornata di oggi è partita una parte dei buoni spesa predisposti dall'assessorato alle Politiche Sociali e da quello alla Partecipazione, destinati alle case di centinaia di cittadini di Bergamo. A dare una grande mano, oltre ai volontari e alla protezione civile della città, ci sono anche i vigili del fuoco del capoluogo lombardo, che si sono messi a disposizione per la consegna capillare a domicilio dei buoni e della spesa. Nella mattinata di oggi è inoltre partita la seconda distribuzione di mascherine chirurgiche nei negozi di vicinato della città, ma soprattutto nelle case dei tanti over 65 che ne hanno fatto richiesta.

Assessore Politiche Sociali: “Riusciamo ad aiutare solo nostri cittadini”

Marcella Messina, assessore alle Politiche Sociali di Bergamo, ha spiegato la situazione: "Spesa, farmaci, uova di Pasqua, buoni spesa, mascherine; la rete di BergamoXBergamo sta rispondendo in modo incredibile alle migliaia di esigenze e sollecitazioni che vengono dalla cittadinanza. Stiamo gestendo un numero altissimo di richieste (solo per i buoni spesa sono state più di 2000), che ci vengono - inaspettatamente - da ogni parte del Paese: ribadiamo che noi possiamo provvedere solo agli abitanti della nostra città, quindi non chiamate i nostri numeri di telefono, contribuite solo a intasare le nostre linee a scapito dei nostri concittadini."