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Coronavirus, Gallera: “In Lombardia torna a salire il numero di morti”

Lombardia

Sono 402 i nuovi decessi per un totale di 4178, dopo due giorni di dati in calo rispetto al picco di 546 morti registrato sabato. Tuttavia, ha sottolineato l'assessore regionale al Welfare, "il trend di rallentamento c'è"

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Torna a salire il numero delle persone positive a coronavirus morte in Lombardia: sono 402 i nuovi decessi per un totale di 4178, dopo due giorni di dati in calo rispetto al picco di 546 morti registrato sabato. Domenica erano stati 361, lunedì 320. Il numero dei contagiati supera quota 30.000: con 1942 casi in più i positivi in regione sono 30.703. E' quanto ha reso noto l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera facendo il punto sulla situazione in diretta Facebook.

"Trend di rallentamento c'è"

"Magari non giorno per giorno, ma il trend di rallentamento c'è e quindi ora ancora più che mai dobbiamo essere determinati a resistere, a stare casa perché vuol dire che il traguardo non è lontano", ha proseguito Gallera. "Tutti i giorni mi chiedo quando finirà questo incubo, tutte le mattine quando vedo i dati spero di vedere la luce in fondo al tunnel - ha aggiunto - l'incubo finirà, l'alba arriverà, dobbiamo continuare a essere molto rigorosi nei nostri comportamenti".

A Milano casi in crescita più che a Bergamo

A Brescia i casi sono ora 6298, con una crescita di 393. Seconda per numero di contagi ieri Milano: 375, che portano il numero dei positivi a 5701. Si tratta di un aumento superiore a quello di Bergamo dove ieri si sono registrati 257 nuovi casi per un totale di 6.728 persone con Covid-19. Aumento di 324 anche a Monza (ieri erano stati 22, ha ricordato Gallera, spiegando che non erano stati caricati ieri tutti i dati dai laboratori), con 1454 malati. A Milano città i contagiati sono 2297 con un incremento di 121 che, considerata la paura di una "crescita esponenziale", dimostra invece un freno.

A Codogno zero nuovi casi

"A Codogno le persone positive sono 268, con zero contagi in più rispetto a ieri", ha fatto sapere Gallera sottolineando il dato del comune del lodigiano dove, un mese fa, ci sono stati i primi casi di coronavirus in Italia.

I ricoveri

Sono, invece, solo 11 i nuovi ricoveri in terapia intensiva, per un totale di 1194 posti occupati in terapia intensiva. "A febbraio - ha sottolineato l'assessore parlando dello sforzo fatto per affrontare l'emergenza sanitaria - avevamo 724 posti in terapia intensiva, ora sono 1500 in totale nella nostra regione. E non è finita perché ne apriremo presto altri". I ricoveri non in terapia intensiva, diminuiti ieri per la prima volta (-173), oggi sono tornati a salire con 445 nuovi ingressi che portano il totale a 9711. "Ma - ha spiegato Gallera - siamo in una fase di riduzione dei ricoverati, non è un dato in controtendenza".

Bertolaso "sta continuando a lavorare"

L'assessore ha poi riferito che Guido Bertolaso, risultato positivo al Coronavirus, "sta continuando a lavorare" ancora più determinato di prima, e di aver sentito già tre volte oggi l'ex capo della Protezione civile, ora consulente per la costruzione del nuovo ospedale alla Fiera di Milano. "E - ha aggiunto Gallera - non l'ho mai trovato così determinato nelle cose che ha da fare" a partire proprio dalla consegna il prima possibile della struttura.

Attivate le Unità speciali di continuità assistenziale

Gallera ha poi annunciato che in Lombardia saranno attivate le Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, per la gestione domiciliare dei pazienti con sintomatologia simil-influenzale o sospetti di Covid-19 che non necessitano di ricovero. Lo prevede la delibera sulla 'sorveglianza attiva' territoriale varata dalla giunta lombarda. "Dalle ore 8 alle ore 20 presso le sedi di continuità assistenziale già esistenti sono state istituite le Unità speciale per la gestione domiciliare dei pazienti con sintomatologia simil influenzale o sospetti di Covid-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero", ha spiegato l'assessore lombardo Giulio Gallera in una nota. "L'unità speciale, attiva sette giorni su sette, opera su richiesta del medico di medicina generale, con attivazione centralizzata da Ats, per valutazioni al domicilio dei soggetti da questi segnalati" specifica l'assessore.
La delibera approvata dalla Regione prevede anche che sul portale realizzato dall'Ats di Milano i medici di base possano inserire i casi di positivi, contatti diretti o sospetti. Per ora l'elenco è di "1.800 persone segnalate e sono già state fatte 5.500 telefonate per verificare lo stato di salute e monitorarlo". E' stato realizzato un portale anche a Pavia, dove sono state distribuite ai pazienti a casa 400 saturimetri, per tenere sotto controllo l'ossigenazione. Settecento sono stati distribuiti a Bergamo ma "ne stiamo acquistando 100 mila" ha spiegato l'assessore. A Milano è stato trovato il personale medico e sanitario per l'hotel Michelangelo accanto alla Stazione centrale dove potrà andare chi è in quarantena e impossibilitato a tornare a casa, mentre all'ospedale Sacco 22 persone sono state rimesse a domicilio con sorveglianza da parte di medici specializzandi. 

Medici russi all'ospedale di Bergamo

L'assessore Gallera ha poi fatto sapere che è in arrivo un contingente di medici russi, alcuni dei quali saranno collocati nell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove sono ricoverati oltre 400 pazienti Covid-19. Il personale russo doveva andare inizialmente a Sondalo (Sondrio), dove però c'erano problemi logistici. Si tratta di "30 medici" e di altro personale che si potrà occupare fra l'altro di sanificazione. Anche nell'area di Brescia si sta lavorando per ottenere tutti gli ok all'arrivo di un altro "drappello" di medici.

Critiche alle "polemiche gratuite"

"Ogni nostra azione ha l'obiettivo di affrontare lo tsunami che ci è venuto addosso e dare le migliori cure possibili alla moltitudine colpita dal Coronavirus", ha poi detto l'assessore al Welfare, criticando chi fa "polemiche gratuite" sugli "sforzi" che vengono fatti.