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Operaio morto a Milano, nuovo sopralluogo del pm nel tunnel della M4

Lombardia
Il cantiere (Fotogramma)

Nelle prossime ora, il pubblico ministero Maura Ripamonti nominerà due consulenti tecnici, che dovranno accertare se i materiali utilizzati erano a norma e se le procedure seguite erano adatte a quel terreno "intriso d'acqua". Domani incontro tra Comune e sindacati

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Il pm di Milano, Maura Ripamonti, ha effettuato questa mattina un nuovo sopralluogo nel tunnel in costruzione della linea M4 della metropolitana, dove lunedì pomeriggio è rimasto sepolto dai detriti, a 18 metri di profondità, l’operaio Raffaele Ielpo, poi morto in ospedale. Nelle prossime ore, il pubblico ministero nominerà due consulenti tecnici, esperti di ingegneria strutturale, che dovranno accertare se i materiali utilizzati per la realizzazione del tunnel erano a norma e se le procedure seguite per la costruzione nel cantiere erano adatte a quel terreno "intriso d'acqua", scavato al di sotto della falda acquifera, come emerso da un primo sopralluogo.

Iscrizioni nel registro degli indagati

Una volta conclusi gli accertamenti, che potrebbero anche durare settimane, il cantiere verrà eventualmente dissequestrato. In vista della consulenza, gli inquirenti dovranno effettuare delle iscrizioni nel registro degli indagati, come atto dovuto per le garanzie difensive.

Domani incontro tra Comune e sindacati

Domani, l’assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Marco Granelli, e quella al Lavoro, Cristina Tajani, incontreranno i rappresentanti di Cgil-Cisl-Uil, come richiesto da quest’ultimi all’indomani del tragico incidente. "Abbiamo risposto positivamente a una richiesta di incontro da parte dei sindacati", ha detto in aula l'assessore Granelli durante il Consiglio comunale, aperto da un minuto di silenzio in ricordo di Raffaele Ielpo. Nel suo intervento, Granelli ha poi sottolineato come "bisogna fare tutto il possibile per migliorare le condizioni di lavoro e di sicurezza anche per questi interventi che avvengono in condizioni particolari e difficili - ha concluso - e che possono costituire delle situazioni di pericolo anche per operai esperti come lo era Ielpo". 

L’incidente

Lunedì, Ielpo stava svolgendo delle misurazioni a 18 metri di profondità nel cantiere di piazza Tirana quando è stato colpito da un blocco di cemento e da altri detriti che sono crollati dalla parete del tunnel di collegamento in cui si trovava. Trasportato in gravi condizioni e in codice rosso all'ospedale San Carlo di Milano, il 42enne è deceduto poco dopo. Dopo la chiusura del cantiere per lutto, gli operai, colleghi della vittima, hanno indetto uno sciopero di 24 ore, che si concluderà questa sera alle 22.