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Inchiesta su Attilio Fontana per abuso d’ufficio prorogata di sei mesi

Lombardia
Attilio Fontana (ANSA)

La Procura vuole condurre ulteriori accertamenti per stabilire se l'episodio contestato - la nomina dell’ex socio dell’attuale Governatore lombardo in un organismo regionale - sia da inquadrare al massimo come un illecito amministrativo o come un reato 

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Su richiesta della Procura, il gip di Milano Raffaella Mascarino ha disposto la proroga di altri sei mesi dell'indagine aperta lo scorso maggio per abuso d'ufficio nei confronti del Governatore della Lombardia, Attilio Fontana, per una nomina in un organismo regionale del suo ex socio di studio Luca Marsico. Fontana, difeso dal legale Jacopo Pensa, nell’interrogatorio dello scorso 13 maggio aveva rivendicato come una sua scelta la nomina di Marsico a un incarico, da 11.500 euro all'anno, come componente del Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti al Pirellone. Il Governatore aveva infatti spiegato che non voleva disperdere le sue competenze e che, tra le varie possibilità, aveva scelto per lui la più vicina alle sue passate esperienze e anche la meno lucrosa. Gli inquirenti dovranno decidere, al termine degli accertamenti, se chiedere il processo per il Governatore o l’archiviazione.

La proroga

La proroga, chiesta dopo il sequestro, lo scorso 31 ottobre, da parte della guardia di finanza di altri documenti negli uffici della Regione Lombardia, servirà per compiere ulteriori accertamenti per stabilire se l'episodio contestato a Fontana sia da inquadrare al massimo come un illecito amministrativo, come peraltro sostiene l'avvocato Pensa, o come un reato. Secondo i pm, Fontana avrebbe anche violato il dovere di astensione per conflitto di interessi, anche se il Governatore dopo l'elezione al Pirellone aveva ceduto le sue quote dello studio alla figlia. "Se avessi avuto il sospetto che la mia partecipazione alla delibera non fosse legittima mi sarei astenuto", aveva chiarito il Governatore a verbale.