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ArcelorMittal, indagini su una possibile 'crisi pilotata'

Lombardia

Una nuova ipotesi di reato, distrazione di beni del fallimento dell'Ilva, è stata contestata dai pm milanesi. Perquisiti gli uffici di ArcelorMittal a Milano, la società: “Stiamo collaborando”

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Le indagini sull'inchiesta sulla decisione di ArcelorMittal di lasciare lo stabilimento di Taranto puntano ad accertare se sia stata creata una situazione di 'crisi pilotata' o meno. E' quanto si apprende in ambienti giudiziari e investigativi milanesi. La presunta crisi pilotata, ventilata dai commissari nel loro ricorso d'urgenza depositato al Tribunale civile di Milano, è uno degli elementi centrali delle indagini delle procure di Milano e di Taranto, che puntano ad appurare come sia stato possibile che nel giro di un anno le perdite di ArcelorMittal siano più che raddoppiate rispetto a quelle dell'ex Ilva e cosa vi sia alla base della crisi che ha portato il gruppo franco indiano a chiedere il recesso del contratto di affitto. Da accertare anche se la diminuzione degli ordini sia dovuta a un calo della richiesta o a un loro 'dirottamento' su altre consociate della multinazionale e se i costi di approvvigionamento di materie 'intercompany' siano stati coerenti con quelli di mercato o più alti. 

Nuove accuse: distrazione di beni del fallimento

Una nuova ipotesi di reato intanto è stata contestata dai pm milanesi: distrazione di beni del fallimento dell'ex Ilva, che si aggiunge a quella di aggiotaggio informativo, che consiste in false comunicazioni al mercato, e a quella di omessa dichiarazione dei redditi. Al momento il fascicolo con le ipotesi di reato è a carico di ignoti. I militari del nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza, hanno acquisito alcuni documenti e perquisito gli uffici di ArcelorMittal, in via Brenta a Milano, e quelli dell'ex Ilva, in viale Certosa.

Le accuse della Procura

Il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e i pm Stefano Civardi e Mauro Clerici puntano a verificare se dirigenti e manager del gruppo con le loro condotte abbiano sottratto e distratto beni e risorse dall'Ilva fallita, dopo che hanno iniziato a gestirla col contratto d'affitto, dal quale hanno poi chiesto di recedere dando inizio alla causa civile. La contestazione di aggiotaggio informativo, invece, si concentra su alcuni comunicati stampa diffusi da ArcelorMittal e che avrebbe avuto effetti sui mercati esteri dove l'azienda è quotata. Intanto, nell'ufficio del pm Civardi gli inquirenti stanno ascoltando persone informate sui fatti, proseguendo l'attività già iniziata ieri con l'ascolto di dirigenti dell'amministrazione straordinaria dell'ex Ilva. L'accusa di omessa dichiarazione dei redditi, riguarda, da quanto si è appreso, le attività di una società olandese del gruppo e i suoi rapporti commerciali con la filiale italiana. ArcelorMittal si servirebbe della società per l'approvvigionamento di materiali. La società olandese che, oltre a vendere all'ex Ilva a prezzi che sembrerebbero più alti rispetto a quelli di mercato, godrebbe di un regime fiscale più vantaggioso. Da qui le indagini anche sul fronte tributario.

Il procedimento civile

Gli stessi pm milanesi stanno anche lavorando in queste ore per depositare l'atto di intervento, già preannunciato venerdì scorso dallo stesso procuratore Francesco Greco con un comunicato stampa, nel procedimento civile che vede protagonisti, da un lato, il gruppo franco-indiano e, dall'altro, l'ex Ilva con i suoi commissari. Prima dell'udienza fissata per il 27 novembre per discutere il ricorso cautelare d'urgenza dei commissari dell'ex Ilva contro l'azione di recesso dal contratto d'affitto da parte di Arcelor, i pm, infatti, dovranno depositare l'atto di intervento nel procedimento, che affiancherà il ricorso dei commissari, alla sezione specializzata in materia di impresa, presieduta da Claudio Marangoni. 

ArcelorMittal: “Stiamo Collaborando”

“L'azienda conferma la presenza della guardia di finanza negli uffici di Milano e nello stabilimento di Taranto di ArcelorMittal Italia e sta collaborando fornendo le informazioni richieste”, riporta la noto diramata dall'azienda.