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Treno deragliato a Pioltello, il racconto di capotreno e macchinista

Lombardia

"Ho chiamato con il telefono di servizio il macchinista urlando 'frena, frena' ma in quell'attimo la carrozza è uscita dal binario inclinandosi sul lato sinistro", ha detto l'uomo, in servizio sul regionale che si è schiantato il 25 gennaio 2018, agli investigatori

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"Qualche minuto prima delle ore 7, mentre mi trovavo nella vettura numero 4 ho sentito un forte rumore di sassi che sbattevano violentemente sotto il vagone, ho capito che stava accadendo qualche cosa. Ho notato che un vetro si è infranto, forse colpito da un sasso. A questo punto ho chiamato con il telefono di servizio immediatamente il macchinista urlando 'frena, frena', ma in quell'attimo la carrozza è uscita dal binario inclinandosi sul lato sinistro".
E' questo il drammatico racconto del capotreno in servizio sul regionale che, la mattina del 25 gennaio 2018, si è schiantato all'altezza di Pioltello, e messo a verbale qualche ora dopo l'incidente che ha provocato tre morti. L'uomo ha raccontato di aver visto "diversi passeggeri incastrati tra le lamiere".

Il racconto del capotreno

Nella deposizione, agli atti dell'indagine per disastro colposo plurimo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose che i pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti hanno chiuso a carico di 12 dirigenti di Rfi, compreso l'Ad Maurizio Gentile e la stessa società, il capotreno ha poi raccontato di aver "visto diversi viaggiatori uscire dai finestrini, e ho provveduto a soccorrere quelli presenti cercando di aprire le porte ma senza riuscirci perché erano contorte e non si aprivano, dopo di che sono uscito dal vagone infilandomi tra l'apertura di una porta e il tetto della vettura". Dopo essere sceso dal vagone il capotreno ha lanciato l'allarme e ha chiamato con il telefono i soccorsi. "Sono salito sulla carrozza e ho visto che al suo interno erano presenti diversi passeggeri incastrati tra le lamiere".

Le parole del macchinista

Agli atti dell'indagine anche il racconto del macchinista. "Tutto si è svolto nel giro di 30-40 secondi circa, per una distanza di un paio di km. Quando il treno si è fermato ho guardato fuori dal finestrino, convinto che ci fosse stato qualche problema con la linea aerea, ma ho notato le carrozze in coda che si erano staccate ed erano deragliate", le sue parole. E ancora: "Alle ore 06.55 quando siamo giunti in prossimità dell'ingresso della stazione di Pioltello lato Treviglio ho sentito un leggero sobbalzo, ma inizialmente non gli ho dato molta importanza in quanto capita spesso sentirli".
Pochi secondi dopo, però, "ho sentito il treno che strattonava, ma mentre stavo pensando che potesse essere dovuto ad un tenditore meccanico lento, mi è suonato il telefono di servizio, dove il capo treno mi avvisava di frenare".
Quando "stavo già provvedendo a fermare il treno, - prosegue il verbale del macchinista - ho notato delle sfiammate arrivare dal cavo elettrico della linea aerea. Ho visto che la pressione della condotta freno stava scendendo velocemente a zero".
Poi in "30-40 secondi" il deragliamento. "Su quel tratto, come previsto dalla scheda tecnica, - ha aggiunto il teste - il treno stava viaggiando ad una velocità di 140 km/h circa, in quanto avevo impostato il dispositivo automatico della velocità. Per evitare che i due treni che stavano sopraggiungendo in senso opposto finissero contro le carrozze deragliate, ho provveduto ad effettuare la cosiddetta manovra di "corto circuito di binario" che consiste nel segnalare il binario occupato". "Nel contempo - si legge nell'atto - la sala operativa Rfi mi ha contattato sul telefono del treno e gli ho detto che era successo un disastro, il collega che mi ha risposto ha provveduto a chiamare i soccorsi. Ho sentito nuovamente per telefono il capo treno, al quale ho chiesto le sue condizioni e come era la situazione. Lo stesso mi ha risposto di stare bene ma che erano presenti diverse persone ferite ma comunque era avvenuto un disastro".

La testimonianza di un ferito

Drammatica anche la testimonianza resa ai pm da uno dei passeggeri che si trovava a bordo del treno: "All'improvviso ho sentito un botto molto assordante che proveniva dalla parte sottostante del vagone e ho avuto la sensazione che la pavimentazione del treno non reggesse e si potesse spaccare da un momento all'altro. Il treno ha cominciato a ondeggiare" e "nonostante mi tenessi saldamente, venivo sbalzato e continuavo a urtare le gambe contro il sedile", le sue parole. Poi "un odore forte di bruciato e (…) gran fumo. Inoltre dal finestrino potevo notare provenire dalla parte sottostante del treno scintille e sentivo il rumore dei sassi che sbattevano contro la carrozza".
L'uomo, un operaio, che era sulla carrozza numero 3 e che è tra i feriti, ha messo a verbale quegli attimi di terrore raccontando che siccome il treno non rallentava "ho pensato di tirare il freno di emergenza". Cosa che, a suo dire, non è servita in quanto "non ha rallentato minimamente, continuando la sua corsa. Dopo di che è andata via la luce, e il treno ha cominciato a ondeggiare sempre di più quando all'improvviso ho sentito una serie di botti e sbalzi molto forti e successivamente si è fermato bruscamente e io sono riuscito a scappare dal finestrino che era rotto".