Il consigliere regionale di Forza Italia ed ex sottosegretario con deleghe all'area Expo, ha trascorso tre mesi agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione e finanziamento illecito
Il consigliere regionale di Forza Italia ed ex sottosegretario con deleghe all'area Expo, Fabio Altitonante, è tornato oggi, martedì 17 settembre, nell'aula del Consiglio regionale della Lombardia, dopo aver trascorso tre mesi agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione e finanziamento illecito nell'ambito dell'indagine della Dda milanese (VIDEO). Altitonante era tornato in libertà per scadenza dei termini di custodia cautelare ad inizio agosto. Durante la sospensione della sua carica di consigliere regionale era stato sostituito da Maurizio Broccanello.
L’inchiesta e la scarcerazione
L'inchiesta della Dda di Milano ha riguardato un presunto sistema di corruzione e nomine pilotate in Lombardia. Altitonante è tornato libero per effetto della decisione con la quale il Tribunale del Riesame ha derubricato il reato di corruzione in traffico di influenze. Il politico era accusato di finanziamento illecito e corruzione per aver ricevuto da Daniele D'Alfonso, ritenuto insieme a Gioacchino Caianiello uno dei protagonisti del sistema corruttivo, 20mila euro "al fine di far ottenere il rilascio del permesso a costruire relativamente a un immobile di proprietà della moglie del manager Luigi Patimo".