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Ruby ter, Marysthell Polanco in un audio del 2014: "Voglio patteggiare"

Lombardia
Foto di archivio

Secondo il suo avvocato difensore la conversazione "dimostra che la sua volontà è sempre stata quella. È rimasta coerente". Agli atti anche una lettera indirizzata al pm Ilda Boccassini. La prossima udienza si terrà l'1 luglio

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"Non voglio soldi, non voglio case, voglio patteggiare e pulirmi". Sono le parole di Marysthell Polanco, udibili in un audio risalente al 2014 e depositato nei sei faldoni degli atti del Ruby ter, processo con al centro i versamenti dell'ex premier Silvio Berlusconi elargiti in cambio, secondo l'accusa, del silenzio delle ragazze. Nell'audio Polanco, una delle ragazze ospiti alle serate di Arcore e tra gli imputati per corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza, parlava con il suo legale dell'epoca chiedendo, senza successo, di poter patteggiare. L'ex showgirl già nei mesi scorsi aveva dichiarato di "essere cambiata" e di voler "dire la verità" in aula. La prossima udienza del processo si terrà l'1 luglio.

L'audio del 2014

L'audio, registrato dalla stessa Polanco mentre parla con il legale dell'epoca, è stato acquisito dall'aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Luca Gaglio con una rogatoria in Svizzera. L'ex soubrette affermava di voler patteggiare per "pulirmi", ma l'avvocato non era dello stesso avviso. Poi la donna ha cambiato avvocato, prima di essere assistita infine dall'avvocato Paolo Cassamagnaghi. "Un audio - ha spiegato l'avvocato - che dimostra che la sua volontà è sempre stata quella di patteggiare. Chiederemo la trascrizione di questo audio. Lei - ha aggiunto - è rimasta coerente, voleva patteggiare". Nello stesso audio, tra l'altro, l'allora avvocato della giovane, parlando con la ragazza di una sua parcella, avrebbe detto a lei che "loro hanno preso l'impegno che pagano" e che se avesse bussato alla porta dei pm per un patteggiamento non l'avrebbero ricevuta.

La lettera scritta al pm Ilda Boccassini

"Vorrei un incontro con lei (...) il motivo per il quale scrivo è perché il mio avvocato si è rifiutato di accompagnarmi a rilasciare una dichiarazione spontanea", scriveva Polanco in una lettera redatta a mano nell'ottobre del 2014 e indirizzata al pm di Milano Ilda Boccassini. Missiva che ora è agli atti del processo. "Gentile Ilda Boccassini - scrive l'ex showgirl nella lettera - scrivo queste due righe perché vorrei un incontro con lei o con qualcuno di competenza, il motivo per il quale scrivo è perché il mio avvocato si è rifiutato di accompagnarmi a rilasciare una dichiarazione spontanea, appunto sul caso odierno. Distinti saluti". Ilda Boccassini seguì l'inchiesta e il processo che vide imputato Berlusconi per concussione e prostituzione minorile per il caso Ruby e che si chiuse con l'assoluzione per l'ex premier, confermata dalla Cassazione.

Aveva sostenuto la versione delle "cene eleganti"

L'ex showgirl, dopo aver reso nei processi sul caso Ruby, così come le altre 'olgettine', la versione delle "cene eleganti" e dopo essere finita prima indagata e poi imputata anche lei nel 'Ruby ter' già nel 2015, quando si era trasferita in Svizzera col marito e un figlio piccolo, aveva raccontato di aver scritto nel 2014 la lettera a Ilda Boccassini per "parlare". Già a margine della scorsa udienza l'ex soubrette ha rivelato di essere pronta a "dire la verità" su quanto accadeva a Villa San Martino e quindi a cambiare la versione sulle "cene eleganti". Il suo avvocato ha chiarito che, a prescindere dalle interviste già rilasciate, nel merito "non dirà nulla fino al dibattimento". Sempre il legale ha chiarito di aver preso la difesa solo l'anno scorso e che "lei avrebbe potuto patteggiare solo entro l'udienza preliminare, termine che era già scaduto".

Prossima udienza l'1 luglio

Dopo lunghi rinvii si è aperto il 10 giugno il dibattimento del 'Ruby ter' (la prima udienza milanese risale a oltre 2 anni fa). I giudici hanno concesso alle difese un altro stop per studiare i sei faldoni (con atti del Ruby, del Ruby 2 e del Ruby ter) depositati dai pm e per presentare eventuali eccezioni. La prossima udienza si terrà l'1 luglio. I pm hanno chiesto di svolgere il processo "di venerdì, perché l'attività dell'Europarlamento (Berlusconi è eurodeputato, ndr) va da lunedì a giovedì", temendo quindi legittimi impedimenti, ma i giudici hanno spiegato che le udienze tendenzialmente saranno di lunedì.