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Tifoso morto, indagini sulla Renault sequestrata. Portati a Milano 4 ultras napoletani

Lombardia
Daniele Belardinelli (ANSA)

La perizia, disposta dalla Procura di Milano, mira a stabilire se sia stata proprio la Renault Kadjar nera ad aver investito Daniele Belardinelli durante gli scontri tra tifosi prima di Inter-Napoli, il 26 dicembre 2018

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Si stanno concentrando su una sola auto, una Renault Kadjar nera, gli accertamenti in corso con la formula dell'incidente probatorio nell'inchiesta della Procura di Milano sugli scontri tra ultras avvenuti il 26 dicembre prima di Inter-Napoli. La perizia è stata chiesta nell'ambito delle indagini per omicidio volontario sulla morte di Daniele Belardinelli. Fabio Manduca, 38 anni, ultrà del Napoli che era alla guida della Renault, è stato convocato a Milano per un interrogatorio 'coatto', ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.

La perizia

All'inizio dell'inchiesta si era ipotizzato che il tifoso del Varese potesse essere stato colpito da una prima macchina, e poi schiacciato da una seconda. Ora, però, gli accertamenti si stanno concentrando solo sulla Renault Kadjar, su cui viaggiavano, diretti allo stadio, quattro ultras napoletani. Le analisi eseguite dagli esperti nominati dal Gip, Guido Salvini, in corso tra ieri, giovedì 4 aprile, e oggi, hanno permesso di scartare cinque delle sei auto sequestrate

I segni dell'investimento sulla Renault

L'auto oggetto di indagini presenterebbe difatti una serie di segni compatibili con l'investimento, tra cui l'asse leggermente deviato, presumibilmente per un urto, alcuni segni sotto la carrozzeria e, poi, in altri punti, tracce riconducibili forse al giubbotto che indossava Belardinelli la sera degli scontri. La relazione finale, con analisi genetiche, dovrebbe essere depositata a giugno nell'inchiesta della Digos, coordinata dall'aggiunto Letizia Mannella e dai PM Rosaria Stagnaro e Michela Bordieri. 

L'interrogatorio ai quattro ultras della Renault

Fabio Manduca era stato convocato nelle scorse settimane per un interrogatorio, ma aveva scelto di non rispondere. Oggi, venerdì 5 aprile, è stato portato da Napoli a Milano per un interrogatorio in Questura, tramite un provvedimento di "accompagnamento coattivo per procedere a interrogatorio o a confronto", richiesto dall'aggiunto e dai PM e firmato dal Gip Guido Salvini. Si è avvalso di nuovo della facoltà di non rispondere. Sembra che anche gli altri tre ultras che si trovavano in auto con lui siano stati portati a Milano per essere interrogati.

L'ipotesi di omicidio volontario

Nell'inchiesta al momento si ipotizza l'omicidio volontario. "Non l'ho investito io, quando sono passato il corpo era già a terra, io sono passato dopo l'investimento", aveva detto il guidatore di un'altra auto, interrogato in Questura venerdì 1° marzo. Quel giorno il guidatore della Renault, invece, aveva deciso di non presentarsi. 

Le parole dell'avvocato di Manduca

"Abbiamo già presentato un esposto alla Procura generale di Milano per evidenziare questo abuso a cui è stato sottoposto il mio assistito oggi e la violazione del diritto di difesa", ha spiegato il legale del 38enne, l'avvocato Dario Cuomo, chiarendo che l'indagato stamani "è stato messo su un treno a Napoli da due agenti che l'hanno portato a Milano, si sono fatti spendere soldi per niente allo Stato, quando già la Procura sapeva che si sarebbe avvalso". Il legale ha affermato che "devono essere rispettate le garanzie minime del diritto di difesa, previste dal codice, le prove le deve portare l'accusa e poi depositarle".

Escluse le altre auto

Le analisi, nel frattempo, avrebbero escluso responsabilità da parte degli ultrà che viaggiavano su altre cinque auto sequestrate, una Audi A3, una Ford Transit, una Volkswagen Golf, un'Opel Vivaro e una Volvo V40. Lo scorso 15 marzo, il Gip ha concesso novanta giorni di tempo agli esperti nominati per una serie di complesse indagini genetiche, 'papillari' e 'merceologiche', sulle auto e su tutti gli oggetti sequestrati, come coltelli, bastoni, mazze e roncole. Una trentina in totale gli ultras indagati con l'ipotesi 'tecnica' di omicidio volontario, mentre l'altro filone riguarda la rissa aggravata.