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Melegnano, in 1500 al corteo contro il razzismo dopo le scritte di minacce

Lombardia
Un'immagine della manifestazione (Agenzia Fotogramma)

La camminata contro il razzismo è stata indetta dopo la comparsa di insulti sul muro della casa di una famiglia che ha adottato un giovane senegalese

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Sono oltre 1500 le persone presenti a Melegnano, in provincia di Milano, alla camminata contro il razzismo voluta dal sindaco Rodolfo Bertoli. La mobilitazione è stata indetta dopo gli insulti a un giovane senegalese, comparsi sul muro della casa dove vive con la sua famiglia adottiva. Una parata di primi cittadini con la fascia da sindaco si è mossa a fianco di Bertoli per sfilare insieme a lui nel corteo. (FOTO)

Presente anche l'Anpi

Partecipa alla manifestazione anche una forte rappresentanza di scout arrivati in divisa e foulard. Presente anche l'Anpi e decine di associazioni contro il razzismo. "Non mi aspettavo davvero tanta partecipazione - ha affermato il sindaco di Melegnano - sono davvero molto soddisfatto".

Il padre del ragazzo: "Vogliamo solo tornare alla nostra vita"

"Chiediamo soltanto di tornare alla nostra vita". Sono le parole di Paolo Pozzi, padre adottivo del ragazzo senegalese. "Tutte queste presenze sono inaspettate - ha dichiarato-, non ci aspettavamo questo clamore, ci fa piacere. Il ragazzo sta bene, è tranquillo. Anche lui patisce questa situazione ma sta bene tant'é che stamattina è andato ad allenarsi". Alla manifestazione ha voluto essere presente anche il deputato Emanuele Fiano. "Faccio un appello al ministro dell'Interno Matteo Salvini - ha affermato l'esponente del Pd - , al presidente del Consiglio Giuseppe Conte: il razzismo non è una questione della sinistra, il razzismo è una questione sociale. Va impedita, combattuta. Serve durezza nella prevenzione e poi nella repressione di questi episodi", ha concluso Fiano.