Truffa sui diamanti, Fisac: "Colpe dei banchieri, non dei bancari"
LombardiaLa Federazione Italiana Assicurazione Credito definisce "inaccettabile" la pubblicazione dei nomi di alcuni bancari indagati e chiede "un'immediata assunzione di responsabilità" da parte dei vertici degli istituti coinvolti
La Fisac-Lombardia definisce "inaccettabile" la pubblicazione dei nomi di alcuni bancari indagati nella vicenda della truffa sulla vendita di diamanti da parte di alcune banche, scoperta dalla guardia di finanza di Milano, che ha eseguito un decreto di sequestro preventivo per un valore di oltre 700 milioni di euro. Tra i raggirati anche diversi volti noti dello spettacolo, il rocker Vasco Rossi, l'industriale Diana Bracco, la conduttrice tv Federica Panicucci e la ex showgirl Simona Tagli. La Federazione Italiana Assicurazione Credito chiede "un'immediata assunzione di responsabilità" da parte dei vertici degli istituti coinvolti.
La nota del sindacato
"È da anni che solleviamo obiezioni sul modo di agire di alcuni pezzi della filiera commerciale di alcune aziende bancarie" denunciando "le pressioni alla vendita che subiscono i lavoratori allo sportello per collocare determinati prodotti, come i diamanti, inseriti addirittura tra gli obiettivi di budget da realizzare", si legge nella nota del sindacato appartenente alla Cgil. "In tale contesto - aggiunge la nota - è di tutta evidenza che il bancario è solamente l'ultimo 'ingranaggio' di un meccanismo deciso ai vertici aziendali, per cui chiediamo una piena ed immediata assunzione di responsabilità dei banchieri e del top management in questa vicenda".
Le parole di UniCredit
"UniCredit per propria policy non commenta i procedimenti in corso. UniCredit collaborerà con le autorità competenti e continuerà a offrire servizi di assistenza ai clienti interessati. L'iniziativa avviata già nel corso dello scorso anno prevede il riacquisto delle pietre dai clienti al valore a suo tempo pagato". Ad affermarlo è un portavoce di UniCredit, anch'essa coinvolta nell'inchiesta.