
Imperdibili, 15 cose da vedere a Venezia se sei in città per gli ultimi giorni di Biennale
Imperdibili è la nuova rubrica di Sky Tg24 che racconta le mete da non perdere e i segreti da scoprire in ogni luogo. Terza tappa alla ricerca delle bellezze della città di Venezia, a bordo di una gondola e lungo i suoi canali. Che si abbiano a disposizione poche ore o un paio di giorni, ecco i 15 luoghi da non perdere che raccontano la storia del capoluogo veneto

Il nostro viaggio non può che cominciare dalla piazza più celebre di Venezia: San Marco. Napoleone la definì “il salone più bello d’Europa”, una definizione che tutt’oggi non ci sorprende. La piazza ha una forma trapezoidale, è lunga 175 metri e si compone di tre settori: oltre alla piazza vera e propria, include la piazzetta San Marco – l’accesso per chi proviene dal mare – e piazzetta dei Leoncini, con i due animali in marmo che delimitano l’area sopraelevata.

San Marco è il massimo monumento della città. Per mille anni è stata da un lato Cappella Ducale, che faceva capo direttamente al Doge, dall’altro Chiesa di Stato, per poi diventare dal 1807 la sede del Patriarca di Venezia, nonché cattedrale cittadina. Simbolo della Basilica di San Marco sono indubbiamente i suoi mosaici, che rivestono oltre 8mila metri quadrati tra pareti, cupole e volte.

Altro celebre simbolo di Venezia è la sua Torre dell'Orologio. Si tratta di un vero e proprio capolavoro di ingegneria e di meccanica, grazie all’orologio astronomico che è parte integrante della torre e che da 500 anni scandisce la vita e la storia della città.

Il Palazzo Ducale è un esempio eccellente di arte gotica. Era la sede del Doge, la più antica e alta carica della Repubblica di Venezia. Oggi è il risultato di una imponente stratificazione di ornamenti ed elementi costruttivi.

Simbolo di Venezia sono i suoi canali che attraversano la città come se fossero strade. Con i suoi quattro chilometri di lunghezza, il più lungo – e più noto – è il Canal Grande. Lo si può percorrere a piedi, attraverso i quattro ponti che lo attraversano – il Ponte di Rialto, il Ponte dell’Accademia, il Ponte degli Scalzi e il Ponte della Costruzione – oppure a bordo di un vaporetto o di un traghetto.

Il Ponte di Rialto collega le due sponde del Canal Grande e a descrivere la sua bellezza e la sua imponenza ci pensano i numeri: lungo 48 metri e largo 22, si compone di un’unica arcata di 28 metri, ha tre rampe di scale che permettono di accedere alla parte più alta e ben 24 piccoli negozi di souvenir su entrambi i lati.

Il Ponte dei Sospiri venne realizzato nel 1614 per collegare il Palazzo Ducale con le Prigioni Nuove. Il nome, secondo quanto si tramanda, risale all’epoca romantica: i prigionieri che uscivano dal tribunale, prima di dirigersi nelle celle, avrebbero scorto dalle piccole finestre del ponte la bellezza della laguna e del cielo, sospirando, forse, per la perduta libertà.

A far edificare la bellissima e imponente Chiesa di Santo Stefano furono i monaci Eremitani nel XIII secolo. È un edificio gotico, dotato di un soffitto a carena di nave rovesciata, che nella Sacrestia custodisce un vero e proprio tesoro artistico. Al suo interno, infatti, si possono ammirare alcune opere di Jacopo Tintoretto, come l’Ultima Cena, Cristo che lava i piedi agli apostoli e la Resurrezione.

Situata nel campo omonimo, la Basilica dei Frari è la più grande delle chiese di Venezia. Esempio di gotico, la chiesa a croce latina al suo interno ha dodici colonne, simbolo degli apostoli, che metaforicamente vogliono sostenere il cielo (la cupola). Al suo interno custodisce opere pittoriche e scultoree di inestimabile valore.

Per chi ama l’arte, altri 60 dipinti sono custoditi all’interno della Scuola Grande di San Rocco. Si tratta di una confraternita di laici fondata nel Quattrocento che prende il nome dal Santo, il cui corpo è custodito al suo interno. Si tratta, inoltre, dell’unica tra le Scuole Grandi a essere sopravvissuta alla caduta della Repubblica di Venezia.

Chi ha a disposizione qualche ora in più, può fare un tour fuori dalle rotte turistiche, alla scoperta delle isole della laguna. Celebri sono Burano, in foto, famosa per la lavorazione dei merletti, Murano, per quella del vetro e l’isola dei pescatori Torcello.


Gli amanti della lettura non possono non visitare una delle librerie più originali del mondo: Acqua Alta. Qui i libri non sono solo oggetti in vendita, ma parte integrante della struttura: ricoprono le pareti, fungono da gradini e riempiono vasche, gondole e canoe, poste all’interno del negozio per ripararli in caso di acqua alta.

Per chi vuole trascorrere una notte a Venezia e godere della bellezza dei suoi canali illuminati dalla luna, gli alberghi a disposizione sono numerosi. Alcuni serbano un fascino storico unico, come Ca’ di Dio, un vero rifugio veneziano che guarda il Bacino di San Marco. La sua storia ha inizio nel 1272 e nel corso dei secoli ha vissute tante vite, da alloggio per pellegrini di passaggio verso la terra Santa, a luogo che accoglieva donne in difficoltà. Oggi è un luxury hotel, frutto di un lungo lavoro di ricerca condotto dallo studio di Patricia Urquiola.

Tra un giro in gondola e una visita guidata, chi si trova a Venezia anche solo per un giorno non può non assaggiare uno dei piatti tipici della cucina veneta: dalla tradizionale polenta alle sardine in saor con cipolle e uvetta, fino ai Risi e bisi, il piatto a base di riso e piselli che appartiene all’antica tradizione culinaria della Serenissima.