Imperdibili, cosa vedere a New York in 5 giorni: 16 cose da visitare a Natale e dintorni
Imperdibili è la rubrica di Sky Tg24 che racconta le mete da non perdere e i segreti che ciascun luogo nasconde. Nona tappa alla scoperta delle bellezze di New York, con i suoi grattacieli e le terrazze panoramiche, le opere d’arte e quella magia che si respira in ogni angolo di strada. Ecco allora i 16 luoghi imperdibili della città che non dorme mai.
Prima tappa del nostro viaggio alla scoperta di New York è sicuramente Times Square, l’incrocio più celebre di Manhattan, con i suoi maxischermi a led, le insegne pubblicitarie, gli artisti di strada e le decine di negozi. La piazza può essere ammirata meglio sulla celebre scalinata rossa a nord di Times Square.
Tra le più celebri strade di Manhattan vi è senza dubbio Broadway, che ospita numerosi cinema e teatri con decine di rappresentazioni settimanali, per lo più musical. Chi ha qualche ora in più a disposizione non può perdere l’occasione di assistere a uno degli spettacoli in programma.
Chi visita New York per la prima volta, si ritroverà spesso, nel corso del suo viaggio alla scoperta delle bellezze della Grande Mela, ad avere lo sguardo all’insù, complici i suoi grattacieli, che offrono panorami mozzafiato. Tra questi vi è sicuramente l’Empire State Building (per oltre quarant’anni l’edificio più alto del mondo) che con le sue terrazze all’86esimo e al 102esimo piano, permette di ammirare New York dall’alto in tutta la sua magnificenza
New York è anche una città d’arte. Da non perdere è sicuramente il MoMa, Museum of Modern Art, che ospita una ricchissima collezione di oggetti di arte moderna e contemporanea. Tra i capolavori di inestimabile valore da ammirare vi sono sicuramente Notte Stellata di Van Gogh, Les Demoiselles d'Avignon di Picasso e le Campbell's Soup Cans di Andy Warhol.
Da vedere assolutamente sono la bellissima Grand Central Terminal, il terminal più grande al mondo, con il soffitto che riproduce una costellazione con oltre 2mila stelle notturne, nonché l’imponente New York Public Library (la terza più grande biblioteca dell'America del Nord), vegliata da due leoni scolpiti, Patience e Fortitude, e considerata il miglior edificio in stile Beaux-Arts del Paese.
Se è vero che New York è magica tutto l’anno, a Natale lo è forse ancora di più e a testimoniarlo è la amgia che si respira a Rockefeller Center, il gruppo di 19 edifici commerciali che si affaccia tra la Fifth Avenue e la Sixth Avenue. È proprio all’interno del complesso che viene installato, ogni anno, l’albero di Natale celebre in tutto il mondo. L’abete è alto oltre 24 metri, è ricoperto da più di 50mila luci e in cima è decorato con una stella di Swarovski che pesa 400 chili.
Uno dei simboli della città che non dorme mai è sicuramente Central Park, il più grande parco del distretto di Manhattan. Al suo interno si trovano diversi parchi artificiali, sentieri, due piste di pattinaggio, parchi giochi per i più piccoli e persino lo zoo. Ciò che colpisce, passeggiando lungo il parco, è vedere come i grattacieli sullo sfondo e la natura circostante si integrino alla perfezione. Lungo i 3,4 km di parco, inoltre, vi sono più di 2mila panchine “dedicate”, su cui è possibile leggere romantiche dediche.
Non distante da Central Park vi è il Guggenheim Museum, il museo di arte moderna e contemporanea costruito nel 1959 e celebre per la sua architettura: ultimo grande lavoro di F. L. Wright, è tutt’oggi ritenuto uno dei capolavori architettonici moderni. Al suo interno è possibile ammirare le opere di Vasily Kandinsky, disposte lungo i muri a spirale dell’edificio in cemento armato.
Al World Trade Center, nel luogo in cui sorgevano le Twin Towers - crollate nell’attentato terroristico dell’11 settembre - si trova oggi il 9/11 Memorial. A colmare gli spazi lasciati vuoti dalle torri, ci sono due piscine, sui cui lati sono incisi i nomi di tutte le vittime dell’attacco. Proprio qui, nella Memorial Plaza, è presente anche il Survivor Tree, l’unico albero sopravvissuto.
Inaugurato nel 1883, il celebre Ponte di Brooklyn è una delle meraviglie da ammirare nella città. A lungo il ponte sospeso più grande al mondo, si estende al di sopra dell’East River e collega Brooklyn con Manhattan. Lo si può percorrere a piedi, in bici o in auto.
Acronimo di “South of Houston” Street, SoHo è uno dei quartieri oggi più apprezzati di Manhattan, complici gli splendidi edifici in ghisa, le gallerie d’arte e i negozi di scarpe, lusso e antiquariato. Molto simile è la vicina Tribeca, “Triangle below canal”, il quartiere un tempo zona industriale, che accolse molti artisti a partire dagli anni Settanta.
The Vessel è di recente costruzione e rientra nel progetto di riqualificazione urbanistica di Hudson Yards. Si tratta di una struttura realizzata a nido d’ape, alta 16 piani e dotata di oltre 150 rampe di scale. Chi non ha paura dell’altezza e vuole vedere uno dei più bei panorami di tutta New York può salire al vicino The Edge, la terrazza panoramica esterna più alta dell’emisfero occidentale, che offre una visuale a 360 gradi della città.
Per poter ammirare New York dall’alto, si può fare anche una passeggiata lungo la High Line. Un tempo ferrovia sopraelevata, poi caduta in disuso, è oggi un vero e proprio parco pubblico lungo 2,3 km, che permette, a chi lo percorre, di ammirare Lower Manhattan dall’alto dei suoi 9 metri.
Tra i simboli più celebri di New York vi è la Statua della Libertà, donata all’America dai francesi nel 1886, per celebrare l’alleanza tra i due Paesi. Modellata sul colosso di Rodi, è alta 46 metri e pesa 225 tonnellate. La fiaccola, che la Signora della Libertà regge nella mano destra, simboleggia l’illuminazione. Sul braccio sinistro vi è una tavola, simbolo della Dichiarazione di Indipendenza, mentre i sette ornamenti sul capo rappresentano i continenti.
È su Ellis Island che, nel 1892, il governo federale aprì un centro per le procedure d’immigrazione. Oggi è possibile ripercorrere la storia di milioni di antenati americani, giunti sull’isola, grazie all’Ellis Island Museum of Immigration: le mostre sono allestite su tre piani e ricreano l’esperienza vissuta da quanti vi erano approdati, rendendo loro onore.