Henri Matisse-Invito al viaggio, in mostra alla Fondation Beyeler di Basilea

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Sabrina Rappoli

Sabrina Rappoli

Photo: Mitro Hood

Si tratta della prima esposizione in Svizzera e in area germanofona dopo quasi vent’anni dedicata al grande maestro dei Fauves. L'abbiamo visitata per la rubrica FLASH

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Settanta opere, prestiti da rinomati musei europei, statunitensi e da collezioni private, accolgono il visitatore negli ampi spazi della Fondazione opera di Renzo Piano, tra alberi secolari e stagni di ninfee. Qui, dove il giardino esterno pare penetrare oltre le grandi vetrate, si snoda la storia personale e professionale del grande maestro francese, nato a Le Cateau-Cambrèsis nel 1869 e principale esponente della corrente dei Fauves.

Interiore
Photo: Robert Bayer

"La mostra come retrospettiva è proprio concepita come un grande viaggio nell'opera o tra le opere di Matisse, dagli inizi, fino alla fine", spiega il curatore Raphaël Bouvier. 

"Quindi, proprio un viaggio dove si vede tutto lo sviluppo artistico di Matisse. Abbiamo più di 70 opere importanti da diversi musei, in Europa e negli Stati Uniti. Ci sono tanti capolavori, come per esempio un'opera che non è più stata prestata da 30 anni, Le bagnanti con la tartaruga, che è proprio un capolavoro degli inizi di Matisse, dove si vede tutta la rivoluzione artistica che Matisse ha potuto portare per la Storia dell'Arte; l'influenza di diverse tradizioni della pittura europea, come per esempio Giotto, che ha avuto un ruolo importante e poi anche con le culture non europee; l'influenza della scultura africana, che ha avuto una grande influenza su Matisse. Dunque, un quadro dove si vede in modo molto bello e forte, questo lato multiculturale, che si trova anche in rapporto coi viaggi di Matisse, che ha viaggiato tanto".

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Photo: Robert Bayer

L’esposizione prende le mosse dai versi del poeta francese Charles Baudelaire che si intitola “Invito al viaggio”, densi dei temi che ritroveremo spesso nelle opere di Matisse. A spingere Henri Matisse verso mete di viaggio sempre nuove era la ricerca artistica della luce ideale. Cresciuto nella Francia settentrionale, il pittore la trovò dapprima nel sud mediterraneo del Paese, per poi esplorarla in Italia, Spagna e Nord Africa, quindi, in un viaggio attraverso gli Stati Uniti iniziato a New York e infine nei mari del Sud. Nei suoi numerosi viaggi dentro e fuori l’Europa, che lo portarono anche in Russia, conobbe meraviglie naturali, culture e tradizioni pittoriche a lui sconosciute che assorbì nella sua opera. Il viaggiare e l’esperienza della luce che ne traeva sono stati fattori decisivi per l’evoluzione creativa di Matisse, dai rivoluzionari esordi fauve fino agli iconici papiers découpés del periodo tardo.

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Photo: Saint Louis Art Museum

L’esposizione curata da Raphaël Bouvier raccoglie sia opere iconiche sia quadri raramente presentati in pubblico provenienti da prestigiosi musei e collezioni private, tra cui il Baltimore Museum of Art; il Centre Pompidou di Parigi; il K20 di Düsseldorf; il Kimbell Art Museum di Fort Worth; il Museum of Modern Art di New York; la National Gallery di Washington e il San Francisco Museum of Modern Art. Sono esposti capolavori quali La tavola imbandita (La Desserte), 1897; Lusso, calma e voluttà (Luxe, calme et volupté), 1904; La finestra aperta, Collioure (La fenêtre ouverte, Collioure), 1905; Lusso I (Le Luxe I), 1907; Bagnanti con tartaruga (Baigneuses à la tortue), 1907/08; Pesci rossi e scultura (Poissons rouges et sculpture), 1912; Figura decorativa su fondo ornamentale (Figure décorative sur fond ornemental), 1925/26; Grande nudo disteso (Grand nu couché), 1935; Asia (L’Asie), 1946; Interno con tenda egiziana (Intérieur au rideau égyptien), 1948 e Nudo blu I (Nu bleu I), 1952. La ricca messe di dipinti, sculture e collage, tutte opere di grande rilevanza, ci racconta l’affascinante dispiegarsi della straordinaria produzione di Matisse.

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Photo: Robert Bayer

Il viaggio e l’atelier costituiscono i due poli entro cui si colloca l’attività artistica del grande maestro. La sua vita e la sua opera sono state determinate dalle costanti interazioni tra i viaggi in patria e all’estero e i soggiorni di lavoro in luoghi disparati. Le esperienze, i ricordi e gli oggetti raccolti durante i viaggi sono temi altrettanto centrali quanto lo studio inteso come luogo della produzione artistica. La finestra aperta è un motivo frequente in Matisse. Soglia tra il dentro e il fuori, tra il vicino qui e il lontano là, rappresenta emblematicamente la giustapposizione tra l’essere a casa e il viaggiare. Nel suo significato simbolico la finestra aperta, in particolare, va letta come un «invito al viaggio».

In una sala multimediale progettata appositamente per la mostra i viaggi di Matisse prendono vita attraverso fotografie d’epoca animate e immagini murali. Inoltre, foto e filmati offrono scorci sugli atelier del maestro e sul processo di creazione delle sue opere.

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Photo: The Phillips Collection, Washington, D.C.

Fondation Beyeler

Il museo d’arte di Riehen presso Basilea è internazionalmente rinomato per le sue mostre di altissima levatura, per la sua importante collezione di arte moderna e contemporanea e per il suo ambizioso programma di eventi. La sua posizione nel mezzo di una zona ricreativa con vista su campi di grano, mucche al pascolo e vigneti ai piedi della Foresta Nera è unica. Nel parco adiacente la Fondation Beyeler sta realizzando un nuovo edificio museale con l’architetto svizzero Peter Zumthor, rafforzando così il legame armonioso tra Arte, Architettura e Natura.

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