I 50 anni del cubo di Rubik: il rompicapo diventato arte

Tenete a mente questo numero: 43.252.003.274.489.856.000 Sono le possibili combinazioni del cubo di Rubik, il rompicapo più venduto al mondo con 500 milioni di pezzi dal 1974. 3x3x3, sei facce con sei colori diversi, tenute insieme da un perno centrale. 5,7 centimetri per lato. Otto angoli e Dodici spigoli. E sapete quante mosse servono per risolverlo? Appena 20. Gli scienziati lo chiamano “il numero di Dio” perché è il numero di mosse che effettuerebbe un essere onnisciente, in grado di individuare istantaneamente il percorso più breve per risolvere il cubo. È tutta matematica: algoritmi e geometria. La storia Erno Rubik oggi ha 80 anni. Inventò il cubo nel 1974 per insegnare la geometria spaziale ai suoi studenti di Architettura a Budapest. Vide che quello strano strumento passava con entusiasmo tra le mani dei ragazzi, che se lo contendevano e facevano girare le facce e il cervello. E allora capì le potenzialità di quel giocattolino tanto semplice eppure tanto misterioso e complicato. Nel 1975 lo brevettò con il nome di Magic Cube e il 10 gennaio del 1980 la Ideal Toy lo ribattezzò Rubik’s Cube, dando inizio alla produzione e alla distribuzione di massa. Quel piccolo aggeggio ebbe la forza di superare la cortina di ferro, si era in piena Guerra Fredda, e Rubik, che ottenne il passaporto azzurro, cominciò a girare il mondo per far conoscere la sua creatura, sempre più apprezzata. Dapprima in Gran Bretagna, poi in tutta Europa e nei cinque continenti. Nel 1982 si tenne il primo campionato del mondo del Cubo di Rubik. Lo vinse lo statunitense Minh Thai, che incredibilmente riuscì a risolvere il cubo, ricreando tutte le facce dello stesso colore, in appena 22 secondi e 95 centesimi. Il New York Times, con un articolo dal titolo “Rubik’s Cube: A Craze Ends”, ne profetizzò il declino, vista la facilità con cui era stato risolto. Ed in effetti il Cubo attraversò anni di crisi. Ma all’inizio dei ’90 conobbe una seconda giovinezza. I ragazzi riscoprirono quello strano e colorato rompicapo che ancora oggi gira nelle mani di milioni di persone. E nel 2023 lo statunitense Max Park stabilisce il nuovo record del mondo: risolve il cubo in appena 3 secondi e 13 centesimi, in 31 mosse. Impensabile. Ma questa velocità stavolta ha il potere di rinvigorire il cubo, che viene costruito con materiali e meccanismi sempre più rapidi e performanti, con snodi magnetici ad esempio. La mostra a Cuneo Cuneo ha dedicato una mostra al 50esimo compleanno del Cubo. Si intitola “50 anni di Cubo. Erno Rubik e il rompicapo che ha incantato il mondo”. E’ stata allestita presso lo Spazio Innovazione della Fondazione CRC, in Via Roma, 17, ed è visitabile fino al 27 aprile 2025, . L’ingresso è libero e gratuito. Si tratta del primo evento europeo dedicato al Cubo di Rubik e nel mondo ha avuto solo due precedenti, negli Usa e in Cina, per il quarantesimo anniversario, nel 2014. Un progetto di CRC Innova ideato, curato e prodotto dall’associazione culturale “Cuadri”, in collaborazione con Spin Master. Tre sale con tante curiosità. Nella prima si trovano i giochi con cui Erno giocava da bambino e che lo hanno poi ispirato nell’invenzione del Cubo come il tangram, il pentamino e il gioco del 15. I cubi più strani del mondo, da quello peloso giapponese al twister, da quello di Star Trek al cubo bucato o rotondo. Tutti prestati da un collezionista privato. E poi la splendida opera dell’artista Giovanni Contardi, realizzata appositamente per la mostra, con 1800 cubi 3x3x3 che creano un quadro colorato ed espressivo: uno sguardo di donna che arriva in ogni direzione. Nella seconda sala troviamo invece un’enorme cesta con centinaia di cubi. Chi vuole può divertirsi ad usarli e risolvere i giochi proposti sulle pareti. Vengono illustrati alcuni trucchi e spiegati gli algoritmi più semplici per provare a dipanare il rompicapo. Una miniera di curiosità tutte da scoprire. Pochi passi e arriviamo nell’ultima sala, dedicata allo show digitale immersivo. Al centro, su un tavolo, diversi cubi vengono illuminati e poi “spiegati” sugli schermi. Dagli omaggi nella musica, come nella canzone “Viva Forever” delle Spice Girls, a quelli nel cinema e nei cartoni, con i Simpson e La ricerca della Felicità, ma anche Snowden e Wall-e. Dicono di lui "Il cubo di Rubik non è soltanto gioco. È design, è matematica, è storia. È arte. Un qualcosa che ha attraversato le generazioni ed è arrivato fino a noi", ci dice Andrea Borri, che ha curato la mostra, e poi ci svela un trucco per cominciare a sbrogliare il rompicapo: "Premetto che io non riesco a risolverlo tutto, però so che si lavora a strati. I più famosi speedcuber usano degli algoritmi che conoscono memonicamente. Si parte dal basso. Si fa dapprima una margherita con il giallo al centro e il bianco intorno. E si sale, colore per colore. Esistono molti tutorial su internet, ma servono tanto esercizio e manualità" . "Il Cubo di Rubik rappresenta un modo per scoprire i talenti che abbiamo in casa, in un’epoca digitale, dove tutto sembra che si debba fare attraverso un pc o uno schermo – ci dice Michelangelo Pellegrino, presidente di Crc Innova – in realtà questo è un rompicapo di matematica e di fisica che può essere risolto solo facendo affidamento sull’intelligenza delle persone e sul loro talento. Ci fa piacere che siano soprattutto i giovani ad essere attratti dal cubo. È la riscoperta di un gioco materiale e non digitale". D'altronde è lo stesso Erno Rubik a parlare così del cubo: "Semplice e complesso. Mobile e stabile. Nascosto e manifesto. A mio avviso le contraddizioni non sono opposti da risolvere, ma antitesi da esplorare". Forse anche per questo il suo celebre cubo ha attraversato le generazioni e oggi festeggia i suoi primi 50 anni in splendida forma. Perché le mosse, l’applicazione, la tigna, lo studio e la fantasia che servono per risolverlo sono i valori, gli ingredienti, della vita stessa. E i ragazzi questo lo intuiscono, quando quel quadratino rosso si ostina a colorare quella faccia quasi tutta verde. E ci riprovano, ancora e ancora. A proposito. Si legge 43 miliardi di miliardi, 252 milioni di miliardi, 3274 miliardi, 489 milioni e 856 mila. Sono le combinazioni possibili del Cubo di quel genio di Rubik. Tenetele a mente.