Il Cavaliere del Drago, il racconto perduto che diventa fumetto
LifestyleDieci anni di lavoro e ricerca per ricostruire la storia di Segurano, cavaliere della Tavola Rotonda dimenticato, diventano un fumetto scritto da Emanuele Arioli e disegnato da Emiliano Tanzillo
Quanto tempo ci vuole per leggere un fumetto di un centinaio di pagine? Un’ora, poco meno o poco più, a seconda di quanto sono fitti i dialoghi e dense le didascalie. Quanto tempo ci vuole per dare la vita a un fumetto. Anni, a volte tanti. La storia de Il Cavaliere del Drago, fumetto scritto da Emanuele Arioli e disegnato da Emiliano Tanzillo (Saldapress, 111 pagine a colori, 19,90 euro), è del tutto particolare. Origina da un lungo e meticoloso lavoro di filologia svolto da Arioli, storico, divulgatore e attore, che dopo 10 anni di ricerche ha rintracciato i frammenti di una leggenda perduta del ciclo arturiano.
La trama
Il Cavaliere del Drago racconta la storia del giovane Sivar (nome scelto qui dall’autore, in originale è Segurano), che parte verso la corte di Re Artù sulle tracce delle sue origini, finendo per trovarsi coinvolto in un gigantesco complotto fatto di magia nera e tradimenti. A ordirlo è Morgana, che imprigiona Merlino e cerca di scatenare demoni in grado di farle conquistare Camelot. Sivar, inseguendo un drago che pare vedere solo lui, va alla ricerca del Sacro Graal per salvare il regno di Artù e trovare il suo posto alla Tavola Rotonda.
Stile asciutto e lineare
Avvincente ed emozionante, Il Cavaliere del Drago è una storia scritta con il linguaggio semplice tipico di una narrativa popolana diffusa in primis per via orale. La linearità della narrazione concede però spazio all’epica in alcuni dialoghi, trovando il suo punto di forza nella costruzione dei personaggi secondari, da Morgana a Nimue, passando per la strana coppia composta dal mezzo folletto Didan e dal mezzo gigante Golian, incarnazione dell’astuzia e dell’ingenuità, della furbizia e della forza fisica.
I disegni di Emiliano Tanzillo
I disegni di Emiliano Tanzillo, coi volti dai lineamenti affilati e occhi grandi e profondi, contribuiscono alla costruzione dell’atmosfera fantasy che caratterizza l’opera, rendendo la lettura ancora più piacevole e scorrevole. Ma il punto di forza e il maggior merito de Il Cavaliere del Drago sta proprio nell’aspetto divulgativo di una storia fino a poco tempo fa perduta, mirabilmente ricostruita e oggi finalmente fruibile sotto ogni medium possibile (esiste infatti un romanzo, una versione per lettori giovani, un documentario francese).