“The Place of Wonders”, a Venezia tra saper fare e ospitalità di lusso

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Costanza Ruggeri

Costanza Ruggeri

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Un viaggio alla scoperta dei più autentici interpreti dell’artigianato artistico veneziano. Una camminata tra vicoli, calli e campielli sulle orme dei protagonisti del prezioso heritage storico-manifatturiero della Serenissima. Ad accompagnarci sono Michela Canzi, mecenate e direttrice della fondazione del brand alberghiero The Hospitality Experience, e Alain Bullo, maître de maison del Londra Palace Venezia, hotel 5 stelle che dal 1853 si staglia su Riva degli Schiavoni, di fronte all'isola di San Giorgio

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La parola chiave per un viaggio a Venezia è "meraviglia". La meraviglia di una città che da più di 1600 anni respira sull’acqua. La meraviglia di calli, vicoli e campielli che trasudano storia e raccontano storie. La meraviglia, ancora, di mani che quel passato lo fanno rivivere attraverso tecniche sopravvissute nei secoli. E “The Place of Wonders” (“Il luogo delle meraviglie”) è il nome della fondazione che ha come obiettivo la salvaguardia del prezioso heritage artigianale italiano dalla minaccia di una produzione di massa sempre più invasiva e la formazione di una nuova generazione di "artisti della tradizione". Fortemente voluto dalla famiglia Babini, proprietaria del brand alberghiero The Hospitality Experience, il progetto crea un ponte tra il viaggiatore e la memoria storica del luogo visitato in un connubio perfetto di savoir faire, cultura e ospitalità. “The Place of Wonders è una storia di passione, bellezza e grande responsabilità che sentiamo profondamente – ci dice Michela Canzi, sua direttrice -. Con i nostri progetti fattivi e tangibili ambiamo ad essere un catalizzatore per progetti virtuosi, collaborando con istituzioni e altre fondazioni per investire attivamente nella conservazione dell'artigianato”.

La magia del vetro di Murano

Grazie ad esperienze uniche dietro le quinte delle migliori botteghe artigiane del nostro Paese, la fondazione finanzia iniziative e opportunità di formazione dedicate a tanti giovani talenti in Italia. Incontriamo Licia, Veronica, Marika e Anna (le 4 vincitrici della borsa di studio elargita a Venezia da The Place of Wonders nell’ambito del progetto Mano a Mano, creato in partnership con il network Venezia da Vivere) in un piccolo laboratorio nei pressi di Calle de le Conterie, a Murano. Sotto gli occhi attenti di Alessia Fuga, artista del vetro (esperta della tecnica del lume), e di Marisa Convento, designer di gioielli e una delle ultime “Impiraresse” rimaste attive nella laguna di Venezia (infilatrici di perle della tradizione della Serenissima), le 4 borsiste apprendono l'Arte del vetro (dichiarata Patrimonio Culturale Immateriale dall’Unesco nel 2020) e imparano a fondere bacchette colorate per creare perle e gioielli. Un corso intensivo di 180 ore che culminerà, dopo l’estate, con la presentazione e l’inserimento delle loro “opere” in edizione limitata nella capsule collection “Mano a Mano” del Londra Palace Venezia, gioiello The Hospitality Experience in Riva degli Schiavoni.

Una delle creazioni di Alessia Fuga
Creazioni e laboratorio di Alessia Fuga a Murano

Tessitura Bevilacqua, fra broccati e antichi telai

Per la seconda tappa della nostra passeggiata veneziana in compagnia di The Place of Wonders, ci spostiamo al civico 1320 di Calle del Tentor (nel sestiere di Santa Croce) per visitare la Tessitura Luigi Bevilacqua, il più antico atelier artigianale della città e uno degli ultimi laboratori di Venezia dove il velluto soprarizzo, il damasco e la seta vengono tessuti a mano, impiegando mesi solo per attaccare migliaia di fili (oltre 15mila) a telai del XVIII secolo. La famiglia Bevilacqua si occupa di lavorazione dei tessuti d’arte dal 1499 e ha fondato la Tessitura nel 1875. Apprezzati in tutto il mondo, i tessuti Bevilacqua impreziosiscono le sale della Casa Bianca a Washington, del Palazzo Reale svedese, della Casa Rosada in Argentina e adornano la Basilica di San Pietro, in Vaticano, e la Basilica di San Marco a Venezia. Insignita del titolo di Impresa Storica d’Italia, la Tessitura Luigi Bevilacqua annovera, nel suo archivio storico, più di 3.500 disegni su cartoni perforati originali, catalogati dal 1875.

Tessitura Luigi Bevilacqua
Tessitura Luigi Bevilacqua

Upcycling e sostenibilità

Lasciamo i tessuti d’arte della Tessitura Luigi Bevilacqua per quelli “reinterpretati” di Demis Martin, mente e mano di Ramosalso, piccolo atelier in Calle del Bo' (nei pressi del Ponte di Rialto) dove abiti second-hand rinascono in una nuova veste sartoriale. Connubio perfetto tra tradizione e innovazione, artigianato e design, l’upcycling riqualifica capi destinati all’oblio che, grazie all’abilità artigianale, vengono trasformati in creazioni atemporali, uniche e originali, acquisendo nuovo valore. Design essenziale ed alta qualità sono le caratteristiche anche di Meracu, brand di accessori in cuoio (di provenienza etica e conciato naturalmente utilizzando tannini naturali non nocivi) creato da Shanti Ganesha, artista italo-indiana diplomatasi al Liceo Artistico di Venezia, che in un piccolo laboratorio-boutique in Fondamenta dei Preti (vicino a Campo Santa Maria Formosa) taglia, cuce e rifinisce borse e piccoli oggetti di pelletteria. Ogni suo progetto è realizzato a mano, studiato per essere durevole nel tempo e rispettoso verso l’ambiente.

L'atelier di Ramosalso in Calle del Bo'
L'atelier di Maracu in Fondamenta dei Preti

Fonderia artistica Valese

Tappa numero cinque della nostra passeggiata tra calli e campi di Venezia alla scoperta dei suoi "luoghi delle meraviglie" è nel sestiere di Cannaregio dove visitiamo Fonderia Artistica Valese, l'ultima rimasta in città. Fondata nel 1913 da Luigi Valese, è custode della tradizione della lavorazione manuale dell’ottone e del bronzo “a staffa”, con il metallo liquido incandescente colato negli stampi. Nella fucina a ridosso della chiesa della Madonna dell’Orto, in un suggestivo edificio di archeologia industriale, viene colato negli stampi, alcuni dei quali settecenteschi, ottone (formato dall’unione magica tra zinco e rame) o bronzo, leghe che vengono portate allo stato liquido in un forno tra gli 800 e i 1.300 gradi C°. Tra le produzioni più rinomate ci sono ornamenti tipici della gondola, batacchi a forma di testa di leone, fregi per mobili, lampadari ed appliques in stile olandese-fiammingo ed impero.

Fonderia Artistica Valese

Londra Palace, dimora veneziana “dalle cento finestre”

Terminiamo il nostro viaggio a pochi passi da Piazza San Marco per visitare il Londra Palace Venezia, hotel 5 stelle che dal 1853 si staglia su Riva degli Schiavoni. L’iconica dimora veneziana “dalle cento finestre”, continua – da oltre 170 anni -  ad accogliere i viaggiatori di tutto il mondo nelle sue 52 camere, molte con vista mozzafiato sull’Isola di San Giorgio. Fresco di un’accurata ristrutturazione che ha interessato gli spazi di Lounge, bar e ristorante svelando un nuovo design di ispirazione Art Decò, l’hotel è un trionfo di boiserie, specchi, tessuti e mosaici che ridefiniscono l’intero piano terra creando continuità tra l’interno e l’esterno e richiamano gli stilemi geometrici della facciata in Pietra d’Istria bianca dell’edificio. "Casa" di Mano a Mano, il progetto di The Places of Wonders che punta alla valorizzazione del patromonio culturale della Serenissima, il Londra Palace Venezia ospita dallo scorso 21 marzo i cinque oggetti in edizione limitata delle realtà artigianali coinvolte nel progetto: un pendente in vetro di Murano (opera di Alessia Fuga e Marisa Convento), un portachiavi in ottone (di Fonderia Valese), una tracolla in formato mini (nata dalla creatività di Giulia Bevilacqua), una sciarpa di Ramosalso e un tag per valigia di Meracu.

Londra Palace Venezia
Londra Palace Venezia

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