Grande successo per Miart, regina milanese tra le fiere d'Arte

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Sabrina Rappoli

Sabrina Rappoli

I risultati eccellenti, in termini di pubblico e vendite, hanno fatto conquistare a Miart, la fiera d'Arte moderna e contemporanea milanese, cuore della Art Week, un posto di diritto tra le manifestazioni del suo genere. Lo raccontiamo per la nuova rubrica di lifestyle FLASH

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Si è ritagliata un posto di rilievo tra le Fiere d’Arte, Miart, la prestigiosa manifestazione milanese, che ha visto – nella sua edizione numero 28 – la partecipazione di 178 gallerie, provenienti da 28 Paesi del mondo. In esposizione c’erano oltre mille artisti, divisi tra Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, con il suo direttore, Nicola Ricciardi, fiero dei risultati ottenuti, che hanno confermato e anzi superato le aspettative della vigilia.

Le opere in mostra, ci aveva detto Ricciardi il giorno della inaugurazione, “vanno dai 2000 euro ai 5 milioni. È una fiera per tutti, insomma, soprattutto una fiera in cui tutti possono trovare il proprio vestito, il vestito che gli sta meglio”. Il direttore ci aveva spiegato che Miart mette insieme realtà internazionali, gallerie storiche e giovanissimi, come è successo nella sezione Emergent, dove espongono anche gallerie aperte da tre anni, capaci di portare artisti molto freschi, destinati a diventare le star del futuro.

Investire in una galleria, comprare un'opera, vuol dire dare la possibilità a quella galleria di puntare sul lavoro di una artista giovane, magari, e quindi produrre nuove opere. “Per cui”, aveva concluso Ricciardi, “se non rimettiamo in circolo l'economia nelle gallerie, non avremo mai le opere d'Arte che riempiono i nostri musei”.

Balla

No time no space

 

Il titolo di quest’anno era No time no space e ha proiettato la kermesse nel futuro, registrando importanti conferme: ottime vendite, incremento della presenza di collezionisti nazionali e internazionali, di giornalisti e grandissima affluenza di pubblico.

Dalle prime ore di apertura, e per tutta la sua durata, la fiera ha registrato una grande vivacità con un incremento di presenze di VIP internazionali, tra collezionisti, consulenti d’arte, curatori e direttori di fondazioni private e musei italiani e stranieri, una crescita nelle presenze di stampa nazionale ed estera e un aumento considerevole di pubblico, tra semplici curiosi e appassionati.

All’interno delle sezioni, moltissime le opere di carattere museale come molte le opere commissionate per l’edizione; non sono mancate mostre personali e group show e l’Arte Moderna, storica spina dorsale della fiera milanese, ben rappresentata da esposizioni raffinate.

Quella del 2024 è un’edizione che si è distinta per la qualità delle opere esposte, per la ricerca curatoriale ma soprattutto per la capacità della fiera di costruire nuove collaborazioni e introdurre inedite partecipazioni a progetti artistici in fiera e diffusi in città, contribuendo a rendere ancor più estesi e permeabili i suoi confini tematici.

Incontri e conversazioni

 

Ad arricchire ulteriormente la manifestazione i miartalks, il programma di incontri e conversazioni reso quest’anno possibile da un’inedita partnership con Starbucks Reserve™ Roastery Milano. Nei tre giorni di apertura al pubblico, nella miartalks lounge, rappresentanti di alcune delle più prestigiose istituzioni artistiche nazionali e internazionali si sono alternati a protagonisti del mondo della musica, dell’architettura e del design, mentre hanno impreziosito il palinsesto tre incontri alla Starbucks Reserve™ Roastery Milano.

In questa edizione sono stati ben dieci i premi e le commissioni che hanno supportato gallerie e artisti, segnalati grazie al lavoro di prestigiose giurie composte da curatori e direttori di museo internazionali che hanno decretato i vincitori: ogni riconoscimento assegnato ha sottolineato ulteriormente quanto ciascun Partner sia attivo nel sostegno all’Arte e alla Cultura.

Sono 15 le opere selezionate dal Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano. Ad affiancare nella scelta il Presidente di Fondazione Fiera Milano Enrico Pazzali, la giuria composta da Diana Bracco (Presidente di giuria e componente del Comitato Esecutivo, Fondazione Fiera Milano, Milano), Simon Castets (Direttore, iniziative strategiche, LUMA, Arles), Nicolas Trembley (Direttore, SYZ Collection, Ginevra) e Moritz Wesseler (Direttore, Fridericianum, Kassel) che, con un valore di circa 100.000 euro, ha selezionato quest’anno per l’acquisizione le seguenti opere:

- Maximilian Arnold, Untitled, 2024 (MATTA, Milano);

- Sam Bakewell, Drift Study, 2022 (Corvi-Mora, Londra);

- Anna Boghiguian, Flying bird, 2023 (Galleria Franco Noero, Torino);

- Andrea Buttner, Asparagus Harvest 1, 2021 (Galerie Tschudi, Zuoz – Zurigo);

- Francesco De Bernardi, (Pensavo) sulla Bergère, 2024 (Triangolo, Cremona);

- Louis Fratino, Small self portrait, 2024 (Galerie Neu, Berlino);

- Giorgia Garzilli, Senza lesinarci i commenti più seducenti, 2024 (zaza', Milano – Napoli);

- Hervé Guibert, Musée Grévin, Paris, 1978 (FELIX GAUDLITZ, Vienna);

- Rodrigo Hernàndez, With what eyes #3, 2023 (Madragoa, Lisbona);

- Franca Maranò, Untitled, 1976 (Richard Saltoun Gallery, Londra – Roma);

- Walter Pfeiffer, Untitled, 1974/2019 (Galerie Gregor Staiger, Zurigo – Milano);

- Megan Plunkett, Handy Man (Big), 2023 (Sweetwater, Berlino);

- Wolfgang Tillmans, Jodie in my kitchen, 2023 (Galerie Buchholz, Colonia - Berlino - New York);

- Wladimiro Tulli, Trinità Aerea, 1939 (Bottegantica, Milano);

- Urban Zellweger, Untitled, 2023 (Lodovico Corsini, Bruxelles).

 

Appuntamento alla ventinovesima edizione dal 4 al 6 aprile 2025.

 

La prima puntata integrale di FLASH 

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