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L’impiegata, la maestra e l’operaia: chi sono le scrittrici italiane di romance

Lifestyle

Ludovica Passeri

Siamo stati al Festival del Romance 2024 per capire cosa ci sia dietro il boom editoriale dei romanzi rosa: non solo scrittrici di professione. Sono tante le autrici che continuano la loro vita di sempre, pur coltivando la passione per la scrittura . Altre si sono lanciate anche nel ruolo di editrici e vivono di romance. Tra gli stand si incontra anche qualche uomo: "Anche noi possiamo parlare di sentimenti"

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Abbiamo imparato a conoscere Erin Doom, Carrie Leighton, Felicia Kingsley, le autrici dei romanzi rosa più venduti del mercato italiano. Ma se si allontana lo sguardo dalla vetta delle classifiche si scoprirà il sottobosco di piccole ma appassionate scrittrici di romance che continuano con le loro professioni, anche se lusingate da discreti e a volte sorprendenti volumi di vendita. Il posto migliore per conoscerle? Il Festival del Romance, l'evento che si tiene una volta all'anno  al Forum di Assago e che è alla sua quarta edizione. Si scoprirà che molte di loro hanno vite parallele  e che non sono tutte giovanissime e donne. Niente di nuovo, si potrebbe obiettare. In fondo, funzionavano così anche i vecchi Harmony le cui autrici erano casalinghe, sarte, segretarie, ma le dimensioni del fenomeno sono inedite. Il genere romance ha registrato una crescita del +120,5%, secondo i dati di A.i.e. (l'Associazione italiana degli editori) diffusi a dicembre del 2023, e le vendite sono più che raddoppiate se si fa il confronto con il 2019.

 

La maestra

Daniela Tess, 48 anni e 8 romance all’attivo, è una maestra di scuola primaria. “Comunico del mio secondo lavoro di autrice l’ultimo giorno di scuola delle quinte elementari. Il bello è che molte delle mamme dei miei alunni sono diventate mie lettrici e mi leggono anche le stesse ex alunne cresciute”.  Daniela cerca di conciliare i due mondi perché non potrebbe mai fare a meno di una delle due metà in cui si divide la sua vita. “Riesco a trasmettere ai piccoli il mio amore per la scrittura e… non dimentichiamo che i miei sono historical romance, un sottogenere che mi porta a fare moltissima ricerca sui fatti, gli usi, i costumi e il linguaggio delle epoche più lontane. Non a caso sono insegnante di storia”.

 

L'impiegata

Linda Lercari, nonostante una personalità scoppiettante e estroversa, si nasconde dietro a uno pseudonimo, perché nella vita fa l’impiegata in un ufficio che definisce prestigioso. “Non apprezzerebbero i miei romance erotici molto estremi, soprattutto l’harem reverse, che pubblico con la collana Senza sfumature, perché è la storia di una donna con molti uomini”. Che differenza c’è con i cari vecchi Harmony, le chiediamo? “Che non c’è per forza l’happy ending, ma devo ammettere che ho cominciato leggendo gli Harmony che mi prestava mia nonna e a chi è digiuno di romance consiglio sempre di iniziare proprio da quei classici del rosa, perché sono la porta d’ingresso per questo mondo”.

 

La neuroscienziata

Tra gli stand della fiera c’è Alexandra Rose, che è autrice ma anche editrice a soli 33 anni. "Ho una laurea triennale in tossicologia e poi ho studiato neurobiologia, solo che non mi sentivo a mio agio all’interno del laboratorio. La mia testa invece di concentrarsi sulle cose che analizzavo fantasticava storie d’amore. Quando tornavo a casa dopo aver studiato mi mettevo sempre a scrivere". Indossa una casacca da basket perché scrive “sport romance”: "Ho fatto riprodurre una delle maglie ispirate dai personaggi del mio libro", racconta. Perché il romance è un caleidoscopio di mille sfumature di rosa: dalla variante dark, che sta vivendo un momento d'oro, a quella LGBTQI+ fino agli enemies to lovers, uno dei più amati che ha come protagonisti dei personaggi che passano dal detestarsi all'amarsi alla follia, appunto “da nemici a innamorati". Alexandra firma le copie dei suoi libri, ma allo stesso tempo veste i panni di responsabile editoriale della sua creatura Chrysalide Publishing. Oggi vive e si mantiene con i romance.

L'operaia

Insegnanti, impiegate, ma anche operaie, come Lara Coraglia. Sogno nel cassetto? “Che un giorno quello di scrittrice possa diventare il mio lavoro”. Volevo evadere dalla realtà e dare voce a dei personaggi che mi venivano a bussare in testa. Cerco sempre di trovare ambientazione particolari per diversificarmi dalla scena romance”, spiega Lara, che però assicura che nei suoi libri non c'è traccia della fabbrica. Al festival è accompagnata dai suoi due figli. “E il primo anno che li porto con me, erano curiosi di conoscere il mio mondo romance”, spiega.

 

Non solo donne

Non solo autrici ma anche autori. Attenzione a ridurre il fenomeno romance al solo pubblico femminile e alle sole scrittrici donne. “Io sono uno dei pochi uomini, ma esistiamo anche noi”, ci confessa lo scrittore e giornalista Carlo Lanna, autore, tra gli altri, del romance LGBTQIA+ "Il colpo di fulmine non esiste". "C'è un pregiudizio di fondo: che gli uomini non siano capaci di parlare di sentimenti ma non è assolutamente vero. Ho scritto già tre romance e non ci trovo niente di strano, mi viene naturale”. Carlo spesso utilizza un doppio punto di vista uomo-donna, ma "ho anche scritto libri con una narratrice femminile”, sottolinea. "Oggi - racconta sorridendo - una signora è venuta al mio stand di Words Edizioni e ha comprato il mio libro. Era incuriosita dal fatto che avessi scritto io quel libro, un uomo. E l'ha comprato. Spero le piaccia".