“Una scrittrice di voce che ascoltava il rumore della vita”: Benini racconta Grace Paley

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Filippo Maria Battaglia

Filippo Maria Battaglia

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Arriva in libreria un'antologia di poesie di una delle grandi voci del Novecento americano, accompagnata dalla prefazione della direttrice del Salone del libro di Torino. Che durante "Incipit" dice: "La vita è imperfetta, lei lo sapeva benissimo. E questa imperfezione, nei suoi racconti e nelle poesie, viene celebrata"

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Una scrittrice di voce, una grande scrittrice di voce. Così Georges Saunders definiva  Grace Paley, di cui la casa editrice Sur ha da poco portato in libreria "Una donna ha inventato il fuoco e l’ha chiamato ruota", la raccolta di poesie tradotte da Paolo Cognetti e da Isabella Zani e accompagnata dalla prefazione di Annalena Benini (pp. 135, 15 euro).

"Prima di diventare una scrittrice, Paley per tutta la vita è stata una grande ascoltatrice del rumore che fa la vita quando scorre", dice Benini nella nuova puntata di "Incipit", la rubrica di libri di Sky TG24.  "La vita è imperfetta, Paley lo sapeva benissimo - spiega la direttrice del Salone del libro di Torino in questa intervista - E questa imperfezione, nei suoi racconti e nelle poesie, viene celebrata".

Per Benini, nelle pagine di Paley "c'è una cosa molto bella che assomiglia alla saggezza ed è la pietà per tutta questa imperfezione. E la pietà, naturalmente, contiene sempre anche qualcosa che ha a che fare con il perdono. Le cose non sono perfette, ma sono calde. Ecco, i versi e le prose di Grace Paley sono caldi: è come sedersi accanto a un caminetto scoppiettante".

 

L'intervista è disponibile anche come podcast in tutte le principali piattaforme cercando la rubrica "Tra le righe" o selezionando l'episodio nella playlist che si trova qui sotto.

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