Cognetti: “La montagna? È infinita. Per questo non mi stanco di raccontarla”

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Filippo Maria Battaglia

Filippo Maria Battaglia

©Getty

Uno degli scrittori italiani più letti e tradotti torna in libreria con una storia ambientata nel fondovalle. L'intervista durante "Incipit", la rubrica di libri di Sky TG24

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"Un grande geografo dell'Ottocento, Élisée Reclus, diceva che la montagna è infinita per chi la guarda con occhi attenti. E io, che la abito da quindici anni, mi sono reso conto che non finirò mai di esplorarla. Per questo insisto nel raccontarla: perché le sue potenzialità narrative sono infinite". 

È quanto dice durante "Incipit"  Paolo Cognetti, da qualche giorno tornato in libreria con un nuovo romanzo.  In "Giù nella valle” (Einaudi, pp. 128, 16 euro) uno degli autori italiani più letti e tradotti ha deciso di scendere da vette e ghiacciai per raccontare il fondovalle e una storia di uomini e di animali. Una montagna, la Valle d'Aosta, "abitata da millenni, dove i segni della presenza umana sono ovunque", spiega Cognetti in questa intervista, prima di aggiungere che "questo forse è anche il motivo per cui mi innervosisco un po’ quando mi definiscono 'scrittore di montagna', perché in realtà io sono scrittore di umanità. C'è chi ambienta le proprie storie a New York,  chi le ambienta in una valle, ma insomma le storie raccontano innanzitutto le persone".

 

L'intervista è disponibile anche come podcast in tutte le principali piattaforme cercando la rubrica "Tra le righe" o selezionando l'episodio nella playlist che si trova qui sotto.

 

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