Gaku, sulle montagne del Giappone con il manga di Shinichi Ishizuka

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©2020 Shinichi Ishizuka/Shogakukan

J-Pop porta in Italia il manga d'esordio del maestro giapponese autore di Blue Giant. Una serie in nove volumi sull'alpinismo, con un approccio di grande amore e rispetto per la natura

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Prima del jazz fu l’alpinismo. Shinichi Ishizuka ha sempre seguito la regola aurea del parlare di ciò che si conosce e si ama di più e così facendo continua a non sbagliare un colpo. Dopo il successo straordinario di Blue Giant e in attesa del suo sequel Blue Giant Supreme, J-Pop prosegue l’opera di traduzione e distribuzione in Italia del lavoro di uno dei mangaka più interessanti in circolazione con la sua opera d’esordio Gaku, una serie in nove volumi deluxe (il formato, per intenderci, è lo stesso di Blue Giant) ambientati tra le montagne del Giappone e quelle degli Stati Uniti.

Una tavola di Gaku di Shinichi Ishizuka
©2020 Shinichi Ishizuka/Shogakukan

La trama di Gaku

Protagonista della serie è Sanpo Shimazaki, un giovane scalatore di grande talento ed esperienza così innamorato della montagna da decidere di dedicare gran parte del suo tempo a fare il volontario del soccorso alpino, trovandosi spesso ad affrontare situazioni metereologiche proibitive per salvare le vite di chi incappa nei più svariati incidenti di montagna. La struttura del manga è piuttosto semplice: ogni capitolo è un episodio a sé stante con una trama di collegamento abbastanza labile. Le vicende personali dei protagonisti rimangono sullo sfondo, a farla da padrona è la montagna, il suo fascino, i suoi pericoli.

Una tavola di Gaku di Shinichi Ishizuka
©2020 Shinichi Ishizuka/Shogakukan

Passione e rispetto

A rendere speciale Gaku, oltre alla qualità dei disegni di Ishizaki, sono il messaggio che manda, la passione che emana e la precisione del dettaglio. Evidente, per vocazione ambientalista e cura del particolare, pare l’ispirazione al Sanpei di Takao Yaguchi. Naturalmente non poche sono anche le affinità con Blue Giant. Sanpo ama la montagna almeno quanto Dai Miyamoto ama il jazz.

Una tavola di Gaku di Shinichi Ishizuka
©2020 Shinichi Ishizuka/Shogakukan

Lontano dallo spokon

Paradossalmente, però, se avevamo definito Blue Giant uno spokon col sax al posto del pallone, Gaku si allontana dagli stilemi del manga sportivo. Nelle azioni di Sanpo non si percepisce mai una sfida alla vetta ma solo un profondo rispetto della montagna e delle sue insidie e una vocazione verso il sublime che si estrinseca nella fatica della scalata. Il ritmo di Gaku è molto meno frenetico di quello di Blue Giant, concedendo spazi di riflessione e meditazione al lettore così come ai personaggi.

Una tavola di Gaku di Shinichi Ishizuka
©2020 Shinichi Ishizuka/Shogakukan

Un esordio premiato

Così come farà successivamente con Blue Giant, anche con Gaku Ishizuka sceglie di raccontare una delle sue grandi passioni, si appoggia alla sua esperienza personale e alle sue conoscenze per evitare di cadere nel banale, opta per una nicchia e costruisce un’opera capace di convincere la critica specialistica conquistando diversi premi. Un lavoro che oggi è possibile trovare anche in Italia, col primo volume uscito il 5 luglio e gli altri che saranno pubblicati a cadenza bimestrale sempre da J-Pop, al prezzo di 15 euro ciascuno per oltre 430 pagine.

La copertina del volume 1 di Gaku di Shinichi Ishizuka
Shinichi Ishizuka, Gaku Volume 1, J-Pop, 432 pagine, 15 euro

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