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Le mostre d'arte a Firenze da non perdere a luglio 2023

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"Gli Uffizi questa estate promuovono tutta l'arte che per ragioni misteriose è esclusa dai riflettori e, forse proprio per questo, è ancora motivo di riflessione di godimento. Un rifugio per chi vuole uscire dai soliti itinerari", spiega il direttore degli Uffizi Eike Schmidt

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Tra le mostre in corso a Firenze, riviste culturali del primo '900 e 'Pecunia non olet'. "Gli Uffizi questa estate promuovono tutta l'arte che per ragioni misteriose è esclusa dai riflettori e, forse proprio per questo, è ancora motivo di riflessione di godimento. Un rifugio per chi vuole uscire dai soliti itinerari", spiega il direttore degli Uffizi Eike Schmidt.

Nico Vascellari al Forte Belvedere

Al Forte Belvedere inaugura "Nico Vascellari. Melma", a cura di Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento (fino all'8 ottobre). Le opere spaziano da video a sculture, collage, installazioni e suono. All'esterno del Forte, sui bastioni, saranno installate nove opere scultoree fuse in alluminio oltre a due video presentati all'interno delle "cannoniere", mentre le sale interne saranno occupate da un percorso espositivo con oltre trenta lavori.

All'Opificio delle pietre dure Madonna con bambino restaurata 

Far conoscere al grande pubblico il lavoro degli undici settori di restauro dell'Opificio delle Pietre Dure (Opd) di Firenze, costantemente impegnato nella conservazione del ricco patrimonio artistico italiano e non solo. Con questo obiettivo, fino al 6 settembre, sarà possibile ammirare nel museo dell'istituto fiorentino "La Madonna con Bambino dal Chiostro della Basilica di San Lorenzo a Firenze", bassorilievo recentemente restaurato. E' il secondo appuntamento della rassegna Caring for Art. Restauri in mostra, promossa dall'Opificio. Visitando il museo i visitatori sosterranno anche i territori colpiti dall'alluvione in Emilia Romagna e nelle Marche. Si tratta di un bassorilievo in stucco del XV o XVI secolo, spiega una nota, copia fedele della Madonna Panciatichi, delicatissimo marmo di Desiderio da Settignano conservato al museo del Bargello, e secondo Francesco Caglioti realizzato fra il 1450 e il 1455, quando l'influenza di Donatello sul giovane scultore era particolarmente forte. Nelle botteghe quattrocentesche era uso trarre copie o calchi dalle composizioni più fortunate dei maestri, in materiali diversi e talvolta con leggere varianti. Quella ora esposta al Museo dell'Opificio è opera di un artista anonimo dalla mano molto sensibile che è riuscita a mantenere intatta la grazia straordinaria dell'originale, purtroppo oggi consunto in superficie poiché esposto all'aperto, sul muro esterno del palazzo collocato fra via de' Pucci e via Cavour, fino al 1920 quando entrò nelle collezioni del Bargello. 

Aperture serali alla Galleria dell'Accademia

La Galleria dell'Accademia di Firenze torna ad aprire le sue porte al pubblico durante le calde serate d'estate: fino al 31 ottobre 2023, tutti i martedì sarà possibile visitare il museo fino alle 22 (ultimo ingresso ore 21.30) e tutti i giovedì fino alle 21 (ultimo ingresso 20.30). Un'iniziativa che è stata molto apprezzata negli anni precedenti e che consente di diluire il notevole numero di presenze che affolla la Galleria, soprattutto in questo momento dell'anno. Le visite serali consentiranno non solo ai turisti ma anche a chi vive in città di godersi in tutta tranquillità una passeggiata notturna all'interno della Galleria dell'Accademia. In queste ore della sera, la luce delle sale cambia e, grazie alla nuova illuminazione a Led, le opere si presentano ai visitatori in un'atmosfera inedita.

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Agli Uffizi le riviste culturali del primo '900 

Una panoramica delle più influenti riviste culturali italiane nel primo quarto del secolo scorso: è 'Riviste. La cultura in Italia nel primo '900', organizzata dalle Gallerie degli Uffizi insieme alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze, curata da Giovanna Lambroni, Simona Mammana e Chiara Toti. Fino al 17 settembre, da La Voce di Prezzolini a Lacerba di Soffici, da La rivoluzione liberale di Gobetti a L'Ordine nuovo di Gramsci, da Strapaese di Longanesi a 900 di Malaparte e Bontempelli, sono oltre 250 i pezzi che compongono l'itinerario della mostra, fra edizioni originali delle riviste, libri, manifesti, fogli, copertine, caricature, e una selezione di dipinti, disegni e sculture dell'epoca. Per il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, "è come vedere il film storico di quei decenni di inizio Novecento che hanno cambiato il volto dell'Italia".

La rassegna 'Le notti dell'archeologia'

Nell'ambito della 23/a edizione della rassegna 'Le notti dell'archeologia', dal 1 al 30 luglio, è in programma sul sito degli Uffizi la mostra virtuale sulle donne dell'antica Roma. Il racconto, dal titolo 'Dominae. Per una Roma al femminile', ha come protagoniste alcune delle donne che tra la fine della Repubblica e l'inizio dell'età imperiale seppero ritagliarsi uno spazio d'azione pubblica: i testi sono di Novella Lapini e Silvia Barlacchi.

Ripartono poi gli incontri archeologici dei Dialoghi di Arte e Cultura: protagonisti assoluti dei dodici incontri, fino al 13 settembre, sono proprio gli Uffizi.

Infine, dal 4 luglio al 17 settembre la Galleria degli Uffizi ospiterà la mostra "Pecunia non olet. I banchieri di Roma antica", curata da Novella Lapini con la direzione di Fabrizio Paolucci, che illustrerà al pubblico il complesso mondo dell'economia in epoca romana. 

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