Sindacati-Federmeccanica, si cerca mediazione aumenti salario

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PORTAGE, IN - MARCH 15:  Workers remove a coil from the production line for quality-control testing during steel production at the NLMK Indiana steel mill on March 15, 2018 in Portage, Indiana. The coils, which are custom made to customer specifications, weigh an average of nearly 25 tons. The mill, which is projected to produce up to 1 million tons of steel from recycled scrap in 2018, is considered a "mini mill" by U.S standards. NLMK Indiana is a subsidiary of NLMK, one of Russia's largest steel manufacturers, responsible for nearly a quarter of Russias steel production. Steel producers in the U.S. and worldwide are preparing for the impact of the recently-proposed tariffs by the Trump administration of 25 percent on imported steel.  (Photo by Scott Olson/Getty Images)

Oggi nuovo round, da industriali ‘proposta organica’, per sindacati aumenti per tutti o niente

Riprende oggi il confronto tra sindacati e Federmeccanica per il rinnovo del contratto delle tute blu di Cgil Cisl e Uil scaduto ormai da 11 mesi: dopo il brusco stop nella trattativa sul delicato nodo degli aumenti salariali e lo sciopero di Fim Fiom e Uilm del 5 novembre scorso, gli industriali meccanici hanno riconvocato i sindacati annunciando la presentazione di una "proposta organica" unita alla volontà di "fare concreti passi in avanti ed un vero e proprio salto di qualità". Oggi, dunque, si verificherà se questo potrà portare al riavvio effettivo del negoziato che coinvolge 1,4 mln di tute blu e si misurerà la disponibilità degli industriali a rivedere la propria posizione sugli aumenti di salario che Federmeccanica intende legare solo ed esclusivamente al recupero dell'inflazione mettendo sul tavolo in sostanza non più di 40-42 euro in busta paga nei prossimi 3 anni e dedicando invece spazio a tutti quegli incrementi connessi con la produttività. Fim Fiom e Uilm invece chiedono aumenti dell'8% per tutti, il che a conti fatti equivarrebbero a 156 euro medi in più in busta paga.


E sulla 'proposta organica' degli industriali i leader di Fim Fiom e Uilm ci vanno con i piedi di piombo. "Quella che Federmeccanica metterà sul tavolo non potrà essere una proposta prendere o lasciare. Noi abbiamo presentato una piattaforma di cui sarà necessario tenere conto. Speriamo che gli industriali superino la pregiudiziale sui salari ma conoscendoli non sarà una passeggiata ma una vertenza dura e complicata", commenta il leader Fiom, Francesca Re David. Duro anche il segretario generale Uilm, Rocco Palombella che lascia però la porta aperta alla possibilità di un prosieguo di confronto.


"Se Federmeccanica rimette sul tavolo i 40 euro di aumento medio mensile sarà guerra. Ma se invece accantonerà il calcolo dell'incremento salariale legato all'Ipca e formulerà una proposta in linea con le nostre richieste di aumento in busta paga, anche se inferiore a quel +8% previsto dalla nostra piattaforma, la trattativa potrà andare avanti: sarà l'avvio di in confronto che non c'è mai stato anche se le distanze restano", ammonisce Palombella. E che non sia più "il tempo di tatticismi" ma che sia arrivato il momento di trattare lo sottolinea anche il leader Fim, Roberto Benaglia. "Vogliamo negoziare a fronte di una disponibilità di Federmeccanica a trattare sulle nostre richieste salariali e normative. Siamo molto interessati alla proposta organica annunciata da Federmeccanica ma che sia una proposta diversa da quella del 7 ottobre scorso", conclude.

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