Coronavirus: sindacati, rilanciare la sanità pubblica

Lavoro

Incontro tra Cgil, Cisl e Uil e il ministro della salute Roberto Speranza. Tre i pilastri su cui investire prioritariamente: personale, territorio, cronicità e non autosufficienza

"Positivo l’incontro" che si è tenuto sabato in video call tra Cgil, Cisl, Uil confederali e di categoria e il ministro della Salute Roberto Speranza . Le tre Confederazioni, si legge in una nota, hanno illustrato le priorità necessarie ad affrontare la seconda fase della pandemia, nella prospettiva, però, di mettere le fondamenta per potenziare e rilanciare il Ssn attraverso interventi di carattere strutturale. Tre i pilastri su cui investire prioritariamente: personale, territorio, cronicità e non autosufficienza. "L’emergenza Covid va affrontata in un quadro di rilancio del Ssn, a partire dal rafforzamento della sanità pubblica”, hanno affermato Landini, Furlan e Proietti. "Serve un piano straordinario di assunzioni, di stabilizzazioni e di superamento del precariato. Sono necessarie quindi nuove risorse a cominciare da quelle da stanziare nella prossima legge di Bilancio e ne occorrono di più rispetto ai 4 miliardi previsti", aggiungono.

Rinnovare il contratto scaduto da due anni

Per Cgil Cisl e Uil investire nel personale significa anche procedere rapidamente al rinnovo del contratto scaduto da due anni e liberare le risorse per la contrattazione integrativa per dare risposte agli operatori sanitari impegnati in lunghi turni di lavoro. Potenziare la rete dei servizi socio sanitari sul territorio deve essere il fulcro centrale del rilancio del sistema sanitario; integrazione indispensabile per la presa in carico efficace dei cittadini, soprattutto dei più fragili. Occorre investire nei servizi di prevenzione e profilassi. Per Cgil Cisl e Uil "è arrivato il momento di approvare rapidamente una legge quadro sulla non autosufficienza che abbia nell’assistenza domiciliare uno degli strumenti importanti di azione". Il diffondersi della pandemia, hanno sostenuto ancora, Landini, Furlan e Proietti rende indispensabile "aggiornare i Protocolli per aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Inoltre, andrebbe convocata una conferenza nazionale per predisporre un Piano nazionale sulla prevenzione".

Calabria, emergenza nell’emergenza

C’è poi un’emergenza nell’emergenza, la Calabria. Per le tre Confederazioni è estremamente urgente intervenire in quella regione per far tornare il Ssr ai livelli di efficienza necessari a garantire il diritto alla salute ai cittadini e alle cittadine calabresi. Il ministro Speranza ha ricordato di aver portato in Consiglio dei ministri un decreto specifico e si è impegnato a sollecitare ulteriori interventi. Infine, i leader sindacali hanno sostenuto la necessità di sedi e luoghi di confronto costante sui singoli temi, a cominciare da come utilizzare le risorse del Recovery Fund e quelle del Mes - rispetto al quale va superato da parte del Governo ogni indugio - che vanno attivate rapidamente. L’incontro si è concluso con l’impegno di rivedersi in tempi brevissimi per avviare tavoli di approfondimento sui temi posti e in particolare su finanziamenti, personale, rafforzamento del territorio e non auto sufficienza tra Governo, confederazioni e categorie.

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