Catalfo, sostegno al reddito per tutti ma legato a politiche attive

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Domani si apre tavolo su riforma con sindacati e imprese

"L'obiettivo della riforma è quello di realizzare un sistema universale di sostegno al reddito in costanza di rapporto, collegato a percorsi di formazione e politica attiva, che coinvolga in un meccanismo assicurativo tutte le imprese e tutti i lavoratori". Alla vigilia del tavolo di confronto con sindacati e imprese, è il ministro del lavoro Nunzia Catalfo a spiegare la struttura della futura riforma degli ammortizzatori su cui si aprirà il cantieri domani.


"Per realizzare ciò, uno dei pilastri su cui costruire l’Europa di domani, anche utilizzando le risorse del programma Next Generation EU, è l’investimento in capitale umano che si concretizzerà attraverso due grandi provvedimenti: una riforma degli ammortizzatori sociali e un Piano strategico nazionale per le nuove competenze", dice.


Altro lato di una riforma ampia a cui guarda il governo è il Piano strategico nazionale per le nuove competenze per "realizzare un sistema di interventi strategici a livello nazionale volti a sostenere le transizioni occupazionali, con una azione integrata che punti allo sviluppo e alla crescita delle competenze delle persone giovani e adulte", spiega ancora Catalfo. Nello specifico, spiega ancora nel dettaglio il ministro, in stretto coordinamento con le Regioni, l’obiettivo del Piano è "definire livelli essenziali di attività formative che devono essere attivate, in particolare per i soggetti più deboli".


Ciò avverrà fissando standard per la formazione di beneficiari di strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati (Naspi, Dis-coll) o dei beneficiari del reddito di cittadinanza e di disoccupati di lunga durata, nonché di accompagnamento di lavoratori in uscita che godono di strumenti straordinari o in cig in deroga e prevedendo anche "attività sperimentali e progetti pilota, da sottoporre a rigorosa valutazione d’impatto, al fine di individuare buone prassi che possano tradursi in linee guida nazionali", conclude.


"Per accompagnare le trasformazioni del mercato del lavoro dopo la pandemia - conclude Catalfo - è necessario che il nostro Paese si doti di un piano strategico di investimenti in sviluppo e ricerca, in formazione e quindi in capitale umano che permetta di tutelare i lavoratori e, al tempi stesso, garantisca una maggiore produttività e competitività alle imprese".

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