Sindacati: per Conte serve partner industriale per rilancio ex-Ilva

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Secondo Fim, Fiom e Uilm dopo l’incontro a Taranto con il governo

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte "ha dichiarato che bisogna attuare quanto sottoscritto nell’accordo 4 marzo, ribadendo, tuttavia, che senza partner industriale qualsiasi operazione diventa molto a rischio per il rilancio dello stabilimento siderurgico". A riferirlo sono Fim, Fiom e Uilm al termine dell'incontro, a Taranto, tra i sindacati e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, e l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri. "E' stato un incontro interlocutorio in cui il governo ha comunicato che la trattativa con la Arcelor Mittal è attualmente in corso", dicono i sindacati in una nota.


"L’ad di Invitalia ha espresso in quattro punti gli obiettivi del governo: 1.Garantire la produzione prevista del piano industriale; 2.Piena occupazione; 3.Progressiva transizione verso un piano green; 4.Intervento dello stato", proseguono i sindacati. In riferimento poi all’ appalto, il Premier ha confermato che il debito di Arcelor Mittal verso i fornitori è passato da 38 a 18 milioni.


Fim, Fiom e Uilm, sottolineano i sindacati, "hanno evidenziato tutte le criticità pendenti all’intento della stabilimento a partire dalle problematiche di sicurezza e dei lavoratori in cassa integrazione e di Ilva in as. Inoltre, abbiamo ribadito che la fase di transizione non può essere gestita con gli attuali ammortizzatori sociali, ma necessita di interventi speciali a difesa del lavoro e del salario".

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