Risultato positivo dell’abbigliamento che torna a crescere su base tendenziale per la prima volta da febbraio scorso
Riprende quota il commercio dopo la stasi legata al lockdown: l'Istat comunica infatti che ad agosto, rispetto al mese precedente, le vendite al dettaglio hanno fatto registrare un aumento dell’8,2% in valore e dell’11,2% in volume. La crescita - spiega l'istituto - riguarda soprattutto le vendite dei beni non alimentari (+13,8% in valore e +19,2% in volume) ma sono in aumento anche quelle dei beni alimentari (+1,6% in valore e +1,7% in volume).
Ancora più forte l'incremento se si considera il trimestre giugno-agosto con vendite al dettaglio che registrano un aumento del 22,8% in valore e del 22,4% in volume rispetto al trimestre precedente. Anche qui sono le vendite dei beni non alimentari a determinare la variazione positiva (+52,7% in valore e +50,6% in volume) mentre i beni alimentari diminuiscono (-1,5% in valore e -1,7% in volume).
Su base annua ad agosto l'Istat registra un aumento delle vendite dello 0,8% in valore mentre sono stazionarie quelle in volume. Anche in questo caso le vendite dei beni non alimentari crescono sia in valore sia in volume (rispettivamente +1,1% e +0,5%), mentre quelle dei beni alimentari sono in aumento in valore (+0,6%) e in calo in volume (-0,4%).
Andamento differente su base annua per i beni non alimentari: gli aumenti maggiori riguardano dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (+12,3%) e utensileria per la casa e ferramenta (+8,4). Le flessioni più marcate si evidenziano, invece, per cartoleria, libri, giornali e riviste (-7,7%) e altri prodotti (-5,2%). Rispetto ad agosto 2019, il valore delle vendite al dettaglio aumenta lievemente per la grande distribuzione (+0,4%) e diminuisce per le imprese operanti su piccole superfici (-0,5%). Le vendite al di fuori dei negozi calano del 3,3% mentre il commercio elettronico è in forte crescita (+36,8%).
Commentando i dati l'Istat segnala il risultato positivo dell’abbigliamento che torna a crescere su base tendenziale per la prima volta da febbraio scorso, presumibilmente grazie all’effetto dei saldi che quest’anno, in molte regioni, sono iniziati ad agosto anziché a luglio.