Nadef 2020: Gualtieri, nel 2022 Pil a livello pre Covid

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La riforma, aggiunge, "sarà disegnata in maniera coerente con la legge delega in materia di assegno unico, anche per favorire la partecipazione femminile al mercato del lavoro e aumentare la crescita demografica"

COS'È IL DEF - LA SCHEDA

 

Nel 2022 verrà recuperato il livello del pil registrato nell'anno precedente la pandemia. Nell'arco del prossimo triennio il rapporto debito pubblico/pil sarà collocato su un sentiero significativamente e credibilmente discendente". Ad affermarlo, nella premessa alla Nadef, è il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri.


La riforma, aggiunge, "sarà disegnata in maniera coerente con la legge delega in materia di assegno unico, anche per favorire la partecipazione femminile al mercato del lavoro e aumentare la crescita demografica". In ambito fiscale, aggiunge, "verrà inoltre introdotto un nuovo fondo da alimentare con i proventi delle maggiori entrate legate all’aumento della compliance fiscale che verranno successivamente restituiti, in tutto o in parte, ai contribuenti sotto forma di riduzione del prelievo. Il governo intende infatti stabilire un patto fiscale con i cittadini italiani che premi la fedeltà fiscale e contributiva delle imprese e dei lavoratori".

 

Andamento in crescita nei mesi estivi


Al partire dal mese di maggio “l’economia ha cominciato a riprendere, sorprendendo al rialzo la maggior parte dei previsori. Per il terzo trimestre, si stima ora un rimbalzo superiore a quello ipotizzato nel Def”. Gli ultimi indicatori disponibili, rileva, “tracciano, infatti, un andamento in crescita nei mesi estivi per la produzione industriale, il settore delle costruzioni e il fatturato dei servizi. Sebbene le prospettive future continuino ad essere caratterizzate da una notevole incertezza, che sconta l’imprevedibilità dell’evoluzione della pandemia in Italia e all’estero, nonché dell’effettiva disponibilità di vaccini efficaci e di eventuali terapie, la politica economica deve progressivamente passare dalla fase della protezione del tessuto economico-sociale a quella del rilancio della crescita nel breve così come nel medio-lungo periodo”.

 

Valore prossima legge bilancio e sovvenzioni della Recovery and Resilience Facility 2% pil nel 2021


“La prossima legge di bilancio e le sovvenzioni della Recovery and Resilience Facility - assicura il ministro - avranno un valore complessivo pari a circa il due per cento del pil nel 2021”. Gualtieri sottolinea che "la crescita economica ne beneficerà significativamente, attestandosi al 6%". Nel biennio successivo l’intonazione espansiva della politica di bilancio, rileva, “si attenuerà gradualmente fino a raggiungere un avanzo primario di 0,1 punti percentuali e un indebitamento netto in rapporto al pil del 3%. Nel 2022 verrà quindi recuperato il livello del pil registrato nell’anno precedente la pandemia. Nell’arco del prossimo triennio il rapporto debito pubblico/pil sarà collocato su un sentiero significativamente e credibilmente discendente”.


“Un ruolo cruciale nel Pnrr - afferma - sarà svolto dagli investimenti pubblici, che verranno significativamente aumentati nei prossimi anni con l’obiettivo di riportarli su livelli superiori sia a quelli precedenti la crisi del 2008 sia alla media europe”.
“La maggiore disponibilità di risorse finanziarie, unita al miglioramento delle capacità di progettazione, di implementazione e di spesa da parte della pubblica amministrazione - sottolinea -, saranno fondamentali per realizzare un salto di qualità nelle dotazioni infrastrutturali, materiali ed immateriali, del Paese. Migliorare la capacità delle amministrazioni di realizzare gli investimenti nei tempi e nei modi fissati ex-ante è un obiettivo essenziale e strategico in quanto, insieme alle altre riforme strutturali, permetterà di assicurare al Paese un più alto tasso di crescita anche quando le risorse europee si saranno esaurite”.

 

Programma riforme per giustizia e pubblica amministrazione


La strategia di politica economica, rileva ancora Gualtieri, “comprende anche un ampio programma di riforme volte ad affrontare i colli di bottiglia presenti nei diversi comparti - dalla giustizia alla pubblica amministrazione - e ad aumentare la crescita potenziale della nostra economia. Alcuni di questi interventi saranno finanziati dalle risorse europee dello strumento per la ripresa e la resilienza che ne stimolerà un’attuazione rapida”.


“Abbiamo di fronte a noi - aggiunge - l’opportunità di rilanciare la crescita del nostro Paese in chiave di sostenibilità ambientale e sociale, nonché di sciogliere nodi strutturali, disparità sociali e territoriali che si trascinano da lungo tempo. Ciò richiede un cambio di passo e di mentalità da parte delle istituzioni e delle componenti dell’economia e della società italiana".

 

Sfida di responsabilità nella selezione dei progetti

 

“Tutti insieme - rileva - siamo chiamati a una grande sfida di responsabilità nella selezione dei progetti, che devono essere valutati nella loro capacità di rilanciare in modo strutturale la crescita e l’occupazione di questo Paese, di ricucirne le fratture territoriali e sociali, di renderlo più innovativo, più forte e più giusto. Si tratta di un’occasione unica e irripetibile, non solo per superare le conseguenze della pandemia, ma anche per migliorare e rilanciare il nostro Paese e renderlo protagonista delle sfide del futuro", sottolinea Gualtieri.

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