Ex Ilva: prosegue trattativa, per sindacati molti nodi da sciogliere

Lavoro

“Incontro interlocutorio, ma tutto resta ancora da definire”, lamentano le organizzazioni sindacali al termine dell’incontro tecnico al Mise

Prosegue la trattativa al Mise sul dossier Ilva: un tavolo tecnico, convocato dal ministro Stefano Patuanelli, e a cui hanno partecipato, i sindacati dei metalmeccanici Fim, Fiom, Uilm, Usb e Ugl, Invitalia, e rappresentanti di vari ministeri è stato dedicato alla discussione tra Governo e sindacati. Ma sono state proprio le organizzazioni sindacali al termine dell’incontro a sottolineare che lo scenario resta molto incerto e come tutto sia ancora da definire.

Fiom, da giovedì trattativa vera su piano industriale

"L’incontro tecnico al Mise ha confermato lo stato di avanzamento della verifica incrociata dello stato degli impianti e del loro valore per poter giungere ad una proposta conclusiva della 'due diligence' entro le prossime due settimane". Così Gianni Venturi, segretario nazionale Fiom. "Ribadiamo un giudizio positivo su un processo che dovrebbe portare attraverso Invitalia all’ingresso di capitale pubblico nell’assetto societario di ArcelorMittal e ai riflessi dello stesso sulle strategie industriali e sui vincoli occupazionali ed ambientali", commenta anche se il tavolo "è servito a definire un percorso che per il momento ha solo individuato la data del tavolo di giovedì prossimo, 1 ottobre, con il ministro Patuanelli in cui dovrà avviarsi il confronto sulle priorità e sulle scelte industriali che interessano l’insieme del gruppo ArcelorMittal". In quella data, conclude, "per quanto ci riguarda l’obiettivo sarà quello di definire, nelle nuove condizioni date, una prospettiva industriale e ambientale sostenibile nella conferma del vincolo occupazionale".

Fim, tavolo interlocutorio, ancora troppi nodi da sciogliere

Per la Fim si è trattato di un incontro “sostanzialmente interlocutorio”. "Ci sono ancora troppi nodi da sciogliere”, ha spiegato il segretario generale aggiunto Fim Cisl Taranto Brindisi, Biagio Prisciano. "Non smetteremo mai di ripetere che l’unico accordo a cui facciamo riferimento è quello sottoscritto il 6 settembre 2018. E il percorso lo si costruisce se ognuno farà la sua parte nel ruolo che rappresenta. Ma ancora oggi mancano pezzi fondamentali dell’accordo del 4 marzo e questo genera incomprensioni", spiega. Occorre "fare in modo che queste riunioni siano opportunità per trovare dei punti di connessione tra le esigenze specifiche, in primis sostenibilità ambientale, occupazionale e sociale https://video.sky.it/news/economia/video/sure-pronto-a-partire-274-mld-per-litalia- “, ha concluso Prisciano. 

Uilm, da Governo nessuna risposta su futuro ex Ilva

“Il Ministero dello Sviluppo economico, Invitalia e gli altri Ministeri che sono intervenuti non ci hanno fornito nessun elemento concreto sull’ingresso pubblico dello Stato nella società con Arcelor Mittal, oltre che sul futuro piano industriale, ambientale, occupazionale” dicono Guglielmo Gambardella, Coordinatore nazionale Uilm per la siderurgia, e Antonio Talò, segretario Uilm Taranto. “Lo Stato sembra brancolare nel buio mentre dovremo attendere almeno due settimane per la conclusione della due diligence per la valutazione economica dell’ingresso pubblico. Dopo ci sarà un confronto sulle prime ipotesi tra Governo e multinazionale. Non c’è tempo da perdere. L’ex Ilva è una polveriera, si rischia un disastro ambientale, occupazionale ed economico”, insistono.

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