Secondo la ricerca del sindacato i vertici del sistema bancario italiano sono di appannaggio del genere maschile; alle donne è riservato solo un microscopico 4,2%
I vertici del sistema bancario italiano sono di appannaggio del genere maschile; alle donne è riservato solo un microscopico 4,2%. Questi i dati che emergono da una ricerca effettuata dal Centro Studi Uilca, Orietta Guerra.
La fotografia che consegna il sindacato dunque è impietosa: su 330 istituti di credito/gruppi bancari per 660 posizioni di comando ai vertici si trovano 632 uomini e 28 donne, il 4,2% appunto. In particolare, su 57 gruppi bancari censiti dalla Banca d’Italia solo il 10,5% dei presidenti è costituito da donne, mentre nessuna donna ricopre la carica di amministratore delegato o direttore generale. Se si allarga il campo dell’indagine alle banche di credito cooperativo, che in Italia al 31 dicembre 2019 erano 259, si nota come su 253 di queste vi sono 7 donne presidente e dodici Ceo mentre fra le 20 banche popolari analizzate, su un totale di 40 posizioni, ci sono 2 donne presidente e 1 Ceo.
Ma il dato registrato dalla Uilca è comunque in miglioramento. Nel 2017, infatti, personale bancario è per il 54,1% formato da uomini e per il 45,9% da donne. E venti anni prima, nel 1997, la composizione del personale evidenziava una più marcata prevalenza maschile: 68,9% contro 31,1% . "La crescita, negli ultimi venti anni, della presenza femminile nel settore si riflette anche nella progressione delle carriere: le donne hanno triplicato la propria presenza tra i quadri direttivi seppure i dati evidenzino come in questa categoria la loro presenza sia pari al 31,2% del totale del genere, contro il 50,2% di quello maschile", dice ancora la ricerca Uilca. Resta però il fatto che,dice ancora il sindacato, se si analizza la composizione per genere fra i dirigenti, si nota che la presenza maschile è 5 volte quella delle donne: non c’è da stupirsi allora se il 95,8% delle posizioni di Ceo sia occupato da uomini.
E certamente, prosegue la ricerca dell'Ufficio studi "non è un problema di competenza o preparazione o capacità di raggiungere gli obiettivi: alcuni indicatori del rapporto Almalaurea 2020 evidenziano come, nel 2019, le donne laureate siano in maggioranza rispetto agli uomini e come si laureino prima e con voti migliori. Anche nel settore delle banche di credito cooperativo, per natura molto legato al territorio e alla comunità, le donne non riescono a ricoprire ruoli manageriali in maniera massiccia quasi che ci fosse, anche qui, un muro che impedisce loro di accedere alla leadership e di esprimere la propria visione del sistema".