Sindacati: preoccupati per vertenza Blutec

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Le richieste di Fim, Fiom e Uilm dopo che è scaduto il bando per le manifestazioni di interesse per la futura vendita di tutte le divisioni di Blutec ed Ingegneria Italia, compresa quella relativa al sito di Termini Imerese

Cresce la "preoccupazione" dei sindacati sulla vertenza Blutec, dopo che il 29 maggio scorso è scaduto il bando per le manifestazioni di interesse per la futura vendita di tutte le divisioni di Blutec ed Ingegneria Italia, compresa quella relativa al sito di Termini Imerese dove - scrivono in una nota Fim, Fiom e Uilm- "sembrerebbe siano stati presentati diversi progetti di rilancio".


Sempre su Termini Imerese i tre sindacati hanno chiesto al Ministero di avere chiarimenti sull’accordo di programma dell’area di crisi complessa indispensabile al rilancio del sito e a garantire il futuro dei circa 700 lavoratori ex Fiat e di quelli dell’indotto.


“Il silenzio del Ministero - ribadiscono - preoccupa poiché l’eventuale vendita del complesso delle attività di Blutec e Ingegneria Italia ha bisogno del tempo necessario per valutare le diverse soluzioni soprattutto nell’ottica della tutela dell’occupazione, del futuro delle lavoratrici e dei lavoratori e delle realtà industriali".


Per i sindacati "non è ammissibile che dopo oltre quattro mesi e numerosi solleciti il Mise non ha ancora comunicato alle organizzazioni sindacali alcuna data.

 

L’emergenza sanitaria non può giustificare la mancanza di risposte anche perché le modalità per svolgere in tutta sicurezza gli incontri ci sono come sta avvenendo su altre vertenze. Il ministro Patuanelli deve farsi carico della vertenza che vede coinvolti 1.200 lavoratori". Fim, Fiom e Uilm concludono ribadendo l'impegno a non "vanificare tutti gli sforzi che le lavoratrici e i lavoratori e i Commissari Straordinari hanno messo in campo per salvaguardare posti di lavoro e attività industriali".

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