Autostrade: sindacati, 'sciopero nazionale il 9 e il 10 agosto'

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Per il ricorso eccessivo alla cassa integrazione e le modifiche unilaterali a orari e turni di lavoro rispetto alle previsioni del contratto nazionale

 

"Abbiamo dichiarato lo sciopero unitario nazionale per il 9 e il 10 agosto. E' stata una scelta non facile ma ineludibile". Ad annunciarlo Marco Verzari segretario nazionale Uiltrasporti,  nel corso di una conferenza stampa convocata insieme ai segretari Roberto Moroni (Sla Cisal), Paola Avella (Ugl Viabilità) e Cristina Settimelli (Filt Cgil. Lo sciopero nazionale del personale delle autostrade sarà di 4 ore, domenica 9 agosto riguarderà gli addetti all’esazione ai caselli e lunedì 10 il personale tecnico amministrativo.


“Alla base della protesta - spiegano le organizzazioni sindacali - il ricorso eccessivo alla cassa integrazione e le modifiche unilaterali a orari e turni di lavoro rispetto alle previsioni del contratto nazionale, che in alcune concessioni hanno avuto conseguenze sul servizio agli utenti per il mancato rispetto delle norme del ministero dei Trasporti sui presidi minimi dei caselli. Una situazione aggravata dall’emergenza pandemia che ha penalizzato occupazione e redditi del settore, dall’incertezza per l’assegnazione delle concessioni scadute e dalla situazione di Aspi”.


Per Verzari “non possiamo immaginare un Paese sostenibile se un’autostrada viene vista solo come un nastro trasportatore: non si può banalizzare e pensare che per gestire un’autostrada basta avere un pedaggio e fare un’attività di manutenzione ordinaria. In generale, c’è un problema di 25 concessioni nel Paese e vorremmo che questo sia ben presente nell’opinione pubblica”.


Il segretario nazionale Uiltrasporti conclude evidenziando come “ci permettiamo di sottolineare che molto spesso leggiamo e sentiamo nei media un’attenzione molto forte e anche doverosa sul fatto che bisogna dare risposte in termini di sicurezza sulle infrastrutture. Questo è legittimo, e da noi sottolineato, così come il tema del sistema tariffario che non deve più essere come nel passato quando subiva rialzi spesso ingiustificati. Però, è altrettanto vero che leggiamo poco sulla situazione dei lavoratori che operano in questo settore”.

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