Dopo l’intesa per i sindacati è stato fatto il primo passo. Il Mise annuncia un tavolo a breve
Sider Alloys ed Enel hanno firmato l'accordo sul prezzo dell'energia che potrà ora, dopo anni, sbloccare finalmente il futuro dell'impianto di Portovesme e dei suoi lavoratori. Lo smelter dunque potrà così essere riavvviato e per il piano industriale di Sider Alloys non dovrebbero esserci più ostacoli. Ma i sindacati, pur soddisfatti di una vicenda che negli ultimi mesi era sembrata tornare pericolosamente in bilico, sono cauti.
I commenti dei sindacati
“L'intesa rende sostenibile il business plan per il ritorno alla produzione di alluminio primario in Italia. Adesso non c'è tempo da perdere, bisogna confrontarsi al tavolo ministeriale sul piano industriale per fissare la tempistica per la conclusione dei lavori di revamping, il riassorbimento della restante parte dei lavoratori e riavviare la produzione di alluminio”, dice Guglielmo Gambardella, coordinatore nazionale Uilm del settore siderurgico che spiega come il sindacato "resti prudente perché la strada che porta alla realizzazione del progetto è ancora lunga e non è escluso che ci possano essere ancora altre sorprese, come purtroppo ci ha insegnato questa sofferta vertenza. Ma noi continueremo a vigilare”, conclude auspicando che SiderAlloys sia già in grado di realizzare il progetto di rilancio con una struttura tecnica adeguata alla complessità dell'opera.
Soddisfatta ma prudente anche la Fiom. "La firma del contratto di fornitura dell’energia è finalmente il primo passo concreto verso il riavvio della produzione nello smelter ex-Alcoa di Portovesme.Un contratto a prezzi competitivi e per un periodo di 5 anni più altri 5, attraverso il quale si può ora tornare a lavorare alluminio nel Sulcis", commenta Mirco Rota, responsabile Fiom. "Ora si vada velocemente verso il riavvio della produzione, realizzando il piano industriale che potrà garantire non solo la ripartenza di quello stabilimento ma fare da volano per la rinascita economica tutto il Sulcis", aggiunge annotando come per questo sia necessario che il Mise convochi a breve il tavolo per definire le prossime tappe a partire dal piano industriale sul revamping", conclude.
La posizione del governo
Soddisfazione arriva invece dal governo, con il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli che sottolinea come “con l'accordo sul prezzo dell'energia abbiamo raggiunto un risultato molto importante e superato uno stallo che durava da otto anni”.
E per Alessandra Todde, sottosegretaria allo Sviluppo Economico con deleghe all'energia e alle crisi industriali “l’accordo sul prezzo dell’energia, siglato oggi tra Sider Alloys e Enel, è un traguardo di fondamentale importanza che consentirà di procedere celermente con la ripresa delle attività produttive del sito di Portovesme. E' questo il risultato di un lavoro costante portato avanti in questi mesi dal Governo e in particolare dal Mise per superare uno stallo che durava da oltre otto anni”. Il Mise convocherà prossimamente il tavolo con lo scopo di definire i prossimi obiettivi industriali per garantire la ripartenza. “I lavoratori di Sider Alloys -aggiunge Todde- hanno vissuto in questi anni una situazione difficilissima, compiendo sforzi enormi. Per questo ho sempre fatto presente all’azienda e a Invitalia che tali sforzi dovevano essere concretizzati nel più breve tempo possibile, così da chiudere finalmente una vertenza lunga e complessa. Ecco perché ho fatto della risoluzione della storica vertenza una mia assoluta priorità”.
L’intesa sottoscritta oggi prevede, infatti, che Enel riconosca a Sider Alloys un contratto di fornitura energetica di 5 anni più altri 5 ad un prezzo competitivo. Si tratta del tassello decisivo che consentirà al gruppo italo-svizzero di definire e presentare al più presto il piano industriale dello stabilimento di Portovesme. “Nel corso di questi mesi -sottolinea la Todde- tutte le istituzioni coinvolte hanno supportato al massimo l’azienda, al fine di riavviare la produzione e garantire la ripartenza dell’attività produttiva. Il MiSE ha affiancato Sider Alloys e Invitalia risolvendo i nodi che potevano costituire un problema alla ripartenza del sito industriale, tra cui il costo dell’energia. Quindi, è stato possibile siglare il contratto di fornitura essendo stato sciolto il nodo della garanzia sul prezzo dell’energia. A questo si aggiunge la proroga dei lavoratori a termine e la mobilità in deroga. L’azienda si potrà adesso concentrare sulla realizzazione del piano industriale che ha promesso al territorio del Sulcis Iglesiente e agli ex lavoratori Alcoa”, conclude la sottosegretaria Todde.