Molti utenti sono forzati a cercare lavori in nuovi e diversi settori, candidandosi a posizioni che non sono perfettamente in linea con le loro skill ed esperienze professionali
Mentre la fase più cruda della pandemia sembra superata, almeno in alcune regioni del mondo, il ritorno alla normalità è imprescindibilmente segnato dalle evoluzioni del mondo del lavoro. Jobrapido, dal suo osservatorio privilegiato di motore di ricerca di lavoro leader globale con oltre 90 milioni di utenti registrati in 58 Paesi, ha indagato sul tema e raccolto dati che sembrano delineare l’emergere di nuove tendenze diffuse in diversi mercati. La prima, e forse più significativa, è che il clima di incertezza ha portato tanto i candidati quanto le aziende a focalizzarsi su soluzioni a breve termine. Solo nel mese di marzo Jobrapido ha registrato una crescita del 20% a livello globale delle offerte di lavoro part-time e a tempo determinato, e contemporaneamente ha visto un incremento delle ricerche di questo tipo di posizioni che vanno dal +50% del Regno Unito al +58% dell’Italia, per arrivare addirittura al +400% nei Paesi Bassi. Una situazione che ha interessato prettamente, come immaginabile, i settori chiave in questo periodo di crisi - sanità e logistica su tutti – ma anche molti altri comparti. L’altra grande tendenza, quella forse che più è destinata a lasciare un segno permanente sul mercato del lavoro, è quella dello smart working\lavoro da remoto. Anche in un contesto già evoluto da questo punto di vista come quello britannico, tale modalità lavorativa è cresciuta esponenzialmente del 1500%. Un dato che in Italia è arrivato addirittura al +2500%.
“Dopo il critico bimestre marzo\aprile, da maggio stiamo registrando un trend positivo, con i primi segnali di ripresa nel numero di utenti che cercano lavoro. Si va dal +10% in Italia, al +7% nei Paesi Bassi al +5% in Germania – mentre le offerte faticano invece a tornare a livelli pre-Covid.”commenta Filippo Meraldi, Vice President Marketing & Communication di Jobrapido. “Questo trend risulta essere totalmente nuovo: soprattutto nei paesi ad alta offerta di lavoro, per anni il mercato del recruiting è stato oggetto di uno sbilanciamento del rapporto di forza a favore dei candidati. L’emergenza dovuta al Covid-19 ha invece portato un cambiamento radicale, ribaltando completamente questa situazione: in seguito all’incremento delle ricerche degli utenti rispetto alle offerte di lavoro disponibili, la forza è tornata nelle mani dei recruiter”, conclude Meraldi.
“Questo nuovo scenario introduce nel mercato della ricerca di lavoro anche un altro cambiamento molto significativo: molti utenti sono forzati a cercare lavori in nuovi e diversi settori, candidandosi a posizioni che non sono perfettamente in linea con le loro skill ed esperienze professionali, creando in questo modo una maggiore dinamicità e permeabilità tra comparti diversi ma affini.” aggiunge Vittorio Maffei, Senior Vice President Sales & Revenues di Jobrapido. “In questo periodo così delicato, è quindi ancora più fondamentale utilizzare al meglio tempo e risorse dei recruiter, offrendo loro solo le candidature in target. A questo scopo le aziende possono contare sulle nostre soluzioni di Smart Programmatic Recruitment, flessibili e data-driven, progettate per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, riducendo tempi e costi del processo di reclutamento e migliorandone l'efficienza fino al 35%.” conclude Maffei.