Ue rafforza Garanzia Giovani contro crisi

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La nuova Garanzia Giovani sarà anche più inclusiva, raggiungendo anche i giovani appartenenti a minoranze razziali o etniche, giovani con disabilità o che vivono in aree di campagna, remote o in aree urbane svantaggiate

La Commissione europea lancia un pacchetto legislativo per sostenere l'occupazione giovanile, per combattere l'aumento della disoccupazione tra i giovani, che in aprile è già risalita al 15,4% nell'Ue.


Il pacchetto a sostegno dell'occupazione dei giovani (Youth Employment Support) ha quattro pilastri, il principale dei quali è un rafforzamento della Garanzia Giovani che, dal 2013 quando è stata creata, ha aiutato 24 mln di giovani a trovare lavoro, fornendo un'offerta di occupazione, servizi di formazione, uno stage o un apprendistato. Ora la Garanzia Giovani viene ribattezzata Bridge to Jobs (Ponte verso il lavoro) e copre i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni (rispetto ai 25 anni, limite massimo della Garanzia Giovani). La nuova Garanzia Giovani sarà anche "più inclusiva", raggiungendo anche i giovani appartenenti a "minoranze razziali o etniche", giovani con disabilità o che vivono in aree di campagna, remote o in aree urbane "svantaggiate".


Dovrebbe anche essere maggiormente legata ai bisogni delle aziende, fornendo le competenze richieste, "in particolare quelle per la transizione verde e quella digitale" e brevi corsi preparatori. Sono previsti anche servizi dedicati di tutoraggio e orientamento. Gli Stati membri verranno incoraggiati a concentrare l'erogazione dei servizi in uno sportello unico. Anche il monitoraggio verrà migliorato, con un supporto post-collocamento. Per accedere alla nuova Garanzia Giovani, i giovani che hanno terminato gli studi o diventano disoccupati devono registrarsi con i fornitori nazionali della Garanzia Giovani, che nella maggioranza degli Stati Ue sono i servizi pubblici per l'impiego (per l'Italia le informazioni si trovano sul sito di Garanzia Giovani che per la ricerca degli sportelli rimanda ai siti regionali).


Il pacchetto di provvedimenti prevede anche una proposta di raccomandazione del Consiglio sulla formazione che mira a renderla più in linea con le necessità di un'economia più verde e digitale; una nuova spinta per l'apprendistato (l'Alleanza europea per l'apprendistato ha reso disponibili circa 900mila opportunità nell'Ue finora), oltre a misure aggiuntive per sostenere l'occupazione giovanile. I provvedimenti proposti dalla Commissione mirano ad attutire l'impatto della crisi provocata dalla pandemia di Covid-19, che sarà pesante, sull'occupazione dei giovani, che vengono colpiti duramente dalle crisi, essendo spesso i più facili da tagliare per le aziende. Con la crisi finanziaria del 2008-2009, la disoccupazione giovanile nell'Ue schizzò dal 16% del 2008 al 24,4% nel 2013, con punte molto più elevate nei Paesi del Sud Europa. Il dato è poi calato da allora, raggiungendo il 14,9% poco prima dell'inizio della pandemia, ma ha iniziato a risalire, al 15,4% in aprile.

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