Thyssen: Cgil, Cisl e Uil, intervenga governo

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Per rimediare a evidente ingiustizia

La notizia della semilibertà per i manager tedeschi Thyssen "smentisce chi dava per certo che avrebbero davvero pagato per la strage di 13 anni fa e non rende giustizia agli operai morti e alle loro famiglie". Così Federico Bellono, responsabile lavoro e sicurezza della Cgil Torino, Domenico Lo Bianco, segretario generale Cisl Torino e Francesco Lo Grasso, della segreteria regionale Uil, presenti in tribunale all'incontro tra i familiari delle vittime e il procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzo.


Sottolineando nella nota che "ci sembra incredibile che i due manager continuino a lavorare per la Thyssen dopo quello che è successo", i tre esponenti sindacali osservano: "la rabbia e l'incredulità dei parenti delle vittime sono pienamente giustificate, la decisione della procura tedesca è un affronto alla nostra città dove tanti lavoratori continuano a morire di lavoro".


"Chiederemo a Cgil Cisl Uil nazionali di intervenire presso il Governo italiano affinché faccia sentire la propria voce - concludono Bellono, Lo Bianco e Lo Grasso - per dimostrare di poter incidere a livello internazionale quando si tratta di applicare le leggi per rimediare ad un'evidente ingiustizia".

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