Ex Alcoa, sindacati: al Mise incontro deludente

Lavoro

Niente firma tra SiderAlloys ed Enel sul contratto per la fornitura di energia elettrica

Pensavano di poter percorrere oggi l'ultimo miglio di una reindustrializzazione che si trascina da anni e anni, e invece no. L'incontro convocato oggi al Mise sull'ex Alcoa di Portovesme è stato per i sindacati una doccia fredda: nessuna firma tra SiderAlloys ed Enel sul contratto per la fornitura di energia elettrica in forma agevolata e le relative garanzie finanziarie, né la formalizzazione del piano di revamping degli impianti. La vertenza di fatto è ancora in stallo e l'incontro ha aggiornato alle prossime settimane, almeno 2-3, la firma del contratto. Uno slittamento inaspettato che alimenta i timori dei sindacati sulla possibilità che una ulteriore perdita di tempo possa incidere "negativamente" sul momento positivo attuale in tema di prezzo dell'energia. Non solo. Le preoccupazioni sono anche relative alla possibilità che la SiderAlloys possa usare il mancato accordo con Enel come alibi per sottrarsi all'impegno di rilanciare il sito di Portovesme.  

 

La delusione delle sigle dei metalmeccanici

 

"L'incontro è stato deludente. L'azienda continua a non fornire dettagli che possano confermare la sua volontà a portare avanti il progetto di rilancio, in sospeso da troppo tempo, allo stato attuale, anche i trasformatori acquistati non sono stati installati ma giacciono in attesa e continua a non assumere impegni", sintetizza il segretario nazionale Fim Valerio D'Alò . E ribadisce: “Rispetto agli impegni e ai propositi dello scorso 23 marzo ci aspettavamo un incontro concreto che avrebbe finalmente diradato le nubi sul futuro della SiderAlloys e della produzione di alluminio in Sardegna ma, in sostanza, nulla di nuovo è stato portato al tavolo ed ai lavoratori su quelli che restano i nodi principali della vertenza: contratto con Enel e relative garanzie, revamping degli impianti". Profondamente delusa anche la Uilm. "Abbiamo ribadito la nostra insofferenza di fronte al nuovo aggiornamento per la firma definitiva", commenta Guglielmo Gambardella segretario nazionale Uilm. Una "insofferenza" che cresce , denuncia il sindacato,  di fronte alla "insostenibilità della situazione" per i lavoratori dell' Ex Alcoa costretti a restare con un sussidio di poco superiore ai 400 euro. "Abbiamo chiesto a SiderAlloys che da subito si impegno ad aggiornare il cronoprogramma del progetto revamping per essere pronti a ripartire una volta in porto la firma del contratto con Enel", spiega ancora la Uilm. Meno pessimista la Fiom. "Finalmente l'azienda ha dichiarato la propria disponibilità a sottoscrivere con Enel l'accordo di fornitura dell'energia elettrica. Nello specifico, Sider Alloys si è impegnata a sottoscrivere il contratto di fornitura non appena la banca di riferimento e Sace avranno deliberato riguardo le garanzie",commenta Mirco Rota, responsabile Fiom per Sider Alloys. Per le tute blu della Cgil, dunque, la partita anche sul piano di revamping con l'azienda fornitrice cinese potrà chiudersi "subito dopo la firma del contratto di fornitura dell'energia elettrica". "Grazie anche al lavoro del Mise, non ci sono più argomenti che impediscono a Sider Alloys di sottoscrivere il contratto con Enel, né tantomeno di definire tempi e modalità del riavvio della produzione e del reinserimento degli oltre 350 lavoratori in attesa", conclude la Fiom.

 

Todde (Mise), presto altro confronto

 

Il Mise ha cercato comunque di rasserenare il clima. Il sottosegretario Alessandra Todde, infatti, riportano i sindacati, in conclusione dell'incontro, ha garantito che nel più breve tempo possibile ci saranno le delibere che daranno la possibilità di firmare il contratto e che Enel ha assicurato che a seguito delle delibere sarà pronta a firmare il contratto. L'azienda si rende disponibile, ottenute le delibere, a firmare subito il contratto con Enel ed il tavolo sarà aggiornato non appena realizzato questo impegno previsto nelle prossime 3 settimane, avrebbe dettagliato ancora Todde.

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