Erano 92 le domande presentate a Invitalia e 345 quelle in compilazione sulla piattaforma per accedere agli incentivi #curaitalia per gli investimenti delle aziende italiane che vogliono produrre dispositivi medici o dpi per contrastare l’emergenza Coronavirus
Alle 17 di ieri, a cinque ore dall’apertura dello sportello, erano 92 le domande presentate a Invitalia e 345 quelle in compilazione sulla piattaforma per accedere agli incentivi #curaitalia, che sostengono gli investimenti delle aziende italiane che vogliono produrre dispositivi medici o di protezione individuale per contrastare l’emergenza Coronavirus.
La mappa
Quasi la metà delle domande presentate (47,8%) arriva dal Sud e dalle isole seguono poi il Nord Italia (33,6%) e il Centro (18,4%). Oltre il 68% delle aziende che hanno presentato un progetto prevede una riconversione della propria attività, mentre il 32% punta all’ampliamento. Gli investimenti previsti dai progetti presentati ammontano a circa 43 milioni di euro (mentre le agevolazioni richieste sono pari a 36,3 milioni) In tutto sono stati stanziati 50 milioni di euro per questo nuovo incentivo che sostiene la produzione di dispositivi medici nell’ottica di rafforzare le filiere produttive del paese.
Si tratta aiuti di Stato, autorizzati in meno di 48 ore dalla Commissione europea, dopo che la scorsa settimana il ministero dello Sviluppo economico aveva immediatamente notificato alla Ue la misura introdotta nel DL Cura Italia, in modo da consentirne un veloce utilizzo.