Sequestro Gancia, uno storytelling su sparatoria del 1975

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(ANSA) - PESCARA, 02 DIC - E' di oggi la notizia della perquisizione della Polizia nelle abitazioni di un 28enne friulano ritenuto autore di minacce su Instagram a Bruno D'Alfonso, figlio dell'appuntato dei carabinieri Giovanni D'Alfonso, caduto il 5 giugno 1975 ad Arzello di Melazzo (Alessandria) in un conflitto a fuoco con appartenenti alle Brigate Rosse, circostanza in cui morì anche Margherita Cagol, moglie di Renato Curcio.
    Sulla vicenda di Giovanni D'Alfonso, originario di Penne (Pescara), il giornalista Fabrizio Santamaita ha allestito lo storytelling "L'abruzzese che affrontò le B.R. - Storia di un eroe dimenticato", presentato e accolto con grande interesse lo scorso 10 novembre a Pescara al FLA-Festival di letterature ed altre cose. E domani, sabato 3 dicembre, la performance, di 50 minuti, si ripeterà alle ore 18 nel Salotto dei Sognatori, in via Adriatica 66, a Francavilla al Mare (Chieti). Saranno presenti anche i tre figli del militare, Cinzia, Bruno e Sonia, e la vedova, Rachele Colalongo.
    Il 5 giugno 1975, in una cascina di campagna ad Arzello di Melazzo (Alessandria), ci fu un violentissimo conflitto a fuoco tra due membri delle Brigate Rosse e quattro carabinieri, tra i quali D'Alfonso. Le Brigate Rosse, ricorda Santamaita nel suo lavoro, per autofinanziarsi avevano progettato il rapimento dell'industriale piemontese Vittorio Vallarino Gancia, titolare dell'omonimo marchio di spumanti. Una pattuglia dei carabinieri arrivò casualmente nel covo in cui Gancia era tenuto prigioniero. "Il resto è storia, tragedia ed eroismo. La vicenda ha diverse sottotrame e presenta ancora oggi dei lati oscuri, sui quali la magistratura è tornata a indagare proprio in questi giorni interrogando alcuni ex brigatisti".
    La narrazione è stata ispirata dalla lettura del libro "Brigate Rosse. L'invisibile" di Simona Folegnani e Berardo Lupacchini ed è corredata da rari documenti d'epoca, tra i quali tre disegni fatti da un misterioso membro delle B.R. per ricostruire graficamente lo svolgersi della sparatoria. (ANSA).
   

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