Trattamento infertilità nel Centrosud e preservazione fertilità
(ANSA) - ORTONA, 05 NOV - Il Centro di Procreazione medicalmente assistita (Pma) dell'ospedale di Ortona, diretto da Gian Mario Tiboni, professore ordinario di Ostetricia e ginecologia all'Università "d'Annunzio" di Chieti, ha mantenuto quasi inalterati i dati dell'attività svolta rispetto al periodo pre Covid. È quanto emerge dalla "Relazione del Ministro della salute al Parlamento sullo stato di attuazione della legge contenente norme in materia di procreazione medicalmente assistita".
Nel 2021 Il Centro della Asl Lanciano Vasto Chieti, che - secondo il Ministero - "vanta una rilevante mobilità attiva", ha eseguito 199 inseminazioni intrauterine di I livello, sulle 257 complessive eseguite nella regione, e 393 tecniche di fertilizzazioni in vitro di II livello su 441 totali in regione.
"Nel corso degli anni - sottolinea il professor Tiboni - il centro di Procreazione medicalmente assistita di Ortona è divenuto uno dei principali centri per il trattamento dell'infertilità di tutto il Centro-Sud Italia. Questo è testimoniato anche dal crescente numero di coppie che provengono da altre regioni. Un altro rilevante servizio che viene svolto dal centro di Pma è la preservazione della fertilità. Giovani donne colpite da patologie tumorali e che devono sottoporsi a trattamenti potenzialmente gonadotossici (chemioterapia, radioterapia) possono criopreservare i loro ovociti mediante vitrificazione e conservazione in azoto liquido; ovociti da poter utilizzare dopo la guarigione dalla patologia oncologica per diventare mamme. Sono 40 fino a oggi le donne che hanno criopreservato i loro ovociti nel nostro centro".
In Abruzzo - sottolinea la Relazione - "il percorso di riorganizzazione e di adeguamento dell'assistenza sanitaria in materia di Procreazione medicalmente assistita, disciplinato con la deliberazione di Giunta regionale 659 del 28 agosto 2018, ha continuato a consolidarsi nonostante il generale rallentamento delle prestazioni dovuto alle misure emergenziali stabilite per la pandemia di Covid-19". Nel 2022 il Dipartimento sanità della Regione Abruzzo ha assegnato 500mila euro alle Asl abruzzesi per l'adeguamento e potenziamento delle strutture pubbliche che si occupano di Pma. (ANSA).