Marsilio, ampliamento impianto potabilizzazione e
(ANSA) - PESCARA, 24 OTT - Il progetto di ampliamento dell'impianto di potabilizzazione esistente a Montorio al Vomano e la realizzazione della condotta adduttrice per l'approvvigionamento idrico del sub-ambito pescarese, nei giorni scorsi, sono stati oggetto di un protocollo d'Intesa tra il Presidente del Consiglio dei ministri, il ministro per gli affari regionali e le autonomie, il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e la Regione Abruzzo.
L'intesa era finalizzata alla realizzazione del "progetto bandiera" di potenziamento delle infrastrutture idriche regionali. Tale progetto, individuato come "bandiera" dalla Regione Abruzzo e che vede come partner l'ERSI Abruzzo e la Ruzzo Reti spa, interesserà i Comuni di Montorio al Vomano, Castellalto, Notaresco, Morro d'Oro, Roseto degli Abruzzi e Pineto e risulta già cantierabile.
Il costo complessivo dell'opera è di 55 milioni di euro: 27 milioni finanziati con il protocollo d'intesa, 3 milioni di euro a carico della Ruzzo Reti Spa oltre a 25 milioni di euro, chiesti come finanziamento sulla base del contratto istituzionale di sviluppo (CIS) "Acqua bene comune".
Si tratta di un intervento che assume particolare rilevanza strategica per la sicurezza dell'approvvigionamento potabile della città di Pescara, anche per il contenimento delle ricorrenti crisi idriche. Questa mattina, a Pescara, la presentazione del progetto da parte del presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, e del vicepresidente ed assessore con delega al Ciclo idrico integrato, Emanuele Imprudente.
"E' importante sottolineare come si tratti di un intervento strategico per il sistema complessivo della distribuzione idrica in Abruzzo - ha spiegato il presidente Marsilio - e non è affatto un caso se abbiamo deciso di puntare proprio sull'approvvigionamento idrico come priorità numero uno nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Abbiamo puntato sull'acqua - ha proseguito Marsilio- poiché riteniamo che sia una vergogna che una regione a vocazione turistica come l'Abruzzo, in questi anni, si sia ritrovata, soprattutto in estate, a fare i conti con l'acqua razionata negli alberghi e nelle seconde case". (ANSA).