Concerti all'Aquila e Milano omaggio a Bach e all'Iran
(ANSA) - L'AQUILA, 18 OTT - La stagione artistica dei Solisti Aquilani, ospita venerdì 21 un artista di fama internazionale, il pianista Ramin Bahrami, uno dei maggiori interpreti bachiani.
L'appuntamento è fissato alle 18, nell'Auditorium del Parco, all'Aquila. Il programma sarà proposto anche all'interno della stagione della Società dei Concerti di Milano, domani (alle 20,45 nella sala Verdi del conservatorio del capoluogo lombardo). La ricerca interpretativa del pianista iraniano Ramin Bahrami è rivolta alla monumentale produzione tastieristica di Johann Sebastian Bach, che Bahrami affronta con il rispetto e la sensibilità cosmopolita della quale è intrisa la sua cultura e la sua formazione.
Le influenze tedesche, russe, turche e naturalmente persiane che hanno caratterizzato la sua infanzia, gli permettono di accostarsi alla musica di Bach esaltandone il senso di universalità che la caratterizza.
Con la formazione aquilana, che vede alla direzione artistica Maurizio Cocciolito, il pianista eseguirà brani di Johann Sebastian Bach e del figlio Carl Philipp Emanuel.
Nato a Teheran Bahrami si è diplomato in Italia con Piero Rattalino al Conservatorio Verdi di Milano. Ha approfondito gli studi all'Accademia pianistica di Imola e con Wolfgang Bloser alla HochschulefürMusik di Stoccarda. Si è perfezionato, poi, con Alexis Weissenberg, Charles Rosen, András Schiff, Robert Levin e RosalynTureck.
L'artista incide in esclusiva per Decca-Universal. I suoi cd sono dei best seller e riscuotono sempre molto successo di pubblico e di critica tanto da indurre il Corriere della Sera a dedicargli una collana apposita per 13 settimane consecutive. È entrato cinque volte nella classifica top 100 dei dischi più venduti pop di Gfk. Le sue registrazioni vengono regolarmente trasmesse dalle maggiori emittenti internazionali.
"Ci tengo a dedicare questi concerti al mio Paese di origine - ha detto Bahrami - per tutto quello che sta succedendo, non solo oggi, ma da quarant'anni a questa parte. Poter danzare, baciarsi pubblicamente, cantare le canzoni pop solo per citare alcune libertà fondamentali, sono atti repressi puntualmente in Iran e la cosa sembra sfuggire ai più". (ANSA).