Interventi di Spedicato Iengo, La Morgia, Bini,Valente e Damiani
(ANSA) - PESCARA, 08 OTT - Un convegno per ricordare la figura di Emiliano Giancristofaro, studioso abruzzese delle tradizioni e delle culture popolari, tra i più rilevanti del secondo Novecento italiano. L'appuntamento con l'iniziativa, dal titolo "Magnetofono, telecamere e penna - Emiliano Giancristofaro tra ambiente e cultura", è per lunedì 10 ottobre, alle ore 17, nella Sala della Fondazione PescarAbruzzo, in corso Umberto, a Pescara.
L'evento è promosso dall'associazione Scuola Cultura ed Arte "Fulvio Luciani" e dalla Fondazione PescarAbruzzo, con il patrocinio di Italia Nostra Abruzzo, Deputazione di Storia Patria degli Abruzzi e della Rivista Abruzzese.
"Emiliano Giancristofaro - ricordano i promotori del convegno - è stato un docente, uno studioso poliedrico e un intellettuale militante. Ha diretto la prestigiosa Rivista Abruzzese ed è stato direttore editoriale della storica casa editrice Rocco Carabba di Lanciano. È stato tra i fondatori di Italia Nostra in Abruzzo e tra i protagonisti dei movimenti contro l'insediamento dell'industria petrolchimica in Val di Sangro e per la salvaguardia dell'Abbazia di San Giovanni in Venere sulla costa dei trabocchi. Ha collaborato con la Rai e con le emittenti televisive private Telemax e Tvq, realizzando trasmissioni di grande successo sulle tradizioni popolari abruzzesi. Ha studiato con grande sensibilità il tema della emigrazione abruzzese nel mondo".
I lavori saranno introdotti da Gianni Melilla, dell'associazione Scuola Cultura ed Arte, a seguire ci saranno i saluti di Pierluigi Vinciguerra, di Italia Nostra, e di Paolo Muzi, di Deputazione di Storia Patria. Poi spazio agli interventi di Eide Spedicato Iengo, Lia Giancristofaro, Maria Rosaria La Morgia, Antonio Bini, Domenico Valente e Giovanni Damiani. Le conclusioni sono affidate a Nicola Mattoscio, della Fondazione PescarAbruzzo.
L'evento è accreditato dall'Ordine dei Giornalisti d'Abruzzo come corso di formazione professionale. (ANSA).