Vescovo Massaro, cara Alessia prenditi cura dei tuoi amici
(ANSA) - AVEZZANO, 03 SET - "Ale, come farò senza di te, con chi riderò, con chi piangerò, con chi farò le pazzie, con chi passerò la mia adolescenza, la mia vita? Da nove anni sei la mia vita, vola in alto patatina e pensami". Sono le struggenti parole pronunciate tra le lacrime a metà del funerale dall'amica del cuore della 12enne morta mercoledì scorso nell'oratorio della chiesa parrocchiale di San Pelino, frazione del comune di Avezzano (L'Aquila), dopo essere stata travolta da un'altalena in legno sulla quale stava giocando. La funzione funebre si è svolta nella chiesa che è a poche decine di metri dal luogo della tragedia.
Ad officiare il rito funebre è stato il vescovo dei Marsi, Giovanni Massaro, alla presenza di numerosi sacerdoti della diocesi, tra cui il giovane parroco di San Pelino, Antonio Allegritti, indagato dalla procura, in lacrime per tutto il pomeriggio, un amico di famiglia che ha battezzato la piccola vittima ed il resto della famiglia. Anche il vescovo Massaro, ha rivolto un pensiero ad Alessia nel corso dell'omelia. "Cara Alessia - ha detto - prenditi cura dei tuoi amici che tanto ti vogliono bene, sarai sempre nei nostri cuori ti hanno scritto, a te chiedo di vigilare sui bambini che soffrono in qualunque angolo della terra. Sono certo che appena sei arrivato in paradiso hai chiesto a Gesù di consolarli".
Sono state migliaia le persone accorse per unirsi al dolore della famiglia di origini albanesi, madre, padre e figlia, perfettamente integrati e molto stimati. Tra la folla commossa e in lacrime, in prima linea tantissimi bambini con una rosa bianca in mano, l'amministrazione comunale di Avezzano al completo, ad eccezione del sindaco sospeso, Gianni Di Pangrazio, il presidente della Regione, Marco Marsilio, il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi. Presente anche una folta rappresentanza di albanesi abitanti della Marsica.
Ultimo momento struggente è stato quello delle colombe bianche fatte volare nel cielo al termine del funerale: non è sfuggito il fatto che una colomba è volata per poi riscendere e camminare verso il cimitero sotto il carro funebre. (ANSA).